DANTE FRANCHI scrive: Grazie Marzabotto……………
Marzabotto è giunta a queste elezioni dopo una lunghissima campagna elettorale.
Di fatto, per una delle liste concorrenti in particolare e per tanti Cittadini, divenuti nel tempo sempre più numerosi, essa è iniziata fin dagli ultimi mesi del 2008 facendo montare una passione civile che ha rappresentato un’inattesa sorpresa per l’intera Comunità, al di là di come ciascuno abbia poi indirizzato la propria preferenza nel voto.
Questa è una realtà inconfutabile che ha sorpreso tanti osservatori e che si continua a registrare in un quasi ulteriore crescendo anche a diversi giorni dal risultato elettorale.
La capacità di coinvolgere tutta la Cittadinanza tanto festosamente quanto serenamente e senza alcuna preclusione, è ancora oggi riscontrabile nell’entusiasmo dei tantissimi uomini, donne e giovani che hanno accompagnato Romano Franchi lunga tutta questa straordinaria avventura fino a determinarne il successo.
Questo è ciò che ci comunica il sorriso ed il rinato e quasi ostentato orgoglio di sentirsi Cittadini di Marzabotto che si legge sul volto di tantissima gente girando sia per il Paese che lungo la nostra valle del Reno, che caratterizza anche la straordinaria partecipazione che si registra ad ogni occasione di incontro ed ai più che giustificati momenti di festa attorno a Romano, come quello che ha avuto luogo ieri sera a Pian di Venola nell’area attrezzata a ridosso del fiume.
Io credo che quanto sta avvenendo qui a Marzabotto scaturisca da quella cosa che si chiama passione.
Quella passione che da un po’ di tempo, forse troppo, fino a perderla di vista, tanta gente -ed io fra questi - non riusciva a trovare in una Comunità che pareva irrimediabilmente assorbita dal grigiore in cui una politica locale sempre più autoreferenziale ed apparentemente immutabile pareva aver abituato o obbligato tutti.
La fantasia, la voglia di cambiamento, il diritto di critica o anche il semplice progetto, da qui parevano essere banditi.
Oggi sappiamo che queste spinte, queste aspirazioni, la voglia di fare le cose che caratterizzano il sentirsi Comunità, erano solo compresse o avvilite; ma per fortuna avevano ancora radici vive che, una volta annaffiate, sono state in grado di rigenerare questa passione: il vero ed il solo motore che può fare la differenza nel lavorare per un futuro migliore del nostro paese in generale e, a maggior ragione, nel difficile contesto in cui ci troviamo.
Ora che questa lunga campagna elettorale è finita, ora che gli elettori hanno fatto una scelta cosi netta, io credo che sarebbe ingiustificato nonché inspiegabilmente negativo per l’interesse di tutti attardarsi nella polemica o nel perseguire rivalse di parte, tanto miopi quanto oggi assolutamente improbabili.
La passione e la voglia di partecipare e di contribuire al rilancio del proprio territorio che tutti incrociamo in questi giorni rappresenta un plus valore, forse l’unico, su chi può contare oggi una qualsiasi comunità.
Su questa ritrovata positività sappia investire ognuno di noi ed in primis chi esercita a qualsiasi livello ruoli di indirizzo e di rappresentanza.
Non propongo certo di comprimere o mortificare quella sana quanto utile competizione politica ed ideale prevista dalla nostra Costituzione, sale della democrazia e della civiltà, ma bensì di tornare ad esercitarla attraverso il confronto e la proposta tesi al perseguimento dell’interesse collettivo, e non unicamente attraverso lo sgambetto, l’arroganza dei numeri, la diffamazione o la demonizzazione dell’avversario.
Chi ha saputo fare questo è stato premiato.
Questa passione civile che rimuovendo confini preordinati, steccati artificiosi, malintesi sensi di appartenenza e diffidenze generazionali, ha riacceso il motore di Marzabotto rappresenta un valore su cui continuare a investire e chiama tutti ad alimentarla e rinvigorirla ulteriormente.
Chi saprà fare questo credo sarà premiato.
Marzabotto, li 14 giugno 2009
Dante Franchi
un Paesano di Marzabotto
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