Mercoledì la salma sarà esposta a San Pietro. Il Giubileo prosegue
Il mondo intero piange la scomparsa di Papa Francesco. Il Pontefice è
deceduto questa mattina, mercoledì 21 aprile, alle ore 7:35, nella sua
residenza di Casa Santa Marta. A darne l’annuncio ufficiale è stato il
cardinale camerlengo Kevin Farrell, durante una comunicazione solenne tenutasi
nella cappella privata della residenza papale, alla presenza del Segretario di
Stato, cardinale Pietro Parolin, del Sostituto della Segreteria di Stato Edgar
Peña Parra e del Maestro delle Celebrazioni Liturgiche, monsignor Diego
Ravelli.
Secondo
quanto riportato da fonti vicine al Vaticano e confermato dall’agenzia ANSA,
una possibile causa del decesso sarebbe stata un’improvvisa emorragia
cerebrale. Fonti mediche precisano che la morte non sarebbe direttamente
collegata alle patologie respiratorie di cui il Pontefice soffriva da tempo.
Il corpo del
Santo Padre sarà traslato nel pomeriggio nella Cappella di Santa Marta, dove
resterà per alcune ore in forma privata. Mercoledì sera la salma verrà
trasferita nella Basilica di San Pietro, dove i fedeli potranno rendere omaggio
a colui che, per oltre un decennio, ha guidato la Chiesa universale con
carisma, coraggio e profondo spirito di riforma.
«Alle 7:35
il Vescovo di Roma è tornato alla casa del Padre», ha dichiarato commosso il
cardinale Farrell, dando voce al dolore della Curia romana e di milioni di
credenti nel mondo.
Il
Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso «profondo dolore
personale e il senso di un grave vuoto», sottolineando come Papa Francesco
abbia rappresentato «una guida morale e spirituale per credenti e non credenti,
un punto di riferimento globale per il dialogo, la pace e la giustizia
sociale».
Nonostante
il lutto, fonti vaticane confermano che il Giubileo straordinario in corso
non sarà sospeso: «Era volontà del Santo Padre che la Chiesa proseguisse il suo
cammino anche nel dolore», ha riferito un alto prelato.
Papa
Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, era
salito al soglio pontificio il 13 marzo 2013, primo Papa gesuita, primo
sudamericano e primo a scegliere il nome di Francesco, in omaggio al poverello
di Assisi. Il suo pontificato è stato segnato da una spinta riformatrice,
un’attenzione costante agli ultimi, ai migranti, alla salvaguardia del creato e
alla trasparenza all’interno della Curia.
Nei prossimi
giorni saranno resi noti i dettagli delle esequie solenni e delle modalità di
partecipazione per i capi di Stato, le delegazioni religiose e i fedeli di
tutto il mondo. Il conclave per l’elezione del nuovo Pontefice verrà convocato
secondo quanto previsto dalla Universi Dominici Gregis.
Il mondo perde un Papa, la Chiesa perde una guida, ma resta vivo il messaggio di amore e misericordia che Papa Francesco ha seminato senza sosta per dodici intensi anni.
1 commento:
…un “malore” improvviso”?
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