di Roberto Giusti
Ricorre oggi
l’80° anniversario della Liberazione di Vergato dal nazifascismo, una data
profondamente significativa per la comunità locale. Era il 14 aprile 1945
quando, al termine di 36 ore di aspri combattimenti, le truppe alleate
americane riuscirono a scacciare le forze tedesche, liberando il paese e
segnando l’inizio di una nuova era di pace, democrazia e libertà.
Vergato,
situato in un’area strategica dell’Appennino bolognese, fu duramente colpito
dal conflitto. Tra il 27 novembre 1943 e il 13 ottobre 1944, il territorio fu
bersaglio di ben 23 incursioni aeree che causarono la distruzione o il
danneggiamento di oltre mille edifici, con pesanti conseguenze per la
popolazione civile. Le ferite lasciate dalla guerra furono profonde, ma la
determinazione e il coraggio della comunità permisero, nel tempo, la
ricostruzione e il ritorno alla normalità.
In occasione
di questa importante ricorrenza, l’Amministrazione comunale di Vergato ha
voluto ricordare e rendere omaggio a tutti coloro che, con coraggio e
sacrificio, hanno contribuito alla liberazione del territorio: dai partigiani
agli alleati, dai civili ai militari che hanno resistito all’oppressione.
«Oggi
celebriamo non solo una data storica, ma i valori di libertà, giustizia e
solidarietà che sono alla base della nostra Costituzione e della nostra
identità di cittadini», ha dichiarato il sindaco durante la cerimonia
commemorativa, alla presenza delle autorità locali, delle scuole, delle
associazioni e dei cittadini.
Eventi,
mostre fotografiche, letture pubbliche e momenti di riflessione accompagneranno
l’intera giornata, con l’intento di mantenere viva la memoria storica,
soprattutto tra le nuove generazioni.
L’80°
anniversario della Liberazione di Vergato rappresenta non solo un doveroso
momento di commemorazione, ma anche un’occasione per riaffermare l’importanza
della memoria come fondamento per costruire un futuro di pace.
4 commenti:
..”23 incursioni aeree con relative devastanti distruzioni …”
Gli invasori statunitensi che hanno, dopo ottant'anni, hanno ancora qui truppe e basi piene di armi micidiali, tanto per farci velatamente capire chi comanda, quelli dei bombardamenti di massa sulle città europee, li chiamano "alleati".
Meno peggio degli "alleati" sovietici, ma comunque alleati.
Il mondo è strano.
..i “nostri alleati..”…nella Seconda Guerra Hanno bombardato a loro piacimento, distrutto città, migliaia di morti civili in tutta Italia, e sono qui da più di un secolo; comandano su economia e politica…praticamente siamo una “colonia” sempre senza un futuro come persone e come popolo; almeno siate “ democratici” nell’insegnare la Storia alle giovani generazioni. Sempre se riuscite a rispettare il “ prossimo”.
sono piacevolmente sorpreso dal fatto che gli 80 anni di occupazione NatoAmericana&C, confronto ai 2 anni di occupazione nazista, non sono solo un mio problema.
La vera festa sarà quando liberazione sarà.
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