lunedì 8 novembre 2021

Altra tegola sulla viabilità di Sasso Marconi: Autostrade informa che la bretella ai piedi di Monte Mario a Sasso Marconi resterà chiusa per anni.

Chiusura della corsia sud (quella in direzione Cinque Cerri) almeno fino al 31 marzo 2022, mentre per la corsia nord, in direzione Sasso Marconi capoluogo, si prospetta la chiusura di ben quattro anni, fino al 31 dicembre 2025. Dopo di che verrà chiusa la galleria sotto Monte Mario. Auguri !


 Al peggio non c’è mai fine e la viabilità di Sasso Marconi lo testimonia. Alla impattante chiusura del ponte Leonardo da Vinci, che ha portato al limite del collasso la viabilità cittadina, si aggiunge ora la chiusura per mesi e per anni delle bretelle che mettono in comunicazione Sasso Marconi con l’ingresso della A1 di Cinque Cerri. Come se non bastasse tutto il traffico in arrivo e in ritorno per la Valle del Setta si troverà a dover utilizzare il povero tratto di provinciale Val di Setta che attraversa Sasso Marconi e l’ancor più super utilizzato ponte sul Reno a Ponte Albano.

Stavolta però gli amministratori dei comuni non ci stanno e in coro chiedono un deciso cambio di programma:

 

In un comunicato si legge:

Autostrade annuncia la chiusura della bretella di collegamento tra Sasso Marconi città e il casello autostradale di Cinque Cerri. Il sindaco Roberto Parmeggiani e altri 12 sindaci dell’Appennino scrivono a Governo, Regione, Città Metropolitana, Prefettura e Autostrade chiedendo di rivedere urgentemente un provvedimento che rischia di paralizzare il nodo stradale di Sasso Marconi e creare gravi problemi di sicurezza Autostrade per l’Italia ha comunicato la necessità di procedere urgentemente, a partire da lunedì 15 novembre, alla chiusura in entrambi i sensi di marcia del Raccordo autostradale di Sasso Marconi R43, la bretella di collegamento tra il casello autostradale in località Cinque Cerri e la rotatoria di intersezione con la SP325 Val di Setta e lo svincolo di accesso alla Nuova Porrettana nel capoluogo. La chiusura è stata motivata con la necessità di svolgere interventi di manutenzione straordinaria delle barriere di sicurezza e di messa in sicurezza della parete rocciosa, esposta al rischio di caduta massi. Nella sua nota, Autostrade informa che si tratta di interventi necessari per garantire la piena funzionalità e la sicurezza del raccordo R43 in vista della chiusura della galleria autostradale di Monte Mario (che dalla primavera 2022 sarà interessata per alcuni anni da importanti lavori di manutenzione) e annuncia la chiusura della corsia sud (quella in direzione Cinque Cerri) almeno fino al 31 marzo 2022, mentre per la corsia nord, in direzione Sasso Marconi capoluogo, si prospetta un periodo di chiusura di ben quattro anni, fino al 31 dicembre 2025. Questi due interventi (messa in sicurezza della parete rocciosa e manutenzione della galleria di Monte Mario) verranno eseguiti in continuità e avranno l’effetto di scaricare sulla SP 325 Val di Setta, nel tratto che attraversa il territorio di Sasso Marconi, tutto il traffico veicolare in transito da e verso la valle del Setta: sulla Provinciale 325 si riverseranno sia i mezzi provenienti da Bologna e diretti a Rioveggio/Monzuno sia i veicoli provenienti dall’Appennino (o in uscita dal casello autostradale di Cinque Cerri) e diretti a Sasso Marconi, Casalecchio di Reno o Bologna. Il rischio concreto di gravi disagi alla circolazione e di pericoli per la sicurezza stradale ha indotto i Sindaci dell’Appennino a scrivere al Ministero delle Infrastrutture, a Regione Emilia-Romagna, Città Metropolitana, Prefettura e Società Autostrade per manifestare il proprio disappunto e la ferma contrarietà rispetto a un provvedimento che, oltre ad impattare ulteriormente sulla viabilità di Sasso Marconi - già in forte difficoltà a causa della chiusura del ponte Leonardo Da Vinci -, avrà ricadute negative su chi ogni giorno si sposta dall’Appennino verso la città di Bologna. Tra le richieste contenute nella comunicazione inviata in forma congiunta dai sindaci di Sasso Marconi, Alto Reno Terme, Camugnano, Castel d’Aiano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Marzabotto, Monzuno, S. Benedetto Val di Sambro e Vergato, c’è la convocazione di un incontro urgente per individuare possibili soluzioni alternative e una diversa gestione dei lavori programmati da Autostrade, che rischiano di portare ad un vero e proprio blocco dei collegamenti tra l’Appennino e il territorio metropolitano. “Questo intervento, deciso senza un adeguato preavviso, con i tempi e le modalità che ci vengono prospettate, rischia di mandare definitivamente al collasso la viabilità di Sasso Marconi, già in grave sofferenza a causa della chiusura del ponte Da Vinci, e di paralizzare i collegamenti tra l’Appennino e la città di Bologna”, protesta il sindaco di Sasso Marconi Roberto Parmeggiani. “Non è ipotizzabile che un disagio così straordinario debba essere gestito da un piccolo Comune come il nostro e non è possibile che gli interventi di manutenzione delle infrastrutture viarie, per quanto necessari, diventino causa di enormi difficoltà per gli spostamenti e di pericolo per gli automobilisti e i cittadini esposti al pesante aumento del carico di traffico sulle strade della nostra città: chiediamo dunque di rivedere urgentemente le modalità di un intervento che rischia di avere ripercurssioni insostenibili per chi vive e lavora nei comuni delle valli del Reno e del Setta”

 

Ecco la lettera dei Sindaci:

Come ben sapete la viabilità urbana di Sasso Marconi è già pesantemente aggravata dalla chiusura

del Ponte Da Vinci e richiede un sovraccarico giornaliero di lavoro alla Polizia Locale per la

gestione in presenza dei principali attraversamenti pedonali, immissioni da vie laterali e controllo

dei mezzi pesanti - su Viale Kennedy e su Via Ponte Albano. Le conseguenze della chiusura del

raccordo R43 unite a quelle dell’intervento sulla canne della galleria Monte Mario metteranno in

crisi anche l’asse viario, di competenza comunale, lungo la Val di Setta, portando Sasso Marconi,

che è  il più importante snodo stradale tra la città e l’Appennino , a una situazione di disagio ed

emergenza generalizzata con ricadute negative anche per i cittadini delle altre città dell’Appennino

che da qui transitano quotidianamente, con l’aumento dei tempi di percorrenza dei tragitti casa

lavoro, di maggiori rischi legati alla sicurezza stradale e agli interventi di emergenza sanitaria.

Fermo restando che non mettiamo in discussione le valutazioni tecniche che hanno portato a questa

decisione - anche perché se vengono presentate con carattere di urgenza risulta oggettivamente

difficile opporsi - tutto ciò non è per noi accettabile. Stanti le ricadute sulla nostra viabilità come

prima precisato, il Comune di Sasso Marconi   

non è in grado di garantir la gestione in sicurezza della viabilità non solo nel caso in cui si verifichino eventi avversi e straordinari (incidenti, nevicate, bombe d’acqua...) ma anche in situazioni di normalità.

Come sindaci dell’Appennino dobbiamo evidenziare il rischio reale di blocco delle connessioni tra

l’Appennino e il resto della Città Metropolitana di Bologna, causando gravi danni non solo alla

vita personale degli abitanti, ma anche allo sviluppo di un territorio già fortemente colpito dalle crisi

degli ultimi anni. Non è accettabile, inoltre, che un disagio così straordinario debba essere gestito da

un piccolo ente comunale. Ribadiamo la necessità di un maggiore coordinamento degli interventi

manutentivi delle infrastrutture viarie che, seppur auspicati per mantenerle in piena funzionalità,

non possono diventare causa di pericolo per i cittadini.

Credo  sia  nostro  dovere   rendere   noto  quanto  espresso  e  chiediamo   un  incontro   urgente   per

affrontare i temi espressi.

Contestualmente chiediamo che si intervenga con sollecitudine:

- per valutare una diversa gestione degli interventi che non comportino un impatto così gravoso

sulla viabilità locale;

-   per   procedere   rapidamente   con   la   risoluzione   degli   altri   interventi   necessari   alla   viabilità

dell’Appennino;

- per valutare sconti o gratuità sul tratto autostradale interessato per i cittadini dell’Appennino, in

modo che possa essere utilizzato maggiormente per spostarsi dal proprio territorio da e verso la

Città Metropolitana;

- con l’asfaltatura  della SP 325, con asfalto drenante, prima della chiusura della galleria Monte

Mario;

- con l’installazione di cartellonistica puntuale e dettagliata che indichi chiaramente il percorso da

seguire per immettersi sulla Nuova Porrettana ed evitare che le auto e soprattutto i mezzi pesanti

utilizzino il Ponte Albano;

- con l’integrazione, nel casello autostradale “Sasso Marconi Nord” al momento provvisto solo di

Telepass, di un sistema di pagamento tramite carte (Viacard e bancomat);

- con un supporto strutturato alla Polizia Locale o tramite personale o con contributi ad hoc per

l’assunzione di personale a tempo determinato legato al periodo di emergenza;

-  nell’analizzare   e  considerare  soluzioni  alle  problematiche   che  nasceranno   in  caso  di   neve,

individuando   alternative   all'attuazione   del   piano   neve   che,   per   come   è   pensato   attualmente,

aggraverebbe ancora di più la situazione contingente.

Certi di un vostro celere un riscontro, si inviano cordiali saluti.

Per i sindaci dell’Appennino

Maurizio Fabbri

Sindaco di Castiglione dei Pepoli

Valentina Cuppi

Sindaca di Marzabotto

Bruno Pasquini

Sindaco di Monzuno

Giuseppe Argentieri

Sindaco di Vergato

Alessandro Santoni

Sindaco di San Benedetto Val di Sambro

Marco Masinara

Sindaco di Camugnano

Alberto Nasci

Sindaco di Castel d’Aiano

Marco Aldrovandi

Sindaco di Castel di Casio

Giuseppe Pucci

Sindaco di Gaggio Montano

Franco Rubini

Sindaco di Grizzana Morandi

Sergio Polmonari

Sindaco di Lizzano in Belvedere

Giuseppe Nanni

Sindaco di Alto Reno Terme

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottimo coordinamento fra Autostrade Spa, città metropolitana di Bologna, Anas e comuni vari della zona, commissario straordinario etc...
Continuate cosi' e nessuno verrà più a investire a sud di Casalecchio di Reno !
Bella mossa !

Anonimo ha detto...

SAREBBE VERAMENTE UNA TRAGEDIA PER LA VIABILITÀ DEL NOSTRO APPENNINO, SPERIAMO BENE NON AVVENGA!
CON I MEZZI DI CUI DISPONE AUTOSTRADE PARLARE DI ANNI PER METTERE IN SICUREZZA UNA BRETELLA (CHE NON MOSTRA ALCUNA CRITICITÀ PERALTRO) È RIDICOLO.

Anonimo ha detto...

Proprio quello che serviva per ponte Albano...

Giovanni ha detto...

Sono pazzi.

Anonimo ha detto...

Imparate a volare cari residenti, perchè vi chiuderanno anche il garage di casa o il cancello del cortile !!!!!!

Anonimo ha detto...

I Sindaci, come si è visto contano poco.
Figuriamoci poi alla società autostrada cosa ne può importare delle lamentele, in considerazione poi dei maggior introiti dovuti ai pedaggi degli automobilisti che utilizzeranno il tratto Sasso Casalecchio per evitare le code che si formeranno.
In che brutte mani che siamo.

4 anni di lavori? farebbero prima a fare una autostrada nuova, ma i tecnici la società dove li prende? da paperopoli?

Anonimo ha detto...

unica soluzione: autostrada gratis per i residenti in montagna, cazzarola!

Anonimo ha detto...

Siamo allo sfascio!!!

Adesso qualcuno dovrà spiegarci come reggera' per tre anni il traffico di attraversamento tra Casalecchio e Cinque Cerri con la galleria Monte Mario chiusa, tutti coloro che viaggeranno sulla A1 tra BO e FI che usciranno/entreranno al casellino UaiFai TelePiss di Borgonuovo (ennesima presa per i fondelli di PedaggioStrade per l'Itaglia: i poveri resti di Marconi stanno roteando vorticosamente nel proprio sarcofago all'interno del Mausoleo), la bretella chiusa, il tutto ristretto alle due misere corsie della vecchia provinciale e con il Ponte Da Vinci ancora chiuso perché pericolante!!!

Anonimo ha detto...

Ha detto Bonaccini che adesso vi fa una bella ciclabile da 250000 euro per 3km e sarete tutti felici e contenti

Anonimo ha detto...

Una precisazione, il tratto di Nnuova Porrettana tra la rotonda di Via Setta e lo svincolo di San Lorenzo rimane aperto quindi non dovrebbe esserci un incremento di traffico su Via Ponte Albano.

cittadino contrariato ha detto...

BRANCO DI BUONI A NULLA, AVETE ROTTO .....TUTTO. BASTA MANDIAMOLI VIA SUBITO E IMPEDIAMO CHE SIANO RICICLATI IN ALTRE FUNZIONI AMMINISTRATIVE O TECNICHE.
LE AZIENDE DI UNA VOLTA SE NON LI POTEVANO LICENZIARE IN TRONCO LI METTEVANO IN UN SGABUZZINO POCO AERATO E SENZA FINESTRE MA CON UNA SETTIMANA ENIGMISTICA ED UNA MATITA CHE DOVEVA DURARE UNA SETTIMANA, BONA L'È ( ovviamente avevano la mensa e lo stipendio, ma era il male minore )

Anonimo ha detto...

Sarebbe da organizzare una mobilitazione della popolazione.
Io capisco la necessità di manutenzione necessaria, ma qua si sta esagerando.
Non possono pensare di 'tenere in ostaggio' una cittadina per così tanto tempo. Bisogna che anche il sindaco però muova qualcosa, vedasi Conti con la colata di Idice, perché andare avanti così diventa insostenibile. E ne rischia anche a livello di voti purtroppo per lui

Anonimo ha detto...

Al sig.anonimo del 9 novembre delle 10,45..secondo lei, porto i bambini a scuola dai Cinquecerri alla Fontana dopo essere arrivato alla rotonda vado a prendere asse attrezzato esco a San Lorenzo faccio la Porrettana intasata arrivo a scuola riprendo Porrettana e vado al lavoro a Bologna, penso che siamo arrivati al limite della sopportazione.Speriamo che non credo venga trovata una soluzione.al mattino il signore ha visto i camion che escono dall'autostrada e le macchine dalla val di setta che prendono asse attrezzato dopo si riverserebbero tutti sulla val di setta e poi si arriva alla famosa rotonda e poi si prende asse attrezzato, arrivarci..




Anonimo ha detto...

Un bel branco di incopetenti...buoni a nulla....vergogna a tutti quelli coinvolti....mi meriviglio piu' di Sasso Marconi che a' dormito sopra...ma chi vi paga




Cevo ha detto...

“valutare sconti o gratuità sul tratto autostradale interessato per i cittadini dell’Appennino”….
veramente stiamo ancora aspettando gli sconti / telepass gratis promessi per i disagi creati dalla costruzione della “nuova” (ora già da sistemare , mah?) autostrada.

In più aggiungo che gli sconti sono già stati richiesti / bocciati, quando 2 anni fa è franata la strada che porta a Rioveggio , che è un’ altra bella storia.

Comunque i tempi sono in linea con le precedenti lavorazioni , vedi i 7 anni di attesa per un lavoro svolto in 6 giorni che ci ha obbligato a fare il giro dell’ oca, uscendo direzione sasso fare il giro completo della rotoronda (ex casello) per poi riprendere direzione Casalecchio
SIETE IMBARAZZANTI

Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe vedere la faccia di quelli di Autostrade e di Anas nel spiegare questa decisione e come siano riusciti a non mantenere il ponte Leonardo Da Vinci negli anni così da dover chiudere tutto con tempi infiniti.
Mi piacerebbe vederli e poi esprimere il mio rancore per dirla in termini civili.

Anonimo ha detto...

Ma quale autostrada gratis per i residenti in montagna!

Non avete ancora capito che la chiudono per manutenzione (galleria Monte Mario) e assieme chiudono il raccordo tra L'ex casello e i Cinque Cerri?

Il pedaggio non lo pagherete comunque, perché tutto il traffico tra Bologna e Firenze sarà deviato sulla vecchia provinciale della Val di Setta.
Il problema saranno gli intasamenti, passando tutti per di li.

Anonimo ha detto...

NEIN ! Con la chiusura della galleria Monte Mario l'autostrada sarà deviata proprio di quella tratta.