martedì 11 febbraio 2025

Gli aumenti per bus e strisce blu a Bologna soffocano i consumi

Confesercenti: "Colpito il commercio di vicinato, serve una revisione"



Un nuovo duro colpo per il commercio di vicinato. Con una decisione repentina, l’amministrazione comunale di Bologna ha approvato l’aumento delle tariffe del trasporto pubblico e della sosta nelle aree a pagamento, con rincari che variano dal 33% al 62% per i parcheggi sulle strisce blu e fino al 53% per i biglietti dell’autobus.

Una misura che, secondo Confesercenti Bologna, rischia di penalizzare pesantemente i piccoli negozi, favorendo invece i centri commerciali, dove il parcheggio resta gratuito e i clienti non sono costretti a utilizzare i mezzi pubblici.

“Chi sceglierà ancora di recarsi nei negozi di fiducia – si chiede Massimo Zucchini, presidente provinciale di Confesercenti Bologna – sapendo di dover affrontare costi aggiuntivi così elevati per il parcheggio o per il trasporto pubblico? Siamo molto preoccupati per le ricadute di questi aumenti sulle spese quotidiane delle famiglie e sui bilanci delle attività di vicinato, già provate dalla pandemia e dai cantieri del tram.”

Secondo l’associazione di categoria, il rischio concreto è quello di un’ulteriore contrazione dei consumi nei negozi cittadini, con un conseguente spostamento degli acquisti verso le grandi strutture commerciali, meno penalizzate dai nuovi provvedimenti tariffari.

La richiesta a Palazzo d’Accursio
Confesercenti Bologna chiede quindi al Comune una revisione delle misure adottate, sottolineando come questi rincari vadano a incidere direttamente sulla capacità di spesa dei cittadini e sulla sostenibilità economica delle piccole e medie imprese locali.

“La filosofia del ‘più viaggi e meno paghi’ – conclude Zucchini – non convince. Con questi aumenti, molti bolognesi potrebbero preferire l’auto privata e i centri commerciali, aggravando le difficoltà del commercio di vicinato.”

2 commenti:

Giovanni ha detto...

Avete votato Lepore (il piccolo stalin di Bologna) Cavoli vostri

Anonimo ha detto...

Sicuramente con questi prezzi, (sia andare in auto, che con i mezzi pubblici) sarà sempre meno affolata Bologna da persone dai comuni limitrofi.