La
direttrice della rivista Africa e Mediterraneo, Sandra Federici ( nella foto),
invitata da un amico, ha partecipato a una serata organizzata dal
Comune di Castel di Casio con i profughi ospiti in questo Comune e
scrive riferendosi all'amico: “ Lui, che è un esperto di
cooperazione in Africa, mi ha mandato questo articolo con le
impressioni sulla serata, da pubblicare sul blog di Africa e
Mediterraneo. Però ho pensato che visto l’interesse suscitato dal
tema sul tuo blog, potrebbe essere carino pubblicarlo lì. Ti mando
anche qualche foto fatta con il cellulare”.
Ringraziamo
la direttrice, conosciuta a Sasso Marconi anche per aver avuto
impegni amministrativi, e con piacere pubblichiamo l'articolo.
di
Gigi Negroni
Venerdì
scorso nella piazza dell’incantevole borgo di Castel di Casio
c’erano tante persone che chiacchieravano, attorno a un tavolo
imbandito con piadine, dolci, vino e bibite. Questa non è una
notizia. Invece sì, perché 10 di queste persone sono nate a
migliaia di chilometri di distanza da lì, in Mali. Si tratta dei
richiedenti asilo ospiti da un mese in un appartamento nel centro del
comune, nell’ambito del piano di accoglienza diffusa che il
Ministero dell’Interno sta realizzando in tutta Italia. Il sindaco
Mauro Brunetti ha organizzato questo incontro con i cittadini, per
spiegare la situazione e avviare la conoscenza reciproca. Un
richiedente maliano domiciliato a Lizzano da diversi mesi è venuto
per l’occasione e ha fatto da traduttore tra l’Italiano e il
Bambara per i suoi connazionali.
L’accoglienza
è un problema, l’informazione non è sempre chiara, si accusano i
comuni di spendere risorse per l’accoglienza quando l’Asilo fa
parte di politiche e bilanci nazionali, legati a loro volta a
obblighi internazionali a cui nessun paese democratico si può
sottrarre. Il clima in Italia si sta facendo pesante, la crisi spinge
persone in difficoltà – e persone che in difficoltà non lo sono
per nulla – a provare rabbia nei confronti dei “poveri”
stranieri che verrebbero a rubare il posto ai “poveri” italiani.
Questo
disagio è da ascoltare e da comprendere, lo è meno la demagogia di
chi, da posizioni di comodo, spinge su questi temi per costruirsi una
carrierina politica.
Comunque,
ieri sera il clima era di chiacchiera tranquilla, curiosità
reciproca. Rino, “immigrato” a Castel di Casio da un paesino alle
pendici del Monte Civetta (passando da diversi anni di lavoro in
Germania), commentava: “Le istituzioni devono facilitare occasioni
di lavoro, di apprendimento dei mestieri”. Il maresciallo dei
carabinieri discuteva sulla speranza di vita: “Mi hanno detto che
sono in gran forma, mentre alla mia età se fossi in Mali dovrei
essere già morto”. “Un tempo eravamo noi italiani a fuggire la
povertà in giro per il mondo, adesso tocca a noi fare la nostra
parte”, ha detto un’altra cittadina.
La
povertà, ma anche l’insicurezza, le violenze continue dovute a
scontri interni sono il problema da cui sono fuggiti questi giovani.
Così,
tra una chiacchiera in francese approssimativo, qualche selfie e le
foto di gruppo è passata la serata. Uno degli ospiti commentava che
avrebbe mandato un po’ di foto a sua madre, che sarebbe stata
contenta di vedere che “ici, les gents sont bien”. Qui le persone
sono buone, o forse no, semplicemente, prima di giudicare vogliono
dare una possibilità a questo esperimento.
“Devo
dire che sono molto gentili – ha commentato la signora Rina mentre
offriva una ciambella ai partecipanti – quando li incontro o quando
mi vedono alla finestra mi salutano sempre”.
L’appuntamento
è per la rievocazione medievale di agosto, alla quale collaboreranno
gli ospiti stranieri. L’antica, misteriosa torre squarciata a metà,
che nei secoli ne ha viste tante, stava a guardare imperturbabile
anche questo strano incontro.
4 commenti:
Effettivamente è presente in due delle 3 fotografie...
Dato che il Dott. Fabbriani è conosciuto come un giornalista d'inchiesta, non censurerà il fatto che il marito della dottoressa Federici è il titolare della cooperativa Lai Momo che sta per comprare l'ex villa del direttore della Cartiera di Lama di Reno, e che cercando in internet in alcuni siti è indicata proprio lei come rappresentante della cooperativa...
_“l’Asilo fa parte di politiche e bilanci nazionali, legati a loro volta a obblighi internazionali a cui nessun paese democratico si può sottrarre”_
Grazie ma lo sapevo già che Liberazione,Costituzione, Democrazia, Diritti,Buona Parola, ecc. sono sempre state barzellette.
Grazie ma lo sapevo già che queste, assieme all'€, sono politiche di vendetta dei soliti noti.
Il popolo italiano già è in via di estinzione di per sé, per cui non vale la pena sprecare parole, ma i sostituti africani, importati a pagamento, che in due generazioni saranno maggioranza, non siano così spavaldi, la loro pacchia sarà breve.
Dopo esser stato trombato alle ultime elezioni a Torino, si è svegliato il compagno Fassino:
“STIAMO ARRIVANDO AL SUPERAMENTO DELLA SOGLIA DI PRESENZA DI IMMIGRATI GOVERNABILE”
Mi raccomando colleghi nostrani di Fassino e soci,voi continuate a fare come gli struzzi, continuate a seguire i pifferai globalisti apolidi, itaGliani, vaticani, lai-momo, pantelleria ecc.....
L’EX SINDACO DI TORINO APRE GLI OCCHI SUL CAOS IMMIGRAZIONE
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