giovedì 17 aprile 2025

In Emilia-Romagna oltre 14mila abitanti in più nel 2023, ma crollano le nascite: minimo storico dal 2000



Cresce la popolazione in Emilia-Romagna, nonostante il nuovo minimo storico delle nascite. Al 31 dicembre 2023 i residenti nella regione sono 4.451.938, con un aumento di 14.360 persone rispetto all’anno precedente (+0,3%). Lo rileva l’Istat attraverso i dati del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni 2023, che fotografa una realtà demografica in trasformazione, trainata dalle migrazioni e penalizzata da un saldo naturale ancora fortemente negativo.

La crescita registrata in Emilia-Romagna si contrappone a una sostanziale stabilità della popolazione a livello nazionale. A determinare l’aumento regionale sono stati soprattutto i flussi migratori, sia interni (+14.143 persone) che con l’estero (+25.539), a fronte di un saldo naturale profondamente negativo (-22.698 unità).

Le nascite, infatti, continuano a diminuire: nel 2023 sono stati registrati solo 28.568 nuovi nati, 1.047 in meno rispetto al 2022. Un dato che rappresenta il record negativo assoluto dal 2000, anno in cui i nuovi nati furono circa 34mila. La contrazione è del 16% in 23 anni: praticamente una nascita su sei in meno.

Il tasso di natalità scende così dal 6,7 al 6,4 per mille abitanti, in linea con la media nazionale. L’unica eccezione è rappresentata dalla provincia di Piacenza, che fa registrare una lieve inversione di tendenza, passando dal 6,9 al 7,1 per mille. Migliora invece il dato relativo alla mortalità: nel 2023 si contano 51.266 decessi, 3.733 in meno rispetto all’anno precedente. Il tasso di mortalità cala di quasi un punto, da 12,4 a 11,5 per mille.

L’invecchiamento demografico prosegue lentamente ma in modo costante. L’età media della popolazione emiliano-romagnola sale a 46,9 anni, in aumento rispetto ai 46,8 del 2022 e sopra la media nazionale, che si attesta a 46,6 anni.

Uno sguardo d’insieme Il quadro delineato da Istat evidenzia come l’Emilia-Romagna sia una delle regioni italiane più dinamiche in termini demografici, capace di attrarre nuovi residenti grazie a fattori economici, sociali e infrastrutturali. Tuttavia, la persistente denatalità pone interrogativi sul futuro equilibrio generazionale e sulla sostenibilità dei sistemi di welfare, soprattutto in una regione in cui la popolazione continua ad invecchiare.m

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Il futuro sarà presumibilmente di matrice islamica. Avremo figure politiche islamiche, partiti e movimenti islamici e assisteremo anche sotto casa ai ramadan e alle preghiere di fedeli col sedere per aria all'ombra di minareti. Saremo svegliati dalle preghiere dei muezzin nelle diverse ore del giorno e così via. Grazie alle politiche di accoglienza dei nostri sommi sapientoni! AUGURI!

Anonimo ha detto...

Quelli che conosco io se ne stanno andando tutti, chissà chi sarà mai che viene ad aumentare il numero dei residenti? Quelli col macete?

Anonimo ha detto...

No, i più disperati! Accoglili tu