martedì 2 giugno 2009

STRADINO PER FORZA


“Da cinquant’anni faccio lo stradino per tutti. Ora basta”.
Lo sfogo è di Pietro Paolo Ravaglia che risiede a Badolo di Sasso Marconi in via Delle Valli. La strada, catalogata come ‘vicinale ad uso pubblico ’, serve diversi residenti e numerose seconde case.
Quest’ultima presenza costringe Pietro Paolo a fare lo stradino.
Per lui avere una strada funzionale per tutto l’anno è vitale. Per chi frequenta la via solo in estate e quindi con la bella stagione e nei fine settimana, il problema è secondario se non inesistente. Per di più non si avvede di quanto è stato fatto poiché arriva nella bella Badolo quando tutto è già risistemato. E così dopo ogni acquazzone, dopo il disgelo o il passaggio della neve e dei pesanti mezzi per rimuoverla, Ravaglia è costretto a imbracciare il badile e risistemare il piano inghiaiato. Tra l’altro, in molti si stupiscono delle sue lamentele.
Insomma Pietro Paolo si trova veramente a fare l’incompreso ‘ forzato della strada’. “ A volte ricevo persino delle insolenze”, spiega ancora per dare una ragione in più del suo basta, “ poiché chi dovrebbe partecipare all’onere del mantenimento della strada sostiene che la manutenzione della carreggiata è in capo al Comune. Costoro mi accusano quindi di assolvere a un compito dell’ente pubblico. Sono quindi un ‘ingenuo’, per usare un termine gentile. In questo modo si defilano”. Il cerino acceso rimane quindi in mano al brav’uomo che o si brucia le dita e non raggiunge la via comunale o si rimbocca le maniche e dà forza al badile.
“Si era parlato di costituire il consorzio con il quale verrebbero regolati gli impegni e gli oneri di ciascun frontista e anche i compiti del Comune. Ma agli incontri avvenuti cinque anni fa non sono seguiti i fatti”, conclude Ravaglia piuttosto amareggiato.
L’assessore di riferimento Pierpaolo Lanzarini ha precisato: “ Abbiamo fatto varie riunioni alla ricerca di un accodo fra tutti i residenti, accordo necessario per garantire l’adesione futura di tutti. Il Comune ci tiene molto a definire tutta la tematica. E’ stato persino incaricato il tecnico di redigere una tabella millesimale e questi ha fatto la proposta di riparto dei costi. Qui la vicenda ha avuto uno stop. Il tema non può comunque essere più eluso”.

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