L’assessora Priolo incontra gli amministratori per fare il punto su trasporto ferroviario e viabilità
L’Unione
dei Comuni dell’Appennino informa:
Nel pomeriggio di venerdì 14 febbraio, a Vergato, presso la sede dell’Unione, l’Assessora regionale ai Trasporti e Infrastrutture Irene Priolo, arrivata in treno da Bologna, ha incontrato i sindaci della montagna bolognese per fare il punto della situazione su trasporto ferroviario e viabilità, sulle misure già attuate e sui progetti in corso. Erano presenti, oltre alla Presidente dell’Unione e sindaca di Marzabotto Valentina Cuppi e ai rappresentanti della Città Metropolitana di Bologna, gli amministratori di Vergato, Camugnano, Castel d’Aiano, Castel di Casio, Monzuno, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Casalecchio di Reno, Sasso Marconi e Alto Reno Terme.
“Come Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese, e insieme agli altri comuni coinvolti, siamo molto contenti che l’Assessora Priolo abbia scelto di incontrarci e di confrontarsi con tutti noi, sentendo le esigenze dei territori - ha spiegato la Presidente dell’Unione Valentina Cuppi: -Confidiamo che le problematiche segnalate vengano risolte a breve. E’ stata l'occasione per parlare delle criticità che vanno superate, sia per quanto riguarda gli orari dei treni che per le fermate soppresse in alcuni orari e stazioni. Abbiamo inoltre chiesto con forza che gli autobus notturni del venerdì e del sabato vengano sostituiti con dei treni e che venga reintrodotta la fermata di Pian di Venola, soppressa in una corsa del mattino molto importante per studenti e lavoratori”.
Nota della redazione: Alla
riunione è seguito anche un comunicato regionale che riportiamo e sottolineiamo
che purtroppo non si è affrontato il problema dei problemi: ‘raddoppio dei binari’ che sarebbe la soluzione della maggior parte dei disservizi.
Ci si vanta molto del successo del passante ferroviario sulla cintura bolognese e sui problemi dei montanari si
minimizza. E’ auspicabile che i sindaci della Valle del Reno sappiano
farsi sentire. Sembra infatti che siamo tornati al passato quando la montagna e i montanari
erano muti servitori della città.
Ecco il comunicato della Regione:
La Regione continua
a investire sul potenziamento dell’asse della Porrettana, con
un'azione integrata che riguarda sia il trasporto su rotaia, attraverso il
rafforzamento del Servizio Ferroviario Metropolitano SFM1
Pianoro-Bologna-Casalecchio-Porretta, sia la viabilità stradale, con
un piano di manutenzione e potenziamento della Strada Statale 64, arteria
strategica per la mobilità tra Bologna e l’Appennino.
A fare il punto sulle
azioni adottate, sugli interventi in corso e sulle misure in programma, oggi,
a Vergato, nella sede dell’Unione dei Comuni dell'Appennino
Bolognese, l’assessora regionale a Trasporti e Infrastrutture, Irene
Priolo, arrivata in treno da Bologna. Presenti anche la
presidente dell’Unione, Valentina Cuppi, il sindaco di
Vergato, Giuseppe Argentieri, e i rappresentanti della Città
Metropolitana di Bologna e dei Comuni di Alto Reno Terme,
Bologna, Camugnano, Casalecchio, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Lizzano in
Belvedere e Sasso Marconi.
"Il nostro
obiettivo, come Regione, è chiaro: costruire un sistema di trasporto sempre più
moderno, integrato e sostenibile, che punti al ferro, in un raccordo integrato
con la gomma, in grado di rispondere alle esigenze concrete dei territori,
delle cittadine e dei cittadini– sottolinea Priolo–. Sulla
Porrettana abbiamo già fatto passi avanti importanti, dopo una partenza del
servizio passante con qualche criticità. Oggi abbiamo una maggiore puntualità e
un aumento significativo dei passeggeri. Ma sappiamo che c’è ancora molto
lavoro da fare e continueremo a monitorare la situazione giorno per giorno e a
intervenire dove serve, in stretto raccordo con i Comuni e gli operatori del
servizio. A breve incontrerò anche i comitati locali dei pendolari, ulteriore e
importante punto di riferimento".
"Anche sulla
viabilità– prosegue l’assessora– il Nodo Ferro-stradale di
Casalecchio è per noi una priorità. Massima attenzione anche al confronto sul
nodo critico della Strada Statale 64. L’obiettivo è quello di garantire il più
possibile infrastrutture e servizi all’altezza delle esigenze di chi vive e
lavora in questa parte dell’Appennino. Trasporto pubblico e viabilità devono
crescere insieme, per offrire alle persone soluzioni di mobilità efficienti,
sicure e al passo coi tempi”.
SFM1
Pianoro-Bologna-Casalecchio-Porretta
Dal 9 giugno
2024, con piena operatività dal 16 settembre 2024, è attivo il
nuovo servizio ferroviario metropolitano SFM1, che ha incrementato
i collegamenti ferroviari, garantendo fino a quattro treni all'ora tra
Casalecchio Garibaldi e Pianoro. Complessivamente, il servizio
prevede 62 collegamenti giornalieri (costo annuo di 5,7
milioni di euro).
Il potenziamento del
servizio ha reso necessaria una revisione degli orari delle
linee coinvolte, con adeguamenti sulla tratta Bologna-Prato e sulla linea
Vignola-Bologna. Inoltre, è stata soppressa una corsa mattutina con
fermata a Pian di Venola, sostituita da un collegamento su gomma.
Nei mesi di settembre e ottobre 2024, si sono riscontrate alcune criticità, in particolare nella fascia pendolare del mattino, in termini di puntualità e soppressioni. Per far fronte a queste complessità, e andare incontro alle esigenze di chi utilizza il treno per i propri spostamenti, dal 21 ottobre 2024 sono state introdotte misure correttive, tra cui l’anticipo della partenza del primo treno del mattino e l’utilizzo di convogli con maggiore capienza, portando la puntualità al 93%.
10 commenti:
quanta liturgia, quanta ipocrisia. cambiano i nomi ma la melassa è sempre quella
Infatti non ho visto impegni sul raddoppio della linea. Mi è sfuggito? Se è cosi mi scuso. Il resto è fuffa anche un pelino offensiva per l'intelligenza media, come oramai vediamo da troppi anni.
Da 20 anni e più viene promesso il raddoppio. Era già presente in delibere della giunta provinciale nel mandato 2004/2009.
Solito bla bla bla !
Pochi fatti e molte chiacchiere.
Tutte questa persone che lavorano per il nostro bene, mentre i nostri palazzi, condomini interi, cadono nei baratri delle frane (come a Grizzana Morandi) ma tutti zitti e intanto le persone perdono la casa, senza più un tetto sulla testa ma nessuno dice niente, nessuno parla, tutto va bene, le istituzioni e il Comune hanno l'interesse a parlare d'altro, e la Regione glissa sui soldi spesi malissimo e sulle sue colpe.
Per loro va sempre tutto bene. Se le suonano e se le cantono da soli
Il trasporto pubblico ( e non solo quello) deve funzionare e anche bene. I problemi vanno risolti senza fare tanti incontri, senza se e senza ma e chiacchiere inutili. Sembriamo dei poveracci con le pezze al culo in attesa dell’elemosina.
Ma per forza che le cose vanno ancora a rilento! Dunque ci vorrebbero, oltre al Presidente dell'Unione, comunità Alta Valle Reno, con ufficio al seguito, un Ministro per i pendolari, uno per la Metromontana di nuovo conio e un Ministro senza portafoglio per il raddoppio della porrettana. Allora si, che al taca ad andèr (scusate il maccherònico)
ma questi hanno le loro gatte da pelare. poi cosa possiamo sperare con il bell'uomo? https://www.facebook.com/photo?fbid=947119284203968&set=pcb.947136320868931
Dove si trova il condominio che sta sprofondando nella frana?
Il condominio che sprofonda è in via pietrafitta 41 a Grizzana Morandi.
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