Mentre
arrivano segnalazioni di tentativi di truffa in cui, tramite e-mail, si richiedono dati
per modolo rimborso danni Enel, richieste truffaldine poiché l'ente ha dichiarato di esserne
all’oscuro, un lettore ci segnala che Confconsumatori ha attivato una iniziativa per cercare di raccogliere più
persone e fare una azione di richiesta danni.
I particolari in questo articolo
di ‘help consumatori’.
Nel corso delle recenti nevicate che
hanno interessato in modo particolare l’Emilia, migliaia di utenti hanno
segnalato l’interruzione delle forniture di energia elettrica e/o di acqua e di
sospensione dei servizi di telefonia e internet. Se per la fornitura di energia
elettrica sono previsti indennizzi automatici, più complesso sarà ottenere equi
rimborsi per gli altri disservizi. Confconsumatori offre informazioni utili su
come fare reclamo e ottenere i rimborsi.
L’Associazione, inoltre, si impegna
a contattare in questi giorni i gestori per incoraggiare l’adozione di
risoluzioni collettive che tengano conto del maggior danno
dovuto alla compresenza di più disservizi e al contesto di isolamento degli
utenti dovuto alle particolari condizioni metereologiche.
Per quanto riguarda l’energia
elettrica, la delibera ARG/ELT198/11 dell’Aeegsi, al titolo 7 tratta il
problema della “Regolazione delle interruzioni prolungate o estese”. Le imprese
distributrici, ovvero chi provvede alla gestione, al rinnovo e allo sviluppo
delle reti, hanno un tempo massimo entro il quale ripristinare l’alimentazione.
In caso di alimentazione a Bassa Tensione – ovvero per le utenze domestiche e
per le piccole attività commerciali – i tempi di ripristino della fornitura
vanno da 8 a 16 ore, a seconda della densità abitativa.
Se i tempi non sono rispettati sono
previsti indennizzi automatici, senza che l’utente ne faccia richiesta, e
apparirà sulla prima fattura utile emessa trascorsi 60 giorni
dall’interruzione. Nel caso in cui il rimborso non
venisse erogato, l’utente ne deve fare richiesta al proprio Distributore anche
tramite il proprio Venditore (chi emette fattura). Il rimborso deve essere
segnalato in fattura come “Rimborso
automatico per mancato rispetto dei livelli specifici di qualità relativi al
tempo massimo di ripristino dell’alimentazione di energia elettrica definiti
dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas, corrisposto in misura
forfettizzata”.
Un modello di richiesta
dell’indennizzo è disponibile a questo link.
A differenza del servizio elettrico,
per le sospensioni senza preavviso dei servizi idrico e telefonico non sono
previsti indennizzi automatici. La maggior
parte dei disservizi segnalati riguardanti acqua e telecomunicazioni, poi,
potrebbero essere imputabili alla mancanza di alimentazione elettrica e dunque
non attribuibili direttamente ai gestori dei servizi idrico e telefonico. La
strada da percorrere è sempre quella di procedere con un reclamo scritto e
chiedere che venga riconosciuto un indennizzo. L’invio massiccio di reclami
da parte degli utenti è in questi casi opportuno e fondamentale perché, oltre
ad offrire un quadro delle dimensioni del problema, induce il gestore a
individuare le responsabilità e ad adottare soluzioni collettive relativamente
alle mancate forniture (che, stando a quanto riportato sulla Stampa hanno
riguardato migliaia di utenti).
Per quanto riguarda le tlc, si
consiglia di inviare una raccomandata a/r o fax al Gestore (chi emette le
fatture) segnalando il disservizio subito (telefonia, internet e tv) e la
durata dello stesso, evidenziando il contesto di
emergenza in cui si è verificata l’interruzione della linea senza preavviso.
L’indirizzo a cui spedire è quello che compare sulla fattura o sul contratto
sottoscritto.
Per calcolare l’indennizzo spettante
occorre consultare le varie Carte dei Servizi dei diversi Gestori
disponibili sul sito dell’Agcom. Un’associazione dei consumatori potrà
assistere gli utenti con situazioni particolarmente complesse.
Un modello di reclamo è disponibile
a questo link
Rispetto al disservizio idrico, si
consiglia di inviare una raccomandata a/r o fax al Gestore (chi emette le
fatture) segnalando la durata del distacco del servizio ed eventualmente
evidenziando il contesto di emergenza in cui si è verificata l’interruzione
della fornitura senza preavviso. L’indirizzo
a cui spedire è quello che compare sulla fattura o sul contratto sottoscritto.
Purtroppo in questo caso non è possibile calcolare l’ammontare dell’indennizzo
basandosi sulle Carte dei Servizi. Le Carte, infatti, stabiliscono un tempo
massimo per il ripristino dell’utenza interrotta per guasto (12-24 ore) ma
quasi nessuna prevede rimborsi automatici per tale circostanza.
4 commenti:
purtroppo gli italiani sono abituati a vivere sulle disgrazie degli altri. MESCHINI ED IPOCRITI BASTARDI.
il link sui servizi elettrici non si apre.
X 11 febbraio 2015 14:10
Gli unici che sghignazzano e lucrano in questo caso sono i banchieri privati apolidi globalizzati, che presteranno allo stato itagliano più € per pagare i rimborsi e la ricostruzione, e loro prestano ad interesse,+ euribor, + libor, + spread,+ commissioni, quindi più credito fanno e più aumenteranno i profitti. Il gregge italico, nevicate o no, rimborsi o no, verrà dissanguato per rimborsare il debito “sovrano” a forza di tasse ( a tutt’oggi circa 100 miliardi di € di interessi all’anno).
Fabbriani, anonimo 11 febbraio 2015 ore 15,49 e tutti i lettori che seguono il blog, qui il collegamento alla notizia di confconsumatori ripresa da helpconsumatori.
http://www.confconsumatori.it/?p=5834
una volta aperta la pagina, quando cliccate su link poi potrete scaricare il modulo
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