martedì 5 luglio 2016

Rischio di riduzione dei servizi a Vergato: il presidente del Distretto dell’Appennino bolognese rassicura dopo l’incontro urgente con i vertici dell’AUSL.

L'Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese ha inviato:


Marco Mastacchi, sindaco di Monzuno e presidente del Distretto Sanitario dell’Appennino bolognese, ha chiesto e ottenuto il 30 giugno un incontro urgente con i vertici locali dell’AUSL dopo le preoccupazioni che erano state manifestate dai sindaci di Grizzana Morandi, Marzabotto e Vergato in merito ad una riduzione dei servizi estivi per l’ospedale di Vergato più corposa delle precedenti che non lasciava presagire nulla di buono. Dall’incontro emergerebbe tuttavia che non c’è una diretta correlazione tra il piano estivo e il progetto di riorganizzativo che dovrebbe riguardare i servizi sanitari di tutta la Regione a partire dall’autunno 2016.
L’ estate 2016 ha oggettivamente comportato una riduzione dei servizi a Vergato maggiore rispetto al passato - commenta Mastacchi” - e ritengo che noi amministratori avremmo potuto essere informati meglio. Tuttavia quello che ci interessa non è tanto entrate nelle logiche operative di organizzazione di un servizio, che spettano all’azienda e ai suoi dirigenti, quanto capire se questa riduzione è un presagio di tagli definitivi o solo un episodio temporaneo. Dall’incontro di oggi sono stato rassicurato: non c’è una diretta correlazione con il piano organizzativo che arriverà nei prossimi mesi. È su quello che dovremo discutere e non su voci incontrollate”

Durante l’incontro Mastacchi ha anche sottolineato quanto importante sia curare le linee di comunicazione su temi che toccano così da vicino la vita delle persone e che possono giustamente suscitare l’emotività di chi è coinvolto. Non è auspicabile che si susseguano disposizioni tecniche e operative che non sempre corrispondono a quanto anticipato ai sindaci e che generano poi un clima di preoccupazione, incertezza, divisioni tra i cittadini. A tal proposito il presidente ha invitato la dirigenza dell’azienda sanitaria a tenere incontri pubblici sul territorio, aperti a tutta la cittadinanza, per spiegare, appena sarà definito, il piano organizzativo che dovrebbe attuare il cosiddetto “decreto Balduzzi”.
Un piano su cui si sta lavorando da tempo e che dovrebbe essere presentato prima nella Conferenza Socio Sanitaria di Bologna per poi avviare l’iter direttamente in Regione.

L’attualità del tema era stata ribadita anche da una lettera inviata ai sindaci dell’Unione dell’Appennino bolognese dai rappresentanti locali del Movimento 5 Stelle, lettera di cui si è discusso dopo la conclusione del Consiglio di Unione di mercoledì 29 giugno.
Gli autori della missiva manifestavano la loro preoccupazione per le voci sempre più insistenti di possibili ulteriori tagli e ridimensionamenti per l’ospedale di Vergato. Sul tema Graziella Leoni, sindaco di Grizzana, ha preso posizione confermando le sue preoccupazioni e il suo impegno a difesa del nosocomio vergatese e ricordando che un ospedale non è solo un presidio sanitario ma svolge una funzione sociale tanto più rilevante quanto più da vicino va a incidere sulle famiglie in un momento di fragilità; Massimo Gnudi, sindaco di Vergato, ha lamentato lo scarso coinvolgimento del territorio e dei sindaci in decisioni così importanti ribadendo l’importanza di far sentire la propria voce negli ambiti istituzionali previsti.
Romano Franchi, sindaco di Marzabotto e presidente dell’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese, ha da una parte invitato tutti ad essere realisti, perché bisogna prendere atto che le condizioni economiche negli ultimi anni sono notevolmente peggiorate e di conseguenza anche una sanità d’eccellenza come quella emilano-romagnola si vede costretta ad una riduzione delle risorse; dall’altra però ha detto che dividere i cittadini su questi temi, creando ultras di questo e quell’altro ospedale, è un comportamento irresponsabile da parte degli amministratori locali. Occorre battersi, ha concluso il presidente, per difendere tutta la rete ospedaliera, perché si riorganizzata secondo criteri condivisi, e non difendere ossessivamente il proprio territorio a scapito magari dei propri vicini, come a taluni è sembrato emergesse durante recenti campagne elettorali non troppo distanti.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ma complimentoni

col botto di soldi che spendiamo in COMUNICAZIONE poi dobbiamo leggere del deficit denunciato dal Mastacchi amministratore pubblico e Presidente del Distretto asl montagna.

Anonimo ha detto...

UniSalute, di Unipol targata PD, è regina delle assicurazioni salute. Capito perché Renzi taglia la spesa sanitaria?
Vi dicono che con le assicurazioni avete subito esami e cure senza aspettare, poi quando il servizio pubblico sarà smantellato, le assicurazioni raddoppieranno o triplicheranno i prezzi, come negli stati uniti.

Anonimo ha detto...

Unipol è al 67% delle coop...dove fate la spesa voi? La coop sei tu!!!!