Da Coldiretti
L’arrivo del nuovo sistema di prestazioni occasionali che sostituisce i vecchi voucher è importante nelle campagne perché introduce una rilevante semplificazione burocratica per salvare i raccolti e garantire nuove opportunità di reddito in un momento particolarmente difficile per il Paese. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini all’assemblea nazionale della Coldiretti a Roma in riferimento ai contenuti della manovra approvata in Commissione Bilancio della Camera che prevede l’introduzione di norme speciali per l’impiego di manodopera attraverso una nuova disciplina delle prestazioni di lavoro occasionale a tempo determinato in agricoltura con un importante snellimento degli adempimenti e dei costi per l’impresa garantendo la tutela dei diritti dei lavoratori nel pieno rispetto della disciplina della contrattazione collettiva di settore.
Per la difficoltà di reperire
manodopera nelle campagne in netta controtendenza rispetto all’andamento
generale sono crollate del 2,2% le ore lavorate in agricoltura nel terzo
quadrimestre del 2022 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il
provvedimento riconosce le specificità del settore agricolo con la necessità di
rispettare i cicli stagionali della produzione di fronte ai cambiamenti
climatici per non perdere i raccolti rimediando alla carenza di manodopera resa
più evidente dall’emergenza Covid che ha ostacolato gli ingressi alle frontiere
dei lavoratori stranieri che rappresentano una componente importante per le
attività agricole. Per questo siamo grati al Governo per aver accolto le nostre
sollecitazioni attraverso uno strumento flessibile, semplice ed economico per
regolare i rapporti di lavoro occasionali. Si tratta di una tipologia di
rapporto in grado di completare il mercato del lavoro agricolo in quanto
potranno accedervi pensionati, studenti, disoccupati e inoccupati, percettori
di Naspi reddito di cittadinanza, ammortizzatori sociali e detenuti ammessi al
lavoro all'esterno.
Sarà a tutti gli effetti
un rapporto di lavoro subordinato agricolo con l’unico limite determinato dalla
durata della prestazione che non potrà superare, per singolo occupato, le 45
giornate di lavoro effettivo in un arco temporale di durata del rapporto di
dodici mesi. Rilevanti per l’impresa tanto le semplificazioni burocratiche che
il contenimento dei costi. Le prime consentiranno all’impresa sia l’emissione
di un’unica busta paga alla scadenza del rapporto, che assolve all’obbligo di
informativa al lavoratore con la consegna del modello Unilav di assunzione, ed
erogando i compensi, in forma comunque tracciabile, per settimana-quindicina-
mese.
Quanto al contenimento
dei costi viene previsto che la contribuzione dovuta sui compensi erogati sia
quella indicata per i territori svantaggiati, da versare in un’unica soluzione
entro il giorno 16 del mese successivo al termine della prestazione. Tutte le
tutele a favore del lavoratore previste dall’ordinamento, incluse le
prestazioni di natura previdenziale ed assistenziale, e le tutele contrattuali,
dal salario alle prestazioni del sistema della bilateralità agricola, saranno
garantite al pari di qualsiasi occupato a tempo determinato (OTD).
Il salario corrisposto
secondo i parametri della contrattazione collettiva sarà inoltre esente da
imposizione fiscale, cumulabile con qualsiasi tipologia di trattamento
pensionistico e sarà computabile ai fini della determinazione del reddito
necessario per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno in caso di
soggetti extracomunitari. La contribuzione versata sarà utile ai fini di
eventuali successive prestazioni previdenziali, assistenziali e di disoccupazione,
anche agricole.
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