La notizia che il Consiglio comunale ha deciso di posticipare l’avvio dei lavori per la realizzazione della Nuova Scuola Media del capoluogo e dell’inizio di una fase di riflessione sul tema ha fatto tirare un sospiro di sollievo a chi è contrario al progetto. La nuova scuola non ha infatti una condivisione totale dei residenti. In molti hanno espresso senza mezzi termini la loro decisa contrarietà. Fra le particolarità che hanno accompagnato l’ipotesi di intervento vi è quella di Andrea Micheletti (nella foto), ex consigliere comunale, che non condividendo a pieno la ipotizzata collocazione della Nuova Scuola ha chiamato i concittadini a sottoscrivere una petizione nella quale si chiedono agli amministratori comunali diversi chiarimenti fra cui ‘il perché si è abbandonata la ipotesi ormai ventennale di realizzare il polo scolastico del capoluogo nell’area dell’ex Metalplast, in via Ponte Albano’. La petizione ha raccolto oltre 400 adesioni molte delle quali, si dice ma non è verificabile da questo blog, di potenziali elettori della maggioranza.
Incuriositi, sia perché all’indomani della raccolta di ferme è avvenuta la
scelta di posticipare del Consiglio Comunale, sia perché una iniziativa di un
singolo cittadino di coalizzare i
sassesi per avere chiarimenti su una proposta dell’amministrazione comunale,
non ha molti precedenti
Abbiamo quindi fatto alcune domande a Micheletti per chiarire le nostre
curiosità, anche perché potrebbero essere le nostre curiosità quelle di molti.
Partendo a ruota libera abbiamo chiesto ….
Andrea, potresti dirci due parole per presentarti?
Mi chiamo Andrea Micheletti, ho 45 anni e vivo da sempre a Sasso Marconi.
Fin da ragazzo mi sono mantenuto abbastanza attivo in paese, tra
associazionismo ed interesse per la cosa pubblica.
Dopo la chiusura della mia ultima esperienza in Consiglio Comunale (quasi 8
anni fa) e ancora di più dopo la nascita di mio figlio (3 anni fa), ho
rallentato un po’ il ritmo per dedicarmi alla mia vita privata e alla mia
famiglia.
Ma in questo caso mi è presa una gran voglia di non fare finta di nulla.
Come mai?
Avevo seguito in passato le questioni legate al Polo Scolastico e della sua
costruzione nell’area della ex-Metalplast, che mi ha sempre visto d’accordo.
Ero estremamente felice che la nuova Amministrazione volesse mettere mano
al tema Scuole ed avviare una soluzione a lungo termine del problema.
E sono stato estremamente deluso di vedere quello che doveva essere un
percorso partecipato ridursi a poche occasioni di confronto (questione solo in
parte giustificata dalla pandemia), e alla presentazione di un progetto “cotto
e (quasi) mangiato”, seppure con diversi elementi interessanti.
Soddisfatto dell’esito?
Più di 420 firme raccolte in meno di due settimane sono senza dubbio un
risultato di tutto rispetto.
Soprattutto se si pensa che il bacino di raccolta è stato per la maggior
parte quello di Capoluogo (inteso come residenti, genitori con figli iscritti
nelle scuole del Capoluogo, insegnanti e commercianti), e che le persone sono
state coinvolte senza iniziative di partito e molto spesso ad una ad una.
Il supporto di alcuni commercianti, in particolare, è stato molto
importante, ma credo sia stato pretestuoso da parte di alcuni bollare il loro
come mero interesse di bottega.
E’ stato bello vedere le persone che mi contattavano in vari modi e mi
fermavano per strada per firmare, senza alcuna insistenza da parte mia, anche
sotto la pioggia!
Il Consiglio Comunale Straordinario del 21 dicembre scorso, poi, ha
ufficialmente certificato:
- che il cantiere delle Nuove Scuole, che secondo cronoprogramma era
inizialmente previsto per il 2022, non partirà,
- che ripartirà invece il percorso partecipato che, attraverso incontri con
la popolazione, verificherà l'esistenza di altre strade di soluzione all'annoso
problema del Polo Scolastico di Sasso Marconi.
La diffusa contrarietà all'opera di gran parte della cittadinanza,
soprattutto di Capoluogo, e l'insorgenza di nuovi problemi (come la difficile
situazione della viabilità del Centro a seguito della chiusura del Ponte
Leonardo da Vinci, che qualche giorno fa ha compiuto un anno) e di nuove
opportunità (come i finanziamenti legati al PNRR), hanno reso possibile questa
cosa.
Quindi, in definitiva, sì. Sono molto soddisfatto dell’esito!
In giro c’è chi dice che la tua sia stata solamente un’iniziativa strumentale
a supporto di Mastacchi e dei suoi. Qualcosa da dire a proposito?
Il fatto che io sia storicamente vicino alle opposizioni che si sono
susseguite a Sasso nel corso degli ultimi 20/25 anni non credo sia un mistero
per nessuno.
Ho alcuni amici che stimo che hanno scelto di candidarsi con Dimmi alle
scorse elezioni. E alcuni, pochissimi di loro in verità, mi hanno anche aiutato
nella raccolta.
Ma del resto ho anche una grande stima personale del Sindaco Roberto
Parmeggiani e di alcuni dei suoi collaboratori e consiglieri.
E tantissime delle firme raccolte provengono da persone politicamente più
vicine a loro che alle opposizioni.
Quando la raccolta è stata avviata mi sono consultato con la lista Dimmi e
con i Commercianti, che avevano già lavorato sul tema, per fare un po’ il punto
sullo stato delle cose.
Ma mi sento di poter rasserenare tutti del fatto che l’iniziativa sia
realmente partita dal basso e in modo assolutamente trasversale!
Non tutte le critiche ed i pareri contrari possono essere bollati come
cospirazioni e disegni politici occulti: qui c’è una netta e decisa bocciatura
del progetto da parte di tante persone, indipendentemente dal loro orientamento
politico.
Cosa pensi di quanto avvenuto in Consiglio Comunale?
L’ho seguito con interesse. E sono stato felice di vedere uscire un unico
documento, invece che un documento per ognuna delle parti in causa.
Il testo dell’Ordine del Giorno uscito dal Consiglio mi soddisfa, anche se
il gioco della Maggioranza Consiliare che tira un po’ le orecchie alla sua
Giunta per anticipare/evitare una tirata di orecchie molto più dura mi ricorda
un po’ il gioco della petizione sul Ponte da Vinci. Stavolta era solo più
facile da sgamare... (ride)
Scherzi a parte, indipendente dalle dinamiche di gioco politico, che sono
assolutamente lecite, direi che quello che ne è uscito sia un buon risultato
che dovrebbe soddisfare non solo me, ma anche gli altri firmatari della
petizione.
Direi che sia giunto il momento di salutarci.
Lasciami ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla petizione
(inclusi quelli che avrebbero voluto partecipare e che non siamo riusciti a
raggiungere) e coloro che si sono attivati per la sua buona riuscita!
E ringrazio il sindaco Roberto Parmeggiani per il tempo che mi ha concesso
per discutere con lui del tema.
Buon Anno a tutti ...e auguri per un
partecipato 2022!
4 commenti:
Penso che abbiano colto l'occasione per rimandare il tutto e come dice il detto" chi la slunga la schiva". La "pesca" se la prenderanno a mano gli altri che verranno . Dalle voci di piazza sembra che Rossi a fine mandato non si ripresenti.Ha idee e vedute lungimiranti e geniali ,ma ha capito che non si può fare nozze con dei fichi secchi.E anche il sindaco non ha piacere di passare alla storia come quello della "nuova scuola in centro".Nel frattempo nella zona della ex Metalplast sorgeranno palazzi residenziali e si sarà sprecata questa magnifica occasione del polo scolastico e culturale nel posto giusto.
Dai Micheletti, dilla tutta, nell'area ex Metalplast non si farà nessuna scuola, quel porogetto è morto e sepolto, lì si faranno case e tramontando il progetto nuove scuole di Rossi (che immagino non potrà far altro che trarre le dovute conseguenze dopo quanto da lui detto sulle nuove scuole che ora gli avete affossato, diversamente dovrei pensare che i 238.807,13 € per la progettazione non sono stati pagati agli ingegneri, oppure non sono stati pagati dalla collettività ma da Rossi stesso o dal sindaco o da qualche filantropo
https://www.unionerenolavinosamoggia.bo.it/images/UCRLS_2020/Amministrazione%20Tasparente%202020/Gare%202020/Gare%20Sasso/Gara%20servizi%20architetura/AVVISO_AGGIUDICAZIONE_INTEGRAZIONE2_311_21.pdf ).
In ogni caso, l'idea lanciata di boicottare i commercianti di Sasso Marconi NO SCUOLA mi sembra buona, i ragazzi durante la ristrutturazione andranno nei container ma almeno non saranno gli unici a rimetterci per le scelte di questi urbanisti laureti all'università della strada.
mah
speriamo che gli interessi di parte non facciano dei danni superiori ai benefici
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