Iniziano domani, giovedì 29 settembre, alle 10, con la deposizione di corone alla lapide della ‘Botte’ di Pioppe di Salvaro, le celebrazioni per ‘il 67° anniversario dell’eccidio di Monte Sole’.
Qui una delle colonne militari tedesche, impegnata nella morsa mortale su Monte Sole, rastrellò oltre 40 civili, li portò sulla botte della canapiera, il bacino utilizzato per le lavorazioni della canapa e li uccise abbandonando le salme nell’acqua del Reno.
Alle 11 nella chiesa di Salvaro verrà celebrata una Messa di suffragio e depositata una corona nel monumento che ricorda i tristi eventi dell’autunno del ’44.
La giornata commemorativa si conclude nella piazza di Marzabotto alle 20.30, con lo spettacolo musicale di Daniele Biacchesi, Marino e Sandro Severini e Massimo Priviero.
Quest’anno, il nutrito programma commemorativo si concluderà domenica prossima 2 ottobre, con la consueta manifestazione nella piazza del capoluogo e l’orazione ufficiale affidata al sindaco di Genova.
Le celebrazioni vedranno quest’anno inoltre un importante evento sabato prossimo, 1 ottobre, alle 11, a Cerpiano di Monte Sole. Verrà posto e inaugurato, a cura del ‘Vicariato del Setta’, il monumento a ricordo dei bambini uccisi dalle truppe tedesche nel piccolo oratorio del borgo. Saranno presenti Monsignor Gabriele Cavina, i sacerdoti del Vicariato e rappresentanti dei Comuni di Monzuno, Marzabotto e Grizzana. L’opera è degli scultori Nicola Zamboni e Sara Bolzani.
La strage di Cerpiano costò la vita a oltre 40 civili, di cui la metà erano i bambini dell’asilo. Gli avvenimenti sono ricordati da don Dario Zanini nell’invito a partecipare, intitolato ‘ Sulle nostre quiete colline scoppiò l'inferno’:
“Era il 29 settembre, giorno sacro all'arcangelo Michele”,scrive il sacerdote, “ma in quel giorno prevalse il maligno e a Cerpiano l'Angelo custode, nell'oratorio a lui dedicato, abbassò lo scudo sconfitto e si coprì il volto piangente su 20 piccoli martiri. A Cerpiano, dove la strage avvenne a varie riprese, qualche bambino ha visto la mamma soffrire e morire, e viceversa. Fernando Piretti, 8 anni, sopravvissuto alla morte di 44 civili uccisi dentro l'oratorio, appoggiò le mani sul pavimento, come racconta, e poi si coprì la faccia, che si trasformò in una maschera di sangue: il pavimento di mattoni rossi della piccola chiesa era letteralmente allagato di sangue umano”. I tedeschi radunarono tutti all’interno dell’oratorio e poi azionarono una mitragliatrice. Nel timore che il lavoro non fosse stato efficace, lanciarono anche una bomba a mano fra i corpi già a terra. Nonostante questo qualcuno si salvò grazie ai corpi dei compagni di sventura che gli fecero da scudo.
“Dopo la guerra, acquistai i resti di quell'oratorio perchè non venisse distrutto o destinato ad uso profano. Don Dossetti,” racconta ancora don Dario, “ che si commuoveva al ricordo di quei piccoli martiri, ne fu soddisfatto. L'oratorio di Cerpiano, dopo gli edifici mutilati delle chiese di S. Martino e di Casaglia, riconosciuti dalla chiesa bolognese come santuari a cielo aperto, potrebbe diventare il 3° santuario di Monte Sole, luogo di riflessione e di preghiera nel raccoglimento destinato a riscattare col sangue innocente dei bambini martiri l'orrore della strage”.
Il Circolo del Partito Democratico di Monzuno organizza, per la stessa giornata ‘La camminata della memoria’ che porterà proprio a Cerpiano, per ricordare le vittime, in particolare i bambini, che nel ’44 proprio lì incontrarono il loro destino. L’appuntamento, per chi vorrà partecipare, è alle 14.30 alle Murazze , sul bivio fra via Gardelletta e via Casaglia. All’arrivo, dopo un percorso di circa tre chilometri, i partecipanti incontreranno i monaci della Piccola Famiglia dell’Annunziata, la comunità fondata da don Dossetti, per una riflessione sui fatti che hanno reso tristemente famoso Monte Sole e sulle situazioni analoghe che purtroppo ancora si ripetono nel mondo.
1 commento:
Ci tengo a precisare che la Camminata è promossa dal Gruppo Consigliare di Monzuno "Comunità e Territorio", il Partito Democratico aderisce all'iniziativa ma senza bandiere e senza protagonismo politico, crediamo che sulle vicende di Monte Sole non debbano essere messi cappelli partitici, neppure il nostro!
Il Segretario di Circolo Francesco Manieri
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