martedì 17 agosto 2021

Fare chiarezza sulle maggiorazioni delle tariffe nei quattro caselli della cintura bolognese

 Interrogazione sui costi dei pedaggi di Autostrade nel nodo di Bologna: Marco Mastacchi ( Rete Civica) “La Regione spieghi se le maggiorazioni esistano ancora e come si calcolino le tariffe. Penalizzati i cittadini e chi viene a Bologna" 


di Gianfranco Salvatori

 

La Giunta spieghi se, sul tratto della A1 che comprende i quattro caselli di San Lazzaro, Borgo Panigale, Arcoveggio e Casalecchio, sulle tariffe “ad oggi permangono le maggiorazioni di cui all’accordo del 2014 e quali sono le motivazioni che ne giustificano l’applicazione”.

Lo chiede in un’interrogazione il capogruppo di Rete CivicaMarco Mastacchi ( nella foto). Il consigliere vuole anche sapere “come viene effettuato il calcolo delle maggiorazioni e a quanto ammontano attualmente quelle già percepite, prima da società Autostrade e poi dal 2007 da Società Autostrade per l’Italia”. Infine, “a partire da quale anno vengono percepite tali maggiorazioni e a che titolo, considerato che nella convenzione unica del 2007 non vengono menzionate mentre in quella del 2014 risultano già in essere”.

Nel 2007, si legge nell’atto ispettivo, la convenzione unica tra Anas e le singole concessionarie “introduceva, tra le altre novità, un’innovazione sul piano delle tariffe, in quanto stabiliva il recupero degli extraprofitti e il riconoscimento di adeguamenti tariffari solo a seguito della effettiva realizzazione degli investimenti”.

Mastacchi ricorda i passaggi che hanno portato all’accordo per realizzare il passante di mezzo, nel quale sono stati aumentati “i chilometri aggiuntivi, da applicare in tariffa in entrata e in uscita, in ciascuna delle quattro barriere”. Nel 2014, nell’intesa (poi accantonata) per l’allora passante nord, veniva stabilito che ai quattro caselli di Autostrade “erano applicate ulteriori maggiorazioni ai transiti con percorrenze superiori ai 40 chilometri, pari a 6 chilometri a transito, in ciascuna delle barriere, e che tali maggiorazioni risultavano già in essere alla data di sottoscrizione dell’accordo”. Maggiorazioni, insiste Mastacchi, che “penalizzano sia i cittadini bolognesi sia chi si reca in città”. 

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