domenica 3 agosto 2025

Sanità in Emilia-Romagna: restrizioni economiche a danno dei cittadini e dei medici di base

 

di Erika Seta
Coordinatrice Regionale Azzurro Donna


In Emilia-Romagna la sanità pubblica sembra sempre più piegata a logiche economiche, nel tentativo di colmare il disavanzo del bilancio regionale. Dopo la progressiva chiusura di servizi ospedalieri nei comuni considerati “minori”, si allunga ora la lista degli esami diagnostici che i medici di medicina generale non potranno più prescrivere autonomamente.

Le nuove regole prevedono che tali prescrizioni vengano effettuate solo dagli specialisti. Una decisione che, nella pratica, penalizza i cittadini: le liste d’attesa nella sanità pubblica restano lunghissime, mentre il ricorso al settore privato – spesso l’unica alternativa concreta – comporta costi non sempre sostenibili.

È lecito domandarsi se l’obiettivo implicito sia quello di scoraggiare una parte della popolazione dall’accesso alle cure, limitandolo solo a chi può permettersi visite ed esami a pagamento.

Preoccupa anche il messaggio che viene trasmesso ai medici di medicina generale, trattati come prescrittori inadeguati, senza riconoscere la loro professionalità e il ruolo chiave che ricoprono nel sistema sanitario.

A essere messa in discussione, infine, è la stessa medicina di prevenzione – da sempre elemento fondante della sanità pubblica – con particolare ricaduta sulla salute delle donne. Una scelta miope, che rischia di generare costi ben maggiori nel lungo periodo.

Azzurro Donna esprime pieno sostegno ai medici di medicina generale e sarà al loro fianco in ogni azione che vorranno intraprendere per tutelare i diritti dei pazienti e la dignità della professione.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

oh ma allora esiste ancora,non è stata detronizzata dal bat, meno male ,stavamo in ansia

Anonimo ha detto...

😂😂😂

Anonimo ha detto...

In realtà sfrutta il suo ruolo di coordinatrice del movimento femminista del CAV!

Che poi? Cos’è la sanno solo loro.
Dal partito, fonti certe, dicono essere stata messa fuori!

Ad ognuno la propria interpretazione!

Anonimo ha detto...

😂😂😂😂😂😂😂😂😂

Anonimo ha detto...

Il CAV femminista, certo.
I raduni femministi li faceva con i voli charter a villa Certosa e i pullmann a Monza.

Anonimo ha detto...

La dottoressa Seta (dottoressa perche' e' laureata, ma qui la medicina c'entra) ha perfettamente ragione. La presunta eccellenza della sanita' emiliana e' soltanto un ricordo, mantenuto in vita nelle citta' maggiori, mentre i territori provinciali e la medicina di base, I PIU' VICINI AL CITTADINO, vengono progressivamente privati di tutto e trattati come pezze da piedi. Dove vivete???

Anonimo ha detto...

Sì quando copia i testi regionali della sua ex collega Evangelisti!
Si fa presto così…. Poteva venire in FDI da subito.

Anonimo ha detto...

Quindi la riciclate in FDI ?
Allora passa dal sacco azzurro a quello nero.

Anonimo ha detto...

Da cittadina noto con grande dispiacere che l’acredine politico porta alla cecità completa, non si esamina la realtà ,ci si dimentica che siamo tutti nella stessa barca e che della sanità prima o poi tutti abbiamo bisogno, certamente chi scrive ha canali preferenziali o disponibilità economiche per cui il problema non lo o la tocca. Diversamente è bene vada dal medico affinché lo indirizzi ad un centro per i problemi cognitivi

Anonimo ha detto...

Non siamo tutti nella stessa barca: c'è chi è su un canotto forato e chi sta su un veliero elegante a godersi il sole.
Chi decide per la sanità sta sulla seconda e con le politiche dei tagli da Roma o regionali che siano, impone di fatto il primo a tutti gli altri.

Anonimo ha detto...

Non siamo tutti nella stessa barca: c'è chi è su un canotto forato e chi sta su un veliero elegante a godersi il sole.
Chi decide per la sanità sta sulla seconda e con le politiche dei tagli da Roma o regionali che siano, impone di fatto il primo a tutti gli altri.

Anonimo ha detto...

Sempre meglio ,complimenti a de pascale........mi fermo !!