domenica 26 gennaio 2025

Inclusione e mobilità: l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna si impegna a migliorare i trasporti pubblici per le persone con disabilità

 



 L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, a seguito di una risoluzione del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia,  ha ribadito l’urgenza di interventi mirati a rendere il trasporto pubblico inclusivo e accessibile per tutti i cittadini, con particolare attenzione alle persone con disabilità e a mobilità ridotta.

Premesse e obiettivi

La Regione riconosce la necessità di riforme economiche, sociali e strutturali che favoriscano uno sviluppo sostenibile e inclusivo. In tale contesto, il trasporto pubblico locale rappresenta un settore chiave su cui operare per garantire il diritto alla mobilità, come previsto anche dai principi di parità di trattamento sanciti a livello europeo.

Attualmente, circa il 15% della popolazione mondiale vive con una disabilità, una percentuale destinata a crescere con l’invecchiamento demografico. Uno dei principali ostacoli riscontrati riguarda l’accesso fisico ai mezzi pubblici, spesso sprovvisti di pedane per carrozzine o di altre infrastrutture adeguate. Ciò limita fortemente l’indipendenza e l’autonomia delle persone con disabilità, compromettendo il loro diritto allo studio, al lavoro e alla partecipazione alla vita sociale.

Quadro normativo e impegni regionali

Il Regolamento UE n. 181/2011 sui diritti dei passeggeri nel trasporto con autobus stabilisce che le persone con disabilità o a mobilità ridotta debbano poter usufruire dei servizi di trasporto a condizioni paritarie rispetto agli altri cittadini. Questo include l’accesso a infrastrutture adeguate e l’assistenza gratuita sia nelle stazioni sia a bordo dei mezzi.

In linea con queste direttive, la Regione Emilia-Romagna ha delineato le proprie competenze in materia di trasporto pubblico:

1. Approvazione del piano regionale dei trasporti e dei programmi triennali.

2. Definizione dei servizi minimi e gestione delle risorse finanziarie.

3. Predisposizione di interventi per l’innovazione tecnologica e il controllo della sicurezza.

4. Disciplina delle tariffe, dei criteri di utilizzo dei mezzi e delle modalità di accesso per le persone con disabilità.

Azioni richieste alla Giunta regionale

Con un documento ufficiale, l’Assemblea legislativa ha sollecitato la Giunta regionale a:

  • Effettuare una ricognizione delle linee di trasporto pubblico per verificare il rispetto dei principi di accessibilità e parità di trattamento per le persone con disabilità.
  • Comunicare i risultati di tale controllo e avviare iniziative volte a garantire l’accesso universale ai servizi di trasporto.

La necessità di intervento è confermata dalle segnalazioni di episodi critici sul territorio regionale, come autobus privi di pedane per carrozzine, treni inaccessibili dalle banchine e casi di passeggeri con cane guida lasciati a terra.

Conclusioni

L’impegno della Regione Emilia-Romagna si pone come obiettivo non solo l’adeguamento dei mezzi di trasporto alle normative europee, ma anche la promozione di un sistema di mobilità più equo e inclusivo. Rendere il trasporto pubblico accessibile significa garantire indipendenza e dignità alle persone con disabilità, contribuendo così a una società più giusta e solidale.

(Inviato da Dubbio)

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