martedì 23 giugno 2009

Per una FERRARI nel Garage


Avere una ‘Ferrari’ nel proprio garage è il sogno di molti e il vanto di pochi.

Avere però una Ferrari F 50 realizzata con le proprie mani è un privilegio solo per Celestino Belletti di Sasso Marconi.


Celestino in sette anni di intenso lavoro e di notevole impegno economico ha infatti realizzato una F 50 nel proprio garage in scala 1 : 0,75 e cioè ridimensionata di un quarto rispetto alle fattezze dell’originale. Un giocattolo meraviglioso per ogni bambino se non montasse un motore Alfa Romeo 1500 che consente alla vettura in miniatura una velocità di 200 chilometri l’ora e che la portano ad essere un ‘giocattolo per grandi’

La carrozzeria è perfettamente corrispondente a quella del modello originale, riporta gli stemmi ‘Ferrari’ nei posti giusti e confonderebbe qualsiasi esperto se non facesse la spia in modo palese la fattezza ridimensionata dell’auto.

Belletti, un pensionato delle Ferrovie, ha fatto il tutto per soddisfare la sua passione per i motori e per la meccanica di cui la Ferrari è certamente il modello mondiale dell’eccellenza, ma quando si è trattato di mettere in mostra il frutto del suo impegno ha trovato un ostacolo, il mancato consenso della Ferrari di Maranello titolare ovviamente del disegno.

“Mi piacerebbe esporre la mia F 50 in occasione di feste o di sagre senza scopo di lucro”, spiega il cultore della F 50, “ semplicemente per condividere con gli altri appassionati della Ferrari, e sono tanti, il piacere di ammirare un modello unico come quello della F 50. Ho fatto richiesta alla casa madre, sono stato ricevuto dal responsabile dell’ufficio legale dell’azienda, ma, nonostante alcune sollecitazioni, non ho ancora avuto risposta. Sarebbe veramente spiacevole se la vettura non potesse vedere la luce del sole e arrugginisse nel mio garage” precisa Celestino, che spera in una risposta comprensiva da parte della Ferrari.

Il meccanico di casa spiega poi di aver tolto alla propria pensione 300 mila lire il mese, quando c’era la lira e il corrispettivo in euro con il passaggio alla nuova moneta per circa 10 anni al fine di acquistare il necessario per realizzare il ‘piccolo gioiello’ e sarebbe veramente una disdetta non potere esporre il frutto del suo sacrificio.

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