Erano stati 271 nel 2021 e 240 nel 2020: 25 al mese (22 nel 2021), strage di anziani, ben 116. 42 vittime di pirati (furono 33 nel 2020). Lombardia e Lazio con il maggior numero di decessi
L’Osservatorio Pedoni ASAPS comunica:
Questa la prima stima preliminare, relativa ai decessi relativi ad investimenti di pedoni, nel 2022, con i dati del proprio “Osservatorio Pedoni” che da alcuni anni si è aggiunto agli altri storici osservatori (pirateria, contromano, stragi delle notti del fine settimana, incidenti con bambini, ciclisti, ecc.). Il report registra gli incidenti rilevati dalle Forze di Polizia e dalle Polizie Locali nei quali sono coinvolti gli utenti più “vulnerabili” della strada.
I dati sono provvisori e non ricomprendono i decessi avvenuti in ospedale a distanza di tempo. Sulla scorta di quanto rilevato negli anni passati a questa stima preliminare occorrerà aggiungere un percentuale tra il 30% e il 35% di feriti gravi, che sono deceduti nelle terapie intensive degli ospedali italiani e che sfuggono a questa rilevazione. Questi numeri sono stati raccolti tra i referenti di ASAPS sul territorio nazionale e dai mass-media, e sono ovviamente parziali (anche se indicativi), in quanto i dati che verranno poi ufficializzati da ACI-Istat terranno conto solo dei decessi avvenuti entro trenta giorni dall'incidente.
Nel primo anno caratterizzato dal post emergenza dovuta alla pandemia da “Covid-19” con una forte ripresa della circolazione stradale e con l’aumento di sinistri, si è evidenziato un aumento anche di decessi tra gli utenti più deboli sulla strada: dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 sono morti in Italia 307 pedoni, 108 donne e 199 uomini. Nel 2021 stima preliminare erano stati 271, 75 donne e 196 uomini. La stima preliminare del 2020 invece era stata di 240 (90 donne e 150 uomini). Nel 2022 fra i pedoni deceduti 257 erano cittadini italiani e 50 stranieri.
DIFFERENZE CON ANNI PRECEDENTI
Rispetto all’anno 2018, con 612 morti, all’anno 2019, 534 decessi , all’anno 2020 che ha visto 409 croci sulle strade italiane, il 2021 ha avuto un dato definitivo in aumento con 471 morti (fonte Aci-Istat), il fenomeno ha avuto una forte riduzione solo a causa della pandemia; ma il 2022, con la prima stima preliminare di ASAPS, ha invece mostrato una media di 25 pedoni morti al mese.
MESI PIU’ E MENO A RISCHIO
Il numero più elevato di decessi è avvenuto a dicembre, con ben 40 vittime, seguito dallo scorso gennaio con 31 pedoni morti. Ovviamente hanno una incidenza negativa le giornate più corte e la minore visibilità. I mesi con minor numero di decessi sono stati giugno, agosto e settembre con 20 vittime. Molti i lenzuoli bianchi stesi sulle strade negli ultimi tre mesi del 2022, ben 91 decessi nel terzo quadrimestre del 2022.
ETA’ DEI DECEDUTI
Dall’analisi dell’ASAPS sull’età dei deceduti, emerge che ben 14 avevano meno di 18 anni, il più piccolo solo 3 mesi, un secondo di 15 mesi, altri 2 bimbi avevano solo 2 anni, quasi tutti investiti sulle strisce in compagnia dei genitori. Ma è tra gli ultra65enni che è avvenuta ancora una volta una vera strage, con 116 decessi, di cui 59 oltre gli 80 anni, fra loro un anziano di ben 96 anni, morto anch’egli sulle strisce pedonali. In pratica chi esce di casa ed ha più di 65 anni e va a piedi ha un rischio altissimo di essere investito rispetto ai più giovani, con quasi il 40% dei casi individuati dall’Osservatorio Pedoni 2022. Ben 11 i casi di pedoni investiti e uccisi mentre andavano a gettare le immondizie vicino casa, soprattutto nelle ore serali e notturne. Si conferma perciò un altissimo rischio per i pedoni che hanno superato i 65 anni, dotati di minori riflessi, lentezza nei movimenti e soprattutto percezione del pericolo in modo limitato, rispetto ad una persona più giovane. ASAPS da anni attiva campagne di sensibilizzazione proprio sul tema degli anziani e dei pericoli sulle strade, con il consiglio di rendersi il più possibile visibili anche con abbigliamento retroriflettente soprattutto nei mesi invernali, quando le giornate sono più corte ed il sole cala prima. In molti paesi europei si obbliga il pedone ad indossare abbigliamento retroriflettente, fuori dai centri urbani, mentre cammina a margine carreggiata durante le ore serali e notturne.
CAUSE ACCERTATE E PROBABILI
Premesso che solo dopo accertamenti sanitari urgenti molti automobilisti risultano alterati alla guida, nei 307 decessi della stima preliminare ASAPS anno 2022, si è accertato nella immediatezza del sinistro che in 22 casi il conducente investitore era ubriaco, e in 10 casi aveva assunto stupefacenti, inoltre in ben 42 sinistri il conducente è fuggito (rispetto ai 49 casi accertati nel 2021), lasciando la vittima a terra esanime, senza prestare soccorso, con un comportamento criminale, nonostante l’inasprimento delle sanzioni penali, aggravate dalla legge sull’omicidio stradale. ASAPS ha accertato così che ogni 7 incidenti mortali con pedoni, uno è provocato da un “pirata stradale”. Grazie ad indagini tecnologiche, potenziamento della videosorveglianza e anche ad utili testimonianze, nell’80% dei casi questi soggetti vengono individuati dagli organi di polizia stradale ed assicurati alla giustizia, con processi anche più rapidi rispetto al passato. Va precisato che i casi di guida alterata saranno sicuramente in numero più elevato, perché spesso i singoli conducenti vengono sottoposti ad analisi del sangue da parte degli organi di polizia stradale a volte dopo ore perché datisi alla fuga. La forte preoccupazione però oltre alla pirateria in aumento è quella di sinistri provocati dalla guida distratta, quella che fa dire spesso al conducente “non l’ho visto”. ASAPS ha esaminato in almeno il 25% dei decessi tale causa, spesso provocata dalla cd “sbornia del terzo millennio”, cioè l’uso indiscriminato del cellulare alla guida, soprattutto nella messaggistica istantanea e nelle dirette sui social network. ASAPS, da anni, inascoltata, chiede l’inasprimento delle sanzioni amministrative per l’uso del cellulare alla guida, con la sospensione della patente alla prima violazione, e chiede con forza che tale comportamento sia inserito nelle aggravanti specifiche dei reati di lesioni personali stradali e omicidio stradale, considerato che il Legislatore del 2016 non lo ha contemplato. Nonostante le numerose audizioni in Parlamento e i molti provvedimenti legislativi, tra cui i vari decreti “Infrastrutture”, non è stata minimamente presa in considerazione tale ipotesi di sospensione immediata della patente.
ASAPS auspica anche che dopo il forte appello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante il discorso di fine anno, ci sia la consapevolezza che queste morti lasciano un dolore infinito e vanno evitate attraverso un maggior numero di controlli su alcol, droga, alta velocità ed utilizzo del cellulare alla guida.
REGIONI PIU’ A RISCHIO
Le Regioni più a rischio per i pedoni sono risultate la Lombardia con ben 52 pedoni morti nel 2022 (a fronte dei 29 del 2021) e il Lazio con 41 decessi (rispetto ai 37 del 2021), seguita dal Veneto sempre con 32 pedoni morti, poi dall’Emilia Romagna con 27 morti, Toscana con 25 e Campania con 23. Seguono la Puglia e il Piemonte con 19. In fondo alla classifica con il minor numero di pedoni deceduti, l’Umbria con un decesso e la Valle d’Aosta, Molise e Basilicata senza pedoni che abbiano perso la vita sulle strade, nella immediatezza dell’investimento.
PLURIMORTALI E CASI PARTICOLARI
Sono stati cinque i sinistri con 2 vittime, in aumento rispetto ai due episodi del 2021. Episodi tristissimi poi sono avvenuti con investimento di nonni che accompagnavano i nipoti e investimenti di moglie e marito, sono due i casi di investimenti nei garages di casa con l’auto non correttamente fermata che si messa in movimento e ha travolto i proprietari.
PEDONI RICOVERATI IN CODICE ROSSO
ASAPS ha calcolato in oltre 1.200 i casi, in netto aumento rispetto al 2021, 100 al mese, in cui il pedone è stato ricoverato in codice rosso presso le rianimazioni e i reparti di terapie intensive, dove poi alcuni sono deceduti, mentre altri sono stati salvati dai sanitari ma hanno riportato lesioni permanenti, con un costo sociale di molti milioni di euro.
VEICOLI INVESTITORI E CATEGORIE LAVORATIVE PIU’ A RISCHIO
Come in una guerra sulle strade, anche i mezzi più ecologici come le biciclette e i monopattini possono provocare vittime tra i pedoni. Nell’anno 2022 la maggior parte degli investitori era alla guida di autovetture, ma in 52 casi si è trattato di autocarri (addirittura 5 pedoni sono stati travolti e uccisi da mezzi delle nettezza urbana), in 15 casi l’investitore era alla guida di motocicli, in 6 casi alla guida di autobus (il doppio del 2021), ma anche di un camper, di una microcar, di due biciclette, di un carro-attrezzi. Nel 2022 abbiamo registrato ben sette decessi tra operai che operavano nei cantieri.
DICHIARAZIONI PRESIDENTE ASAPS GIORDANO BISERNI
“ASAPS con la prima stima preliminare 2022 dell’Osservatorio Pedoni vuole fornire uno spaccato della sicurezza stradale in tempo reale in Italia, con una analisi sull’utente più vulnerabile in assoluto. Ringraziamo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per aver riattivato l’attenzione sul tema della sicurezza stradale e desideriamo fornire strumenti interpretativi alla politica in vista delle possibile riforma del CdS. Dobbiamo riportare l’attenzione sulla vite che si potevano salvare. Un incidente ogni 5 è provocato dalla distrazione, lo confermano le tante casistiche e ricostruzioni dei sinistri. Ancora più incredibile è l’allarme sulla “pirateria stradale” con 42 corpi che sono stati lasciati morire sulle strade italiane con la fuga dell’investitore, una crudeltà che ha poco di umano. Siamo molto preoccupati per i dati definitivi che saranno resi noti da Istat a luglio 2023, quando i presumibilmente il numero finale sarà di oltre 400 pedoni morti. Lo diciamo da anni che nasciamo tutti pedoni, e se va bene, torniamo da anziani ad essere pedoni. Ora servono misure shock e lanciamo un appello a tutti i membri del Parlamento, per un provvedimento straordinario che preveda sanzioni e modifiche al Codice della Strada. Troppi morti nel luogo “sacro” in materia di sicurezza stradale come in tutti gli stati europei: le strisce pedonali, e ci domandiamo quando sarà possibile sanzionare in automatico con telecamere ed agenti la mancata precedenza proprio sugli attraversamenti pedonali. Serve maggiore attività di controllo sulle strade, servono più divise, invece si chiudono i Distaccamenti della Polizia Stradale e le età medie in molti reparti anche della Polizia Locale rasentano i 50 anni. In questi primi giorni dell’anno abbiamo già ripreso a contare i pedoni morti, uno subito la notte di Capodanno, e altri nelle prime 48 ore in un nuovo interminabile e triste conteggio delle croci.”
>In allegato la tabella per regione elaborata dall'Osservatorio Pedoni ASAPS.
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