martedì 9 febbraio 2021

San Benedetto Val di Sambro dedica un po' della Via degli Dei al suo CESARE AGOSTINI.

Ora il compianto amico Cesare Agostini vedrà una area di sosta proprio lungo la Via degli Dei portare il suo nome” scrivono i concittadini di Cesare per sottolineare la scelta.


Portato via inaspettatamente poche settimane fa, Cesare Agostini ( a destra nella foto con Franco Santi) lascia una scia di emozioni in coloro che lo hanno visto protagonista di una delle più belle scoperte archeologiche dell'Appennino degli ultimi tempi: la Flaminia Militare. Partendo da alcune voci che narravano di una bella strada lastricata su un antichissimo tracciato che aveva infervorato la sua fantasia di bambino quando risiedeva a San Benedetto, quarantanni fa Agostini iniziò la ricerca 'del tesoro storico' con l'amico Franco Santi. 

Gli studi per individuare quale potesse essere stato il tracciato probabile, cui partecipò anche Tancredi Taglioli (nella foto) , nonno dell'attuale sindaco di San Benedetto, furono molti e ancor di più i sondaggi nella speranza di incappare sul fondo in sasso della strada. 

Incoraggiati poi da una moneta romana trovata su un punto che poteva essere stata la cava dove i legionari romani traevano le lastre per la strada, continuarono fiduciosi e infine la loro caparbietà fu premiata: sommersa da mezzo metro di terra rintracciarono l'antica via militare romana, adottata subito da storici, curiosi e soprattutto da camminatori che trovano nel ripercorrere la strada voluta dal console Flaminio un piacere aggiunto quello dell'immergersi a 'misura d'uomo' nel bell'ambiente appenninico. Numerosi i riconoscimenti e le pubblicazioni curate dagli stessi autori della scoperta. 




Emozionato per la scomparsa di Cesare Agostini lo stesso sindaco di San Benedetto Alessandro Santoni, al quale abbiamo chiesto:

 La cittadina di San Benedetto ha guadagnato nuovo lustro grazie alla scoperta di Cesare. Ora sarà nota in tutto il mondo per la Flaminia.

Sicuramente e il paese lo ringrazia perchè la sua passione e la sua caparbietà hanno ottenuto un risultato che ci porterà notevoli benefici.”

La scoperta della strada quali benefici ha portato a San Benedetto ?

Sicuramente la ripresa dell'attività turistica. A fianco della scoperta è nata la 'Via degli Dei' oggi percorsa da 15-20 mila camminatori l'anno. La ricaduta sulle proposte locali di ospitalità e di commercio sono le naturali conseguenze”.

Agostini e Santi individuarono un lastricato basandosi unicamente su incerte fonti orali locali, prima che su fonti storiche. Quindi la strada aveva già una cognizione locale tramandata ?

Molto era basato anche su cognizioni storiche che indicavano nel passaggio in questa zona di un tracciato logicamente utile. Lo stesso Tito Livio nominava Monte Bastione”.

Agostini era molto fiero delle sue radici sanbenedettesi e della sua vicinanza a questa comunità. E' giusto?

Verissimo. Qui era molto conosciuto, oltre che per la sua scoperta, anche per la fedeltà al paese.”

Parlando dei suoi compaesani egli non esitava a riferire anche di sfottò per i suoi innumerevoli tentativi. Rientrando dopo una mattinata di infruttuosi sondaggi non mancavano a volte di essere accolti con uno scherzoso 'ai è quii di sas'. Conosce altri episodi simili ?

No. Diciamo che la stima di cui godeva non alimentava prese in giro, se non battute di bonarietà paesana”

Agostini con il sindaco

Ora gli dedicate un'area di sosta per camminatori, ma vi sono in programma altre iniziative?

Non è detto che questo sia l'unico riconoscimento che la comunità dedicherà a un suo grande fratello. Era ritenuto da tutti uno di casa. Era noto e molto popolare anche per chi non lo conosceva”.


La notizia dell'intitolazione è stata accolta molto favorevolmente anche dai famigliari di Cesare. «Siamo molto contenti del pensiero e della scelta compiuta dal Comune che ringraziamo.” ha commentato la moglie Angela “Sono certa che Cesare apprezzerà e ne sarà contento.”


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