‘Piazza dei Martiri’ o piazza martire?
E’ l’interrogativo dei sassesi su come considerare la propria piazza. Alla immediata ‘messa in luce’ del ‘disastro’ progettuale di 12 anni fa che vedeva nei larghi rettangoli di ciottolato un impedimento alla comoda frequentazione dello spazio pubblico nel cuore del paese, si è poi aggiunta l’evidente scelta sbagliata nelle lastre di arenaria. La tipologia si dice sia particolarmente sensibile agli agenti atmosferici, quindi soggetta alle dilatazioni dovute ai cambi di temperatura e, in diverse occasioni, file di lastre sono ‘esplose’ sollevandosi in tratti anche lunghi. Uno di questi casi è evidente anche ora alla base della torre civica.
I numerosi denigratori dell’opera hanno trovato da ironizzare non poco.
Ma a rendere ancora meno accogliente la piazza quest’anno si è aggiunta la ‘forte sofferenza’ dell’arredo di verde, gli storici tigli della piazza. Da tempo hanno le foglie gialle, se non le hanno già lasciate cadere e l’impressione generale è che siano ormai ‘al capolinea’ della loro esistenza. Le piante starebbero ‘tirando gli ultimi’ come si suol dire. Uno dei tigli, sul lato di via Stazione, è già stato abbattuto e a suo ricordo rimane solamente il mozzicone del tronco che tristemente caratterizza la l’aiuola che l’ospitava.
Il tema è stato affrontato anche in consiglio comunale e Marco Veronesi, capogruppo di Sasso Libera, ha ritenuto possibile che all’origine della caduta precoce delle foglie vi siano interventi sbagliati nel recente rifacimento di via Stazione. L’ipotesi pare essere smentita dal fatto che soffrono anche i tigli sul lato di via Porrettana, lontani da via Stazione.
Il pensiero ricade quindi sul rifacimento inadeguato della piazza.
Dall’ufficio tecnico del comune si precisa che la salute delle piante è monitorata e che si sta facendo il possibile perché i tigli possano sopravvivere. “Le piante sono sofferenti, ma non morte,” precisa Luigi Ropa Degli Esposti che sta seguendo il fenomeno per il Comune. “Sarebbe un vero peccato che l’unica macchia di verde rimasta nel centro dovesse essere sostituita. Non conosciamo le cause di questo declino fisico dei tigli, ma non si può escludere che quando si è preparato il piano per la nuova piazza si siano danneggiate le piante, che non si sono più riprese”.
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