martedì 12 luglio 2016

Denunciato per aver trasgredito alle 'Norme in materia ambientale' . Avviene, quindi è possibile!

Foto d'archivio
I Carabinieri di Medicina hanno denunciato un 43enne italiano per gestione non autorizzata di rifiuti non pericolosi, ai sensi del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152: “Norme in materia ambientale”.
Il 6 maggio scorso, i militari sono stati informati che qualcuno aveva scaricato abusivamente del materiale di scarto in via Nuova. I Carabinieri si sono recati sul posto e alle spalle di una baracca in lamiera hanno trovato diversi pneumatici, parti di motore smontati, materiali ferrosi, una guaina di catrame per impermeabilizzazioni, una bombola di gas da campeggio vuota, dei carrelli da supermercato e anche alcuni pannelli da officina. Inoltre, lungo la rete di recinzione che divide l’area con una cooperativa multi settoriale, sono stati rinvenuti dei bancali di legno, dei sanitari coperti da un telo, delle parti di una betoniera smontata e dei pannelli di coibentazione. Un carrello con materiale ferroso e altri pneumatici è stato rinvenuto lungo una fila di alberi unitamente a un’autovettura con revisione e polizza assicurativa scaduta, intestata a un italiano. Sarà cura degli inquirenti capire chi abbia avuto il possesso del mezzo ed eventualmente a chi sia stato ceduto aldilà delle formalità di legge per il passaggio di proprietà. Poco più avanti della baracca, i Carabinieri hanno trovato anche del materiale di scarto da coibentazione (parti di guaina, di catrame ed altro) e pannelli verosimilmente in amianto, coperti da un telo e con sopra uno pneumatico. Il 43enne, una volta identificato a seguito degli accertamenti condotti dagli inquirenti, si è attribuito la responsabilità degli illeciti riscontrati, specificando di essere disoccupato e di guadagnarsi da vivere sgomberando locali e cantine, precisando tuttavia che non tutto il materiale rinvenuto era stato dallo stesso ivi “depositato”.
Il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro. Sono in corso analisi finalizzate ad accertare la composizione dei pannelli, nella considerazione che, se fossero di amianto, rientrerebbero nella categoria di “Rifiuti speciali pericolosi”.
Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna


3 commenti:

Anonimo ha detto...

MAGARI FUNZIONASSE COSI' ANCHE A MONZUNO, OVE LE DISCARICHE SONO LA NORMALITA' PURTROPPO!

Anonimo ha detto...

MAGARI FUNZIONASSE COSI' ANCHE A SASSO MARCONI, OVE LE DISCARICHE SONO TANTISSIME E ESSUNO NE SA NULLA.
COSA CAVOLO FOTOGRAFA QUELLO DEL COMUNE, LE FARFALLE ?

Anonimo ha detto...

Fotografa e basta--------e noi sudditi lo paghiamo.
Ecco abbiamo individuato il primo anello della discarica abusiva, amministrazione comincia a pulire il tuo palazzo e forse l'esempio indurrà maggiore educazione