mercoledì 31 gennaio 2018

La Rocchetta Mattei ospita la mostra il 'Mythos' attraverso le opere polimateriche di Mauro Milani

Inaugurazione prevista venerdì 2 febbraio alle 18,30

L'Unione dei Comuni dell'Appennino bolognese.

Venerdì prossimo, 2 febbraio alle 18,30, alla Rocchetta Mattei si terrà l'inaugurazione di "Mythos", mostra di Mauro Milani a cura di Giancarlo Bonomo; è prevista una visitazione musicale al flauto con Marco Coppi. L'esposizione sarà visitabile dal 2 febbraio al 3 marzo 2018 il sabato e la domenica dalle 10 alle 15, in concomitanza con Arte Fiera.  

Il connubio tra arte contemporanea e Rocchetta Mattei non è nuovo: il castello del conte infatti rappresenta il contesto ideale per esprimere le visioni di artisti attraverso le arti figurative. Nel caso delle opere di Milani, come l'autore stesso spiega  "Vorrei fosse la visione dei miei lavori a parlare delle mie opere, preferirei che gli occhi di chi li osserva ascoltassero i miei racconti, e non io il narratore dei progetti d’arte".  Questa mostra infatti si prefigge di essere soprattutto un percorso in grado di fornire spunti di riflessione per i visitatori che attraverso le immagini potranno riflettere sul concetto di mito, narrazione, sacro.

Mauro Milani nasce a Bologna nel 1954. Diplomato all'Accademia di Belle Arti di Bologna, vive e lavora a Porto Cervo. Sue opere "polimateriche" fanno pane di collezioni private, centri culturali, spazi pubblici. Ha collaborato come scenografo per compagnie teatrali nazionali ed estere, attualmente si occupa di progettazione artistico-architettonica, erezione di manufatti di design, progettazione e realizzazione di parchi, giardini, spazi pubblici. Suoi progetti architettonici sono stati realizzati a Bologna, Boston, Cagliari, Catania, Honolulu, Milano, Mosca, New York, Parigi, Porto Cervo, Porto Rafael, Porto Rotondo, Reggio Calabria, Torino, Valencia, Venezia.

Può senz'altro essere definito un'artista polivalente: scenografo, architetto, pittore, una delle sue caratteristiche è quella di sovrapporre epoche, stili e composti diversi: nelle sue mostre l'artista propone infatti installazioni e sculture classiche ‘rivisitate’ in chiave personale e dipinti "polimaterici" in cui la diversità dei materiali è essa stessa componente essenziale della forma espressiva e artistica.


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