domenica 3 agosto 2014

Castanicoltura. La vespa cinese è un problema risolvibile?

Da 'La Voce di Castiglione dei Pepoli'
di ANDREA DONATI


La terribile vespa

L’assessore Tommaso Tarabusi ha relazionato sull’incontro che si è tenuto sulla ‘castanicoltura’ a Castiglione dei Pepoli. Imputata la ‘vespa cinese’ colpevole di aver ‘appesantito’ in modo più che considerevole la coltura del castagno.  Il parassita, che ha potuto moltiplicarsi in modo esponenziale poiché non trova in Europa un competitore che renda equilibrata la sua presenza, attacca  il ‘riccio’ e lo rende infruttifero, con un conseguente danno sul quantitativo di produzione. Si sta cercando una soluzione, tentata al momento con l’inserimento in natura del ‘competitore naturale’ della vespa. Il fine è quello  di contenere così la presenza del terribile parassita. L’operazione si presenta impegnativa e  pare che richieda un lungo tempo prima di arrivare a una presenza di competitori tale da garantire il risultato cercato e sperato.

Ecco la relazione:

Un confronto decisamente molto interessante quello tenutosi giovedì 31 luglio presso il Comune di Castiglione dei Pepoli durante il quale il presidente del Consorzio Castanicoltori dell'Appennino Bolognese Renzo Panzacchi ha illustrato le problematiche relative alla vespa cinese.

Nel corso dell'incontro è stato analizzato a livello regionale la concentrazione delle aree interessate dal castagno le problematiche derivanti dalla vespa cinese e le soluzioni poste in essere dalla Regione  e dai privati.
Sono stati inoltre illustrati esempi di buone pratiche derivanti dalla collaborazione tra pubblico e privato evidenziando l'importanza di porre in essere, soprattutto da parte dei privati, azioni volte al mantenimento e al controllo dei castagneti segnalando  attraverso la modulistica messa a disposizione dalla Regione le avversità del castagno.


Una breve illustrazione è stata fatta anche sulle opportunità finanziarie messe a disposizione dalla Regione  per potere sostenere gli investimenti finalizzati al sostegno dei castagneti.
Molto interessante è stata a presentazione  del progetto ‘Castanea,  sviluppato all'interno dell'Istituto di Istruzione Superiore ‘Arrigo Serpieri’,  finalizzato a Conoscere, proteggere e valorizzare il castagno dell'Appennino Bolognese
Dallo stesso è emerso un messaggio molto chiaro: se si vuole scommettere sulle possibilità che può offrire la castanicoltura è necessario affrontare l'argomento in modo professionale ed imprenditoriale considerandolo un investimento di lungo periodo poichè i risultati possono essere raccolti solamente dopo molti anni come hanno dimostrato i casi illustrati nel corso del convegno.

         

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