venerdì 1 luglio 2016

FIERA BOLOGNA. Il leghista MARCHETTI: “ GIA’ INTERROTTA LA LUNA DI MIELE SINDACATI-MEROLA”.



Un tempo record. Pochi giorni e la luna di miele sindacati-Merola si è già interrotta? Che forse non ci sia mai stato un vero amore ma solo un’alleanza di comodo per evitare che la Lega andasse a governare a Bologna e a mettere il naso dove ad alcuni non fa comodo?”.
Così Daniele Marchetti, consigliere regionale della Lega Nord in Emilia Romagna commenta lo scontro in atto tra Comune e Filcams-Cgil di Bologna che chiede il ritiro della procedura di mobilità per i 123 dipendenti della Fiera.
Al di là di quello che può essere accaduto in campagna elettorale – sostiene Marchetti – continuiamo però a fare la nostra parte e in questo caso sappiamo bene che gli sprechi sono altrove e non vorremmo che a pagare fossero sempre e solo i lavoratori costretti a subire scelte sbagliate altrui. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo anche in questa occasione – continua -  bisogna passare ai raggi x le partecipate della Fiera, tra tutte Sogecos e Bologna Fiere China. Chissà che i primi litigi a sinistra ci aiutino a mettere in chiaro una volta per tutte – conclude – quale è la reale situazione all’interno del gruppo Fiera”.

Anche PICCININI del M5S interviene: “SI INCOMINCI A TAGLIARE GLI STIPENDI DEI MANAGER NON I POSTI DI LAVORO”

Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S, ha presentato una risoluzione per impegnare la Regione a chiedere il ritiro della procedura di mobilità. “Se i dem non dovessero votarlo sarebbe ormai chiaro a tutti che il loro unico scopo è quello di difendere i loro amici di partito piuttosto che i lavoratori”.


La Regione blocchi i licenziamenti alla Fiera. Senza nemmeno aver letto uno straccio di piano industriale una richiesta del genere è assolutamente inaccettabile. Per questo abbiamo presentato una risoluzione che verrà discussa nella prossima seduta dell’Assemblea Legislativa in modo da obbligare anche il PD a prendere una posizione su questa vicenda. Se anche in quell’occasione dovessero tacere, come stanno facendo da settimane ormai, sarebbe la conferma della loro complicità in una manovra che avrà effetti devastanti per 123 famiglie”.
A parlare è Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S, che questa mattina da depositato una risoluzione per impegnare la Regione, in qualità di socio pubblico di Bolognafiere, a chiedere il ritiro immediato della procedura di mobilità che riguarda 123 dipendenti della società di via Michelino. “Il silenzio del PD su questa situazione gravissima è a dir poco imbarazzante. Pur di difendere le scelte scellerate del loro uomo Campagnoli che hanno portato a questo disastro preferiscono abbandonare i lavoratori e le loro famiglie – spiega Silvia Piccinini – Noi, invece, siamo convinti che ognuno debba prendersi le proprie responsabilità e per questo abbiamo presentato una risoluzione che verrà discussa al più presto in Assemblea. Se in quella sede il PD dovesse scappare ancora una volta, magari presentando altri documenti con richieste vaghe o generiche, sarebbe ormai chiaro a tutti quali sono le loro priorità”. Nella risoluzione presentata la consigliera regionale del M5S chiede anche di subordinare ogni ipotesi di taglio al personale alla definizione di una quadro di riduzione delle spese per le indennità di vertice di BolognaFiere. “Se un taglio ci deve essere deve partire necessariamente dagli stipendi dei dirigenti, investimenti in società partecipate, sprechi amministrativi e gestionali non dai posti di lavoro” conclude Silvia Piccinini.  

1 commento:

Anonimo ha detto...

La prossima settimana la BCE presta 399 miliardi di € alle banche EU (tasso 0% x4 anni).
Ieri la UE ha autorizzato 150 miliardi di € di "garanzia" per le banche italiane.

MANCANO I SOLDI?
Sì, mancano i soldi per 123 poveretti lavoratori italiani.

Per i valvassini, gli sceriffi e i giullari dell'Imperatore, i soldi non mancano mai.