lunedì 18 novembre 2013

Quale è il futuro ospedaliero della Provincia di Bologna ?



Riportiamo integralmente l’interrogazione del consigliere regionale Alberto Vecchi ( nella foto )  alla Giunta regionale  circa la riorganizzazione di reparti e strutture ospedaliere a Budrio, Bazzano, Loiano, Porretta Terme e Vergato e la risposta.

INTERROGAZIONE:

Premesso per arrivare a un equilibrio economico-finanziario nel settore sanitario, la Regione Emilia-Romagna dovrà trovare nel corso del 2013 circa 260 milioni di euro, senza ridurre quantità e qualità dei servizi;

Ospedale di Vergato
Considerato che sarà un compito arduo se pensiamo che solamente nella Provincia di Bologna si parla di chiudere il centro nascite di Porretta Terme, ed è stata chiusa la Chirurgia generale a San Giovanni in Persiceto e Bazzano e si parla di ridimensionare fortemente l’ospedale di Budrio, insomma una riorganizzazione che ridurrà gli organici, rimodulerà l’offerta al ribasso e farà risparmiare risorse sulla “pelle” dei cittadini;

Osservato che addirittura  l’Ospedale di Loiano qualche anno fa ha rinnovato i locali del Punto di Primo Intervento ma a questo non è poi seguito un adeguato e effettivo potenziamento. Infatti oltre alla soppressione dell’automedica nei turni notturni con il medico lasciato a piedi in attesa di essere recuperato, il Punto di Primo Intervento in questi anni ha subito uno svuotamento, ormai quotidiano ed inesorabile sia nei contenuti che nella sua forma strutturale.
All’Ospedale di Bazzano, l’Ausl ha tagliato lo scorso anno ben 22 posti letto tra degenze ordinarie, day surgery e day hospital quest’anno sarà “completata l’opera”, in quanto l’obiettivo sembrerebbe quello di portare a Bologna la Chirurgia Generale e le Sale Operatorie.
Analoga situazione di taglio è all’ospedale di Porretta Terme dove è prevedibile che venga chiuso il centro nascite e la mancanza di questo servizio significherebbe non solo un evidente danno per tutte le potenziali gestanti del territorio (e per i loro prossimi congiunti) che sarebbero costrette a trasferirsi altrove per partorire ( il presidio ospedaliero più vicino è a Bologna a 70 chilometri di distanza), ma rappresenterebbero la prova oggettiva che gli esorbitanti costi di costruzione del nuovo Ospedale non si sono tradotti affatto, nel concreto, in efficienti e sicuri servizi sanitari agli abitanti dell’Alta Valle del Reno.
A Vergato, che dista solo pochi km da Porretta Terme, sono appena stati spesi milioni e milioni di euro per costruire un Nuovo Ospedale ed oltre alla “barzelletta” dell’ultimo piano della struttura, dove le sale operatorie sono ancora allo stato grezzo e si è deciso invece di ristrutturare quelle posizionate nel Vecchio Ospedale, già ora sembra esserci una grande incertezza su quali servizi lasciare in essere in un Ospedale appena inaugurato.
Infine l’ospedale di Budrio dove vi è stata una costante diminuzione dell’organico generale, infatti se prendiamo il Dipartimento di Otorinolaringoiatria oltre alla mancanza della figura apicale stabile, si è arrivati alla chiusura dell’ambulatorio il sabato e alcuni ambulatori pomeridiani, al dimezzamento del servizio di rieducazione Logopedica e ad una significante ma preoccupante diminuzione delle liste d’attesa chirurgiche che evidenziano come i pazienti si stanno allontanando a Budrio e scelgono altri Ospedali.
Preso atto che se da un lato l’esigenza primaria della Direzione Generale dell’AUSL bolognese è da alcuni anni il contenimento della spesa, questa politica aziendale non può certo giustificare una scelta così penalizzante per l’Ospedale di Budrio che in pochi anni si è vista eliminare 4 primariati su 6 e nella sola Unità Operativa di Otorinolaringoiatria l’organico medico è passato da 7 a 5 unità (-30%);

Interroga

La Giunta per sapere;

·         Se è a conoscenza di questa situazione e quale giudizio si dia;

·         Se non ritiene che con queste scelte si stia producendo un grave declassamento delle strutture con il rischio di scendere al di sotto dei livelli minimi assistenziali che finirebbero in pochi anni per trasformare questi Ospedali in una lungodegenza o poco più;

·         Se  esista l’intenzione  di effettuare una riorganizzazione nei reparti degli ospedali di Budrio, Bazzano, Loiano, Porretta Terme, Vergato attraverso quali modalità;

·         Se vi è l’intenzione di chiudere  il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale “Costa” di Porretta Terme (BO)  l’unico presidio ospedaliero  presente sull’intero territorio del Distretto Sanitario di Porretta Terme, che comprende ben 14 Comuni.


RISPOSTA: 



7 commenti:

Anonimo ha detto...

nessuno parla del PS di Vergato costretto a funzionare in condizioni disastrose: cito soltanto il sabato e la domenica un solo medico presta servizio in PS ed ha pure da seguire il reparto? E la radiologia quante ore funziona? Se state male di sabato e di domenica rischiate di sentirvi dire che intasate il PS, ed è vero perché il personale in servizio non può farcela a seguire chi rischia la vita e chi non la rischia ma ha bisogno di un aiuto che non può trovare altrove. Tutto questo è rischioso e spiacevole, ne fanno le spese gli utenti ed anche il personale dipendente che cerca di fare il meglio. Cari amici della poltrona volete provare a darvi una mossa o aspettate che succeda l'irreparabile.

Anonimo ha detto...

Bravo Vecchi! Tu sì che la sai lunga.
Già che ci sei perchè non chiedi di assumere nel comparto Sanità tutti gli abitanti della Provincia di Bologna, in fondo sono solo poco più di un milione. Così ci sarebbe la piena occupazione, tutti pagherebbero le tasse e con la maestria di voi politici il boom economico sarebbe raggiunto.....

Anonimo ha detto...

Archimede avrebbe scritto: più tasse = più magna magna dei politici. Adesso che il popolo ha capito e imparato darà dimostrazioni pratiche o applicazioni tecniche.

Anonimo ha detto...

http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?vi=att&dl=daa1d2af-d72e-d80b-b739-525e45db1284&dl_id=2&dl_t=html&dl_a=y&ev=0

all'anonimo del 18 nov. 2013 ore 15,33 gli propongo il collegamento a quest'altra interpellanza per la quale si è in attesa di risposta e che riguarda il destino delle sale operatorie.

Chiunque puo' per così dire "adottare" un consigliere regionale (è indipendente il colore politico) e proporgli di chiedere alla Giunta Regionale risposte ai piu' disparati quesiti.

Il sottostante collegamento ti rimanda alle commissioni consiliari e, se per esempio vuoi far porre un quesito ad uno dei consiglieri della Commissione IV
Politiche per la Salute e Politiche sociali clicchi sopra la voce e verrai rimandato ai componenti di quella commissione (i nomi le foto e l'appartenenza politica li trovi a destra). Se clicchi sopra il cognome di uno di loro quasi sempre in basso trovi come contattarli. Se non trovi modalità di comunicazione diretta prendi carta e penna e gli scrivi la classica lettera cartacea.

http://www.assemblea.emr.it/commissioni/commissioni

Io un paio di volte ho utilizzato questo strumento e mi ha dato soddisfazione (non è il caso di questa interrogazione che non mi appartiene).

Se poi vuoi visitare e consultare gli atti ispettivi presentati nelle varie legislature questo è il collegamento a cui indirizzarsi

http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?vi=att&pg=Title_atti_ispettivi.htm&pg_dir=p&pg_t=html&pg_a=y&cp=4b2b0d5f-8fb7-c015-39f5-4d36cae258bc&cp_st=1&cp_cn=0&cp_t=f&qw=field=metatipo,value=AIS;&qf=field=metaleg,orderby=desc;field=metaanno,orderby=asc;&qo=field=metanumogg,orderby=asc;&sf=titolo_content

Anonimo ha detto...

Fabbriani non so se sia un mio problema ma le ultime due immagini non si riescono ad ingrandire

Anonimo ha detto...

Sempre all'anonimo delle 15,33 lo invito a leggere quest'altra interrogazione

http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?vi=att&dl=7347e678-d60f-bb84-5ab4-51dbe213f96a&dl_t=html&dl_a=y&dl_id=2&pr=allegatirisposta,1

la risposta la trova cliccando, nella lista dei documento, sull'immaginetta "adobe" con a fianco scritto risposta 4242.pdf

Anonimo ha detto...

C'e' un errore nell'interrogazione: la distanza di 70 km tra Porretta e il Maggiore di Bologna e' di soli 57 km e non di 70.
70 sono quelli che intercorrono tra Castelluccio, dove ha residenza il Vecchi e viale Aldo Moro sede del consiglio regionale, un errore mica da poco, per uno che quella strada la dovrebbe percorrere tutti i giorni...