Medico al telefono per tagliare automediche 118? SNAMI chiede formali chiarimenti al DG Bordon -Nessuno spazio per taglio automediche a Bologna SNAMI scrive al Direttore Generale e Sanitario per chiarimenti
Gentilissimi,
sebbene non sia usanza della scrivente O.S., oggi ci vediamo costretti a chiedere formalmente alcuni chiarimenti ufficiali per via del crescente vociferare riguardo temi relativi al sistema 118.
Nelle ultime settimane, infatti, sono sempre più pressanti, anche da parte di figure istituzionali, “rumors” riguardanti presunte riorganizzazioni delle attività del sistema 118 con particolare riferimento a:
•
Istituzione del medico di centrale (finalmente)
• Chiusura o
riduzione di automediche urbane in alcune fasce orarie
• Chiusure o
riduzioni di automediche periferiche
Rimaniamo perplessi rispetto al mancato coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e dei professionisti, relativamente al primo punto, essendo tale funzione propria dei compiti convenzionali dei medici di emergenza territoriale da noi rappresentati.
Sarebbe quantomeno spiacevole se, come pare, venisse avviata senza preavviso, già da febbraio, una riorganizzazione che non abbia tenuto conto e coinvolto i medici istituzionalmente preposti a tali funzioni e le loro rappresentanze.
Ciò posto,
risulta doveroso quanto necessitato chiedere formali rassicurazioni rispetto al
fatto che l’istituendo medico di centrale, da noi pienamente condiviso nei
principi (oltre che previsto secondo normativa già dal 1992), non venga
interpretato, come parrebbe dai “rumors”, in senso “sostitutivo” e vicariante
ai fini dell’ottenere la “soppressione” o "riduzione” oraria di attività
delle poche automediche urbane o di cintura.
Nella provincia di Bologna oggi non c'è alcuno spazio per riduzioni di automediche. Nel territorio provinciale, infatti, esistono già aree estremamente critiche rispetto ai tempi di medicalizzazione, mentre con riferimento all'area urbana, le due sole auto mediche in servizio coprono un territorio estremamente ampio - da Zola Predosa ad Ozzano
Emilia - e con un bacino d'utenza di quasi 600.000 persone tra residenti e soggiornanti temporanei.
Ci preme
sottolineare che anche grazie alla proficua e costruttiva collaborazione
attuata ed intercorsa con questa rappresentanza sindacale nell'ambito dei
tavoli aziendali in questi anni, ci ha portato ad essere l'Azienda con la
maggiore attrattività per i professionisti, anche nelle aree più disagiate, con
circa 17 medici 118 entrati in servizio negli ultimi 12 mesi,
garantendo la messa in sicurezza il sistema di soccorso, la capillarità e tempestività degli interventi che hanno assicurato un elevatissimo standard clinico assistenziale. Non sfuggirà inoltre che l’avvio dei corsi per i nuovi medici di 118 ha riscosso particolare successo e che la sede di corso bolognese è completamente saturata di giovani professionisti pronti ad entrare nel sistema per supportarne la piena operatività, anche alla luce delle progettualità che recentemente SNAMI ha inoltrato alla Regione Emilia-Romagna.
Oggi è di tutta evidenza che a differenza di altre situazioni locali regionali tristemente note alla cronaca, grazie alle scelte ed accordi operati nella nostra realtà, si è ottenuto un sistema 118, il primo nato in Italia, messo pressoché in piena sicurezza dalla carenza medici, nonostante i tempi duri che stiamo vivendo.
Nell’attesa di un cortese riscontro, l’occasione ci è gradita per porgere i più cordiali saluti.
Dott.
Roberto Pieralli Dott.ssa Anna Esquilini
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