Asl
informa:
Doppio
appuntamento, domani lunedì 1 agosto, a Bologna per il Ministro
della Salute Beatrice Lorenzin che inaugurerà il nuovo Polo
Cardio-Toraco-Vascolare al Policlinico di Sant’Orsola e il
Laboratorio Unico Metropolitano (L.U.M.) all’Ospedale
Maggiore.
Insieme al Ministro saranno presenti Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna, Mario Cavalli, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Chiara Gibertoni, Direttore Generale dell'Azienda USL di Bologna, Daniele Manca, Sindaco di Imola, Virginio Merola, Sindaco di Bologna, Luca Rizzo Nervo, Assessore alla Sanità e al Welfare del Comune di Bologna, Francesco Ubertini, Magnifico Rettore dell’Università di Bologna, Sergio Venturi, Assessore regionale alle Politiche per la salute.
Il via alle 16 al Polo Cardio-Toraco-Vascolare e a seguire, alle 17.15, appuntamento al Laboratorio Unico Metropolitano. La giornata del Ministro a Bologna si concluderà alle 18.15 con un incontro pubblico presso l’Aula Magna dell’Ospedale Maggiore.
Insieme al Ministro saranno presenti Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna, Mario Cavalli, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Chiara Gibertoni, Direttore Generale dell'Azienda USL di Bologna, Daniele Manca, Sindaco di Imola, Virginio Merola, Sindaco di Bologna, Luca Rizzo Nervo, Assessore alla Sanità e al Welfare del Comune di Bologna, Francesco Ubertini, Magnifico Rettore dell’Università di Bologna, Sergio Venturi, Assessore regionale alle Politiche per la salute.
Il via alle 16 al Polo Cardio-Toraco-Vascolare e a seguire, alle 17.15, appuntamento al Laboratorio Unico Metropolitano. La giornata del Ministro a Bologna si concluderà alle 18.15 con un incontro pubblico presso l’Aula Magna dell’Ospedale Maggiore.
Il
Laboratorio Unico Metropolitano dell’Ospedale Maggiore di Bologna:
Primo
in Europa per volumi di attività, con 22 milioni di test all’anno,
e tecnologie d’avanguardia, con investimenti per 18 milioni di
euro, il LUM garantisce la risposta alle esigenze cliniche
dell’intera rete sanitaria metropolitana, ospedaliera e
territoriale, e a 1.500 diverse tipologie di esami, compresi quelli
richiesti dai centri di alta specializzazione del territorio, l’ISNB
Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, il Policlinico di
Sant’Orsola, l’Ospedale Maggiore, l’Ospedale di Imola,
l’Istituto Ortopedico Rizzoli.
Ogni
giorno presso il LUM 160 tecnici di laboratorio, 50 biologi, chimici
e medici eseguono oltre 70 mila test analizzando più di 14 mila
provette di campioni biologici provenienti dagli 11 laboratori degli
ospedali di Bologna e provincia e dai 68 punti prelievo distribuiti
su tutto il territorio.
Una
risposta qualificata e omogenea a tutte le indagini diagnostiche di
laboratorio richieste da medici e specialisti del servizio pubblico
per il milione di cittadini residenti nella provincia di Bologna.
Grazie al mix di competenze professionali e tecnologie d’avanguardia,
il LUM riceve inoltre campioni biologici per indagini altamente
specialistiche da parte di tutte le Regioni d’Italia, e rappresenta
una straordinaria opportunità di formazione per gli specializzandi
in patologia clinica e scienze biologiche, oltre che per i futuri
tecnici di laboratorio biomedicale. Un luogo che contribuirà allo
scambio di conoscenze, al consolidamento delle competenze
professionali e alla capitalizzazione di quel know how che fa della
sanità dell’Emilia Romagna una tra le più avanzate nel mondo.
Oltre
8 milioni di euro di risparmi
Dall’avvio
delle prime misure organizzative nel 2006, con la progressiva
centralizzazione da parte delle Aziende Usl e
Ospedaliero-Universitaria di Bologna delle linee di produzione degli
esami, e sino al 2014, alla vigilia dell’avvio vero e proprio del
LUM, sono state ottenute economie di scala per un valore di oltre 8
milioni e 760 mila euro. Ulteriori risparmi, in corso di
quantificazione, sono previsti per il biennio 2015-2016, con il LUM
ormai pienamente a regime.
Un
importante risultato economico ottenuto grazie a scelte organizzative
e tecnologiche che garantiscono i più elevati livelli di qualità,
sicurezza e affidabilità, e massima efficienza operativa e
gestionale.
In
particolare, meritano di essere ricordati l’elevata automazione
dell’intero processo di laboratorio, dalla fase di pre-analisi al
referto, la scelta dei materiali di consumo, l’attivazione di un
sistema informatico comune per tutte le aziende sanitarie, la
razionalizzazione delle unità operative coinvolte.
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