giovedì 27 febbraio 2025

"Fauna Sicura 2025": conclusi i controlli venatori dei Carabinieri Forestali

 



Si è conclusa nelle scorse settimane la campagna di controlli venatori “Fauna Sicura 2025”, condotta dai Carabinieri Forestali in Emilia-Romagna. L’operazione ha interessato l’intero territorio regionale, coinvolgendo le nove province con un totale di 555 verifiche effettuate dai 73 Nuclei Carabinieri Forestale, attivi in ambiente montano, collinare e di pianura.

Le ispezioni si sono svolte nelle aree rurali e nei pressi di parchi regionali, riserve naturali e siti della rete Natura 2000. Nel corso dei controlli sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 4.000 euro, principalmente per violazioni alla Legge Regionale 8/1994. Tra le infrazioni contestate, la mancata registrazione della giornata venatoria sul tesserino regionale, l’omessa rimozione degli appostamenti temporanei e il mancato rispetto delle distanze di sicurezza da abitazioni e fabbricati.

Focus sulle zone umide e sull’Appennino

L’attività di vigilanza è stata modulata in base alle peculiarità ambientali del territorio. Nelle aree umide, i controlli si sono concentrati sulla prevenzione della caccia illecita all’avifauna migratoria e stanziale, in particolare anatidi e altre specie tipiche degli habitat palustri. I Carabinieri Forestali hanno ricordato l’importanza ecologica di fiumi, paludi e lagune, che rappresentano tappe cruciali per la migrazione di numerose specie protette, tutelate a livello internazionale dalla Convenzione di Ramsar del 1971 e dalle Direttive UE “Habitat” e “Uccelli”.

Nelle zone dell’alto Appennino, invece, l’attenzione si è focalizzata sul contrasto a pratiche venatorie illegali, come l’uso di richiami elettroacustici e reti da uccellagione per la cattura massiva dell’avifauna migratoria. Sono stati effettuati numerosi controlli sugli appostamenti fissi e sui cacciatori in attività vagante.

Caccia al cinghiale e monitoraggio della PSA

Particolare rilievo è stato dato al controllo della caccia agli ungulati, con verifiche sulle squadre impegnate nelle battute al cinghiale, praticate con metodi come la “braccata” e la “girata”. Quest’ultima è vietata nelle aree dell’Emilia-Romagna classificate come “Zone di Restrizione” per la Peste Suina Africana (PSA).

I Carabinieri Forestali hanno svolto un ruolo chiave nel monitoraggio degli abbattimenti previsti dai piani di controllo e contenimento della specie, fondamentali per arginare la diffusione del virus nel territorio regionale.

La campagna “Fauna Sicura 2025” conferma l’impegno delle forze dell’ordine nella tutela della biodiversità e nel contrasto alle pratiche venatorie illecite, con l’obiettivo di garantire il rispetto delle normative ambientali e la salvaguardia degli ecosistemi. 

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