Di
Sergio Salsedo
Con
un documento congiunto presentato nel Comitato di Distretto, i
Sindaci di Castel d'Aiano, Grizzana Morandi e Marzabotto si dicono
preoccupati dai "palesi elementi di criticità" che
emergono nella riorganizzazione in corso dell'Ospedale di
Vergato.
In particolare le Amministrazioni interessate segnalano che, mentre il piano presentato e discusso nei mesi scorsi prevedeva un insieme equilibrato di misure che affiancava all'accentramento dell'attività chirurgica presso l'Ospedale di Porretta numerosi potenziamenti di quello di Vergato, negli ultimi mesi sono state concretizzate solo le azioni relative al primo aspetto mentre le altre "risultano ferme o realizzate in modo difforme dalle aspettative".
In particolare le Amministrazioni interessate segnalano che, mentre il piano presentato e discusso nei mesi scorsi prevedeva un insieme equilibrato di misure che affiancava all'accentramento dell'attività chirurgica presso l'Ospedale di Porretta numerosi potenziamenti di quello di Vergato, negli ultimi mesi sono state concretizzate solo le azioni relative al primo aspetto mentre le altre "risultano ferme o realizzate in modo difforme dalle aspettative".
I
primi cittadini richiedono quindi di discutere la situazione in una
sessione della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria
Metropolitana di Bologna aperta alla partecipazione dei Sindaci del
territorio.
Nell'immediato
il tema sarà discusso nel Consiglio Comunale di Grizzana
Morandi del 9 luglio.
Il
documento deri sindaci:
Nei
mesi scorsi diverse delle amministrazioni interessate hanno
sollecitato, sia pubblicamente che nelle sedi opportune, chiarimenti
riguardo il processo di riorganizzazione
ospedaliera in corso nel nostro territorio, in particolare
richiedendo che venisse garantita la piena rispondenza tra l’ipotesi
di
riorganizzazione
a suo tempo discussa e le attività effettivamente avviate, e che il
piano di implementazione procedesse in modo equilibrato tra le
diverse azioni previste.
Purtroppo
nei mesi successivi, mentre sono proseguite alacremente le operazioni
relative al trasferimento del Reparto di Ortopedia e
all’accentramento delle attività chirurgiche presso l’ospedale
di Porretta, risultano ferme – o realizzate in modo difforme dalle
aspettative - tutte le azioni relative al potenziamento e
rafforzamento dell’Ospedale di Vergato, fondamentali per garantire
un equilibrio tra le esigenze di razionalizzazione del sistema e la
tutela della funzione sanitaria e sociale delle strutture coinvolte.
In
particolare:
1.
Non
risulta realizzato il passaggio alla gestione diretta del Pronto
Soccorso da parte del 118, e di conseguenza i relativi turni sono
tuttora svolti da i Medici Internisti dell’ospedale
2.
L’introduzione
di posti letto dedicati alle “cure intermedie” appare avvenuta a
scapito di quelli disponibili per le degenze ospedaliere (N°12 posti
letto riservati alla degenza ordinaria ortopedica), e non in aggiunta
come più volte richiesto
3.
La
conseguente riduzione a regime dei posti letto del Reparto di
Medicina (come risulta dal documento “Nuovo Profilo Ospedali
dell’Appennino Bolognese” pag N°9) da 17 a 12 metterebbe a serio
rischio, non solo nel periodo estivo, la risp
osta
ai bisogni dell’area territoriale interessata, ma anche
successivamente, a maggior ragione dato che i 5 letti di oncologia
ipotizzati sono semplicemente delle “postazioni”e NON ESISTONO
come posti letto di degenza ordinaria!?!
4.
Non
c’è traccia dell’atteso potenziamento delle attività
diagnostiche e specialistiche, della Casa della Salute di Vergato,
della radiologia (TAC con
MdC
a Vergato), del Serv. Di Endoscopia (colonscopia anche a Vergato);
servizi usufruibili sia da utenti esterni sia a supporto del Reparto
di Medicina e Pronto Soccorso.
5.
Non
risulta avviata nessuna misura rivolta alla auspicata valorizzazione
della struttura di Vergato nel campo dell’attività di
riabilitazione post-operatoria
6.
Non
è chiaro se la chiusura della sala operatoria di Vergato sia
temporanea per il periodo estivo o definitiva, e se in queste
condizioni resti tecnicamente e nor
mativamente
possibile effettuare l’irrinunciabile attività in daysurgery o di
chirurgia ambulatoriale
Pur
nella consapevolezza che il piano attuativo annuale potrebbe non
riportare in dettaglio tutte le azioni implementative, le scriventi
Amministrazioni esprimono preoccupazione circa questi palesi elementi
di criticità più volte sottolineati anche a livello Istituzionale.
Torniamo
quindi a richiedere un confronto nel merito, anche mediante
discussione in una sessione della Conferenza Territoriale Sociale e
Sanitaria Metropolitana di Bologna aperta alla partecipazione dei
Sindaci del territorio.
Il
Sindaco del Comune di
Castel
d’Aiano
Salvatore
Argentieri
Il
Sindaco del Comune di
Marzabotto
Romano
Franchi
Il
Sindaco del Comune di
Grizzana
Morandi
Graziella
Leoni
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