Uno strumento diagnostico di ultima generazione che consente di individuare tempestivamente patologie comuni. Questo si traduce in diagnosi più rapide, cure più appropriate e un miglioramento complessivo della qualità di vita dei pazienti.
Un
importante gesto di solidarietà rafforza l’assistenza sanitaria alle persone
con sindrome di Down: grazie a una raccolta fondi promossa dal Centro Emiliano
Progetti Sociali per la Trisomia 21 (CEPS), l’Ambulatorio Adulti T21 dell’IRCCS
Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna è stato dotato di un ecografo di
ultima generazione.
La donazione
è stata formalizzata oggi, 24 aprile, nella cornice della Biblioteca Storica
dell’Ospedale Bellaria. All’evento hanno partecipato la Direttrice Generale
dell’Azienda USL di Bologna, Anna Maria Petrini, il Direttore Scientifico
dell’IRCCS ISNB Raffaele Lodi, il Direttore Operativo Andrea Longanesi, il
Presidente di CEPS Pier Luigi Sforza e il Dott. Gian Luca Pirazzoli, referente
dell’ambulatorio.
Frutto
dell’impegno di CEPS — associazione bolognese attiva dal 1980 per l’inclusione
sociale delle persone con sindrome di Down — l’iniziativa ha coinvolto oltre
120 donatori. L’obiettivo: potenziare le attività dell’Ambulatorio Adulti T21,
che segue oltre 200 pazienti adulti con trisomia 21, offrendo cure
specialistiche e personalizzate.
"L’utilizzo
dell’ecografo rappresenta un’estensione naturale della visita clinica",
spiega il Dott. Pirazzoli. "In una popolazione vulnerabile come quella
degli adulti con sindrome di Down, uno strumento diagnostico di questo livello
consente diagnosi precoci e mirate, migliorando significativamente la qualità
della vita. Possiamo individuare tempestivamente patologie comuni come la
steatosi epatica, la ritenzione urinaria, la splenomegalia e la calcolosi della
colecisti".
Grazie al
nuovo ecografo, sarà possibile eseguire esami direttamente in ambulatorio,
riducendo tempi d’attesa e disagi negli spostamenti per i pazienti, e
garantendo un monitoraggio continuo e accurato delle condizioni cliniche.
"La
donazione rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra il mondo
associativo e il sistema sanitario pubblico", ha dichiarato la Direttrice
Generale Petrini. "Dotare l’ambulatorio di questo strumento significa
offrire un’assistenza ancora più qualificata a persone che necessitano di
percorsi altamente specialistici. Il nostro ringraziamento va a CEPS e a tutti
i donatori".
L’AUSL di
Bologna è da tempo impegnata nel garantire la continuità delle cure alle
persone con sindrome di Down lungo tutto l’arco della vita, attraverso presidi
dedicati come l’ambulatorio pediatrico del Policlinico di Sant’Orsola e,
appunto, l’Ambulatorio Adulti T21 all’Ospedale Bellaria.
"Integrando
gli esami ecografici nella pratica ambulatoriale, potremo rafforzare il
monitoraggio clinico e l’intervento precoce", sottolinea il Prof. Lodi.
"Strumenti come questo favoriscono anche lo sviluppo di una ricerca
traslazionale di qualità, capace di tradursi in benefici immediati per i
pazienti: un circolo virtuoso che esprime pienamente la missione di un
IRCCS".
"Questa donazione, resa possibile grazie alla generosità di oltre cento sostenitori, è per noi un gesto di riconoscenza verso l’AUSL di Bologna", conclude Pier Luigi Sforza. "Un modo concreto per sostenere il prezioso lavoro di chi ogni giorno si prende cura delle persone con trisomia 21".
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