sabato 2 agosto 2014

Marzabotto. Miles Gloriosus conclune il 'Festival della commedia antica'.



EDOARDO SIRAVO e MARCO SIMEOLI, nella commedia ‘MILES GLORIOSUS’,   di Plauto concludono domani, domenica 3 agosto alle 21,  la ‘ V edizione del  Festival della commedia antica di Marzabotto’ organizzata nel teatro di paglia dell’ area archeologica di Marzabotto. La commedia  racconta del  il giovane Pleusicle che ama la bella Filocomasia, ma la ragazza viene rapita da Pirgopolinice, a cui Artotrogo fa credere di essere irresistibile con le donne. Palestrione, servo di Pleusicle, viene rapito dai pirati e finisce per essere donato proprio al Miles. Commedia dalla comicità sfrenata per le sorprese e le battute comiche, gli equivoci e gli scambi di persona, le beffe e i raggiri, la caricatura e la parodia, i giochi di parole, l’esaltazione dei piaceri materiali, la ricerca del guadagno e del denaro con ogni mezzo.
 Se sarete fra i fortunati spettatori, ricordatevi di portare un cuscino poichè siederete su ballini di paglia o un prato di mentuccia.

In caso di maltempo, gli spettacoli si terranno al Teatro Comunale, via Matteotti 1, Marzabotto
 
Prima dello spettacolo è possibile partecipare alle visite guidate gratuite all'area archeologica (alle 19) e happy hour a cura della Trattoria Barsotti, alle 20.
 
Silvana Sani  guiderà lungo  ‘la plateia D, la più meridionale delle grandi strade della città etrusca. Pur conservata solo per un breve tratto, si distingue per l’evidenza degli incroci con le strade minori, il pozzo a valenza pubblica che si apre su di un lato, la rilevante canalizzazione che l’attraversa, il suo condurre alla necropoli orientale ed infine, ma non ultimo, uno dei più incantevoli affacci panoramici sulla valle del Reno.

Laura Dell’Aquila (Il giardino di Pimpinella ) condurrà in una visita guidata botanica ai prati e alla natura dell’antica città.

Infine, la direttrice del museo Paola Desantis accompagnerà nella ‘La necropoli settentrionale’. Conferisce particolare suggestione a questo luogo la dislocazione scenografica delle tombe a cassone in travertino, che in molti casi conservano il segnacolo tombale.



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