La gestione delle strade sarà appaltata, di qui l'interrogativo su che fine faranno il personale e le attrezzature ora utilizzate per tale servizio. Presentata un’interrogazione per chiedere quali saranno le nuove mansioni e come verrà riqualificato il personale cantoniere.
La Lega,
con un’interrogazione a prima firma Daniele Marchetti (nella foto), interroga la
giunta per chiedere chiarimenti circa le funzioni svolte dalla Città
Metropolitana di Bologna. In particolare, con l’atto ispettivo si intende
chiarire “quali saranno le nuove mansioni e come verrà riqualificato il
personale cantoniere, se il sindaco Matteo Lepore è a conoscenza di come
verranno utilizzate le nuove attrezzature e i mezzi per lavori stradali
pesanti, da poco acquistati e se stia agendo correttamente o meno, in
riferimento alla normativa regionale e nazionale”. I consiglieri (l’atto è
firmato anche da Michele Facci e Matteo Rancan)
chiedono infine di assumere tutte le iniziative di competenza della Regione,
affinché “il sindaco metropolitano sia circoscritto alle attività previste
dalle leggi”.
“La polizia locale
della Città Metropolita -ha sottolineato Marchetti- risulta priva del proprio
comandante dal 2019 e il direttore generale ha espresso la volontà di nominare
il comandante della polizia locale del Comune anche come comandante della
polizia locale metropolitana mentre il sindaco avrebbe intenzione di
esternalizzare con un Accordo quadro globale il Settore strade e sicurezza,
pubblicando entro fine mese un bando di gara per affidare all’esterno un
appalto di lavori e servizi per un importo potenziale di 160.000.000 di euro in
otto anni. Poiché in base al codice dei contratti pubblici la durata di un
accordo quadro non supera i quattro anni per gli appalti nei settori ordinari e
gli otto anni per gli appalti nei settori speciali e l’accordo quadro
annunciato dal sindaco rientra negli appalti di settori ordinari, non sarebbe
possibile realizzare una gara d’appalto per otto anni”.
“Lo svuotamento di
funzioni che sta subendo la Città Metropolitana -chiude il consigliere- è
inoltre in netto contrasto con la discussione nazionale della nuova riforma
delle provincie avanzata dal ministero per gli Affari Regionali e le Autonomie
che riporterebbe le Province ad avere un ruolo di enti intermedi tra Regione e
Comuni”.
(Lucia Paci)
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