Pizza e ‘dopo pizza’ in un servizio
di Castiglione dei Pepoli. Dopo una ‘ calda e saporita quattro stagioni chi voleva poteva
approfittare di un dessert del tutto speciale: una ‘pista’ di cocaina. A
mettere fine all’illecito i Carabinieri di Castiglione dei Pepoli che, la
scorsa settimana, unitamente a quelli di
Vergato, San Benedetto Val di Sambro e Lizzano in Belvedere, hanno arrestato un
operaio di 48 anni e un 42enne dipendente di una pizzeria per detenzione ai
fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli arresti sono stati eseguiti
al termine di un’attività anti-droga iniziata dopo che i Carabinieri erano
venuti a conoscenza che all’interno di una pizzeria della zona vi erano alcuni
clienti che gradivano concludere la serata con un pista di cocaina fornita dal
pizzaiolo. A finire in manette per primo è stato il 48enne, fermato e controllato
nei pressi del locale che i Carabinieri stavano tenendo d’occhio da qualche
girono. L’uomo, noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti, è stato
perquisito e trovato in possesso di un involucro termosaldato, con 7 grammi
di cocaina, nascosto sotto il sedile. La perquisizione è proseguita
nell’abitazione, dove sono stati trovati , all’interno di un armadio, un
bilancino di precisione e sostanza da taglio verosimilmente ottenuta con
medicinali. Il 42enne, invece, è stato arrestato intorno alle 21 mentre
infornava le pizze. Gli inquirenti, ispezionando uno scaffale del magazzino
sotterraneo del ristorante, hanno rinvenuto un vassoio con una ‘striscia’ di
cocaina e alcune schede telefoniche, probabilmente utilizzate per polverizzare
la sostanza stupefacente. Accanto all’originale ‘menù’, sono stati rinvenuti
tre involucri chiusi con 3 grammi di cocaina e un ritaglio di
cellophane. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, i due sono stati condotti presso la casa
circondariale di Bologna. Secondo quanto riferito dai Carabinieri, che hanno
svolto le indagini, il pizzaiolo, incensurato, era conosciuto sia per la sua
abilità professionale che per la premura che aveva verso quei clienti che gli
chiedevano di andare a fumare una sigaretta nello scantinato, quando invece
quella era una scusa per andare a sniffare la cocaina.
Comando
Provinciale Carabinieri di Bologna
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