Cresce la popolazione in Emilia-Romagna, nonostante il nuovo minimo storico
delle nascite. Al 31 dicembre 2023 i residenti nella regione sono 4.451.938,
con un aumento di 14.360 persone rispetto all’anno precedente (+0,3%). Lo
rileva l’Istat attraverso i dati del Censimento permanente della popolazione
e delle abitazioni 2023, che fotografa una realtà demografica in
trasformazione, trainata dalle migrazioni e penalizzata da un saldo naturale
ancora fortemente negativo.
La
crescita registrata in Emilia-Romagna si contrappone a una sostanziale
stabilità della popolazione a livello nazionale. A determinare l’aumento
regionale sono stati soprattutto i flussi migratori, sia interni
(+14.143 persone) che con l’estero (+25.539), a fronte di un saldo naturale
profondamente negativo (-22.698 unità).
Le
nascite, infatti, continuano a diminuire: nel 2023 sono stati registrati solo
28.568 nuovi nati, 1.047 in meno rispetto al 2022. Un dato che rappresenta il
record negativo assoluto dal 2000, anno in cui i nuovi nati furono circa
34mila. La contrazione è del 16% in 23 anni: praticamente una nascita su sei in
meno.
Il
tasso di natalità scende così dal 6,7 al 6,4 per mille abitanti, in linea con
la media nazionale. L’unica eccezione è rappresentata dalla provincia di
Piacenza, che fa registrare una lieve inversione di tendenza, passando dal 6,9
al 7,1 per mille. Migliora invece il dato relativo alla mortalità: nel 2023 si
contano 51.266 decessi, 3.733 in meno rispetto all’anno precedente. Il tasso di
mortalità cala di quasi un punto, da 12,4 a 11,5 per mille.
L’invecchiamento
demografico prosegue lentamente ma in modo costante. L’età media della
popolazione emiliano-romagnola sale a 46,9 anni, in aumento rispetto ai
46,8 del 2022 e sopra la media nazionale, che si attesta a 46,6 anni.
Uno sguardo d’insieme Il quadro delineato da Istat evidenzia come l’Emilia-Romagna sia una delle regioni italiane più dinamiche in termini demografici, capace di attrarre nuovi residenti grazie a fattori economici, sociali e infrastrutturali. Tuttavia, la persistente denatalità pone interrogativi sul futuro equilibrio generazionale e sulla sostenibilità dei sistemi di welfare, soprattutto in una regione in cui la popolazione continua ad invecchiare.m

3 commenti:
Il futuro sarà presumibilmente di matrice islamica. Avremo figure politiche islamiche, partiti e movimenti islamici e assisteremo anche sotto casa ai ramadan e alle preghiere di fedeli col sedere per aria all'ombra di minareti. Saremo svegliati dalle preghiere dei muezzin nelle diverse ore del giorno e così via. Grazie alle politiche di accoglienza dei nostri sommi sapientoni! AUGURI!
Quelli che conosco io se ne stanno andando tutti, chissà chi sarà mai che viene ad aumentare il numero dei residenti? Quelli col macete?
No, i più disperati! Accoglili tu
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