Maren, la principale motore nella attività di pulizia che si sta attuando nelle aree pubbliche del comune di Marzabotto ha commentato gli apprezzamenti a Lei diretti con una lettera i cui contenuti ci sentiamo di condividere al 100 %. Chissà se coloro cui è stato demandato l’incarico di decidere non vogliano riflettere e ascoltare alcuni di questi suggerimenti.
Vi ringrazio per i complimenti, ma state caricando di troppi significati quello che sto facendo. Non è che ami l'Italia in particolare, potrei vivere in qualsiasi (o quasi) altro paese e fare la stessa cosa. Amo la natura, la bellezza, e mi fa male vedere come viene maltrattata e distrutta dai governanti e dai cittadini, che continuano a pensare (per ignoranza, per provincialismo?) di vivere nel "più bel paese del mondo" e nello stesso tempo fanno di tutto per distruggere questo paese: rifiuti dappertutto, costruzioni (anche private) orrende, tagli alla gestione dei parchi, cementificazione del territorio, capannoni dappertutto (a volte bisognerebbe andare all'estero per rendersi conto che non esiste una legge della natura che ci obblighi a vedere solo capannoni lungo l'autostrada. Ci potrebbero essere anche campi, boschi...). Mi chiedo come i bambini, che dovrebbero essere la speranza che un domani si "farà meglio", possano sviluppare il senso per la bellezza se crescono in mezzo alle cose orrende, alla bruttezza.
Per quanto riguarda "l'amore per la cultura contadina": è molto più semplice. Amo mangiare cose buone, saporite, sane e non "anonime", quindi locali e genuini. Se voglio continuare a farlo, devo sostenere (con il Gruppo d'Acquisto, le camminate con visite e degustazioni dai contadini ecc) i nostri contadini affinché abbiano un futuro, una vita dignitosa e possano continuare a lavorare la terra. A parte che ho un grande rispetto per i contadini, che fanno uno dei lavori più nobili ed importanti, se non quello più importante in assoluto. Cosa mangeremo quando non ci saranno più loro, plastica, soldi?
Lavoro nel turismo e porto gruppi di tedeschi in Italia. Spesso, guardando la Porrettana, il "mostro di Pian di Venola", i capannoni lungo l'autostrada, mi chiedo cosa vengono a fare qui e mi vergogno, perché " guardo con i loro occhi". Forse il mito dell'Italia "dove si vive bene" sopravvive per un po' alla realtà, forse essendo in vacanza vedono tutto con "occhiali rosa", ma non durerà per sempre e non si può impunemente continuare a distruggere questo paese pensando di farla franca, e quindi vivere comunque sempre anche dal turismo.
Scusate questo sfogo. Sono appena tornata dalla Mosella tedesca, ho visto paesini conservati benissimo, una pista ciclabile lungo il fiume per centinaia di chilometri, tante aree erbose per camper e tende lungo la Mosella, il trasporto della merce su barconi, l'offerta di tantissime attività da fare nei dintorni (escursioni a piedi, in bici, in canoa, degustazioni ecc)e tanti turisti, e mi rendo d nuovo conto delle opportunità che abbiamo anche nella nostra zona (i parchi, il fiume, l'aerea archeologica, la montagna, i vini ed altri prodotti di qualità, Bologna), che potrebbero dare lavoro a molte persone (ristoranti, alberghi, trasporto bagaglio, noleggio bici, guide...) e che stiamo buttando via. Perché?
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