Recupero della Porsche nel bacino di Pavana |
di Pasquale
Petrella
Da Il Tirreno di Pistoia
«Carlo Generali è morto per un infarto» e a
causa del malore avrebbe perso il controllo della Porsche Cayenne che stava
guidando e sarebbe finito nella scarpata prima di inabissarsi nel sottostante
bacino Enel di Pavana nel comune di Sambuca Pistoiese. E’ questa la conclusione
del medico legale, Pier Marco Leoncini, che ha illustrato davanti al
giudice Luca Gaspari, le risultanze della perizia fatta sulla base della
relazione del dottor Vassallo, dei reperti istologici e delle fotografie
scattate dallo stesso perito nominato nel 2010 (quando avvenne la tragedia),
dalla Procura di Pistoia. Il medico legale fiorentino è stato chiamato
dall'avvocato Massimo Di Bello, difensore dell'imputato.
Il guard-rail sfondato |
Imprenditore scomparso, trovate tracce di un incidente
Le
risultanze del dottor Leoncini si sono rivelate diametralmente opposte a
quelle di Vassallo che aveva concluso per la morte per annegamento
dell’imprenditore settantunenne di Vergato (Bologna), titolare del marchio di
moda «Carla G». Conclusioni che, insieme a quelle del perito nominato sempre
dalla procura per stabilire la dinamica dell’incidente, avevano portato
all’incriminazione del capo cantoniere dell’Anas, Pietro Maddaluno, per
omicidio colposo, ritenendolo responsabile di non aver opportunamente segnalato
la pericolosità del guard rail nel punto in cui l’auto lo sfondò. E l'Anas è
rappresentata nel processo dall'avvocato Francesco La Cava del foro di
Roma, anche se non le vengono attribuite responsabilità.
Dell’imprenditore
si persero le tracce la sera fra il 3 ed il 4 novembre 2010 quando stava
rientrando a casa da Prato dove aveva avuto una cena di lavoro. All’inizio si
pensò anche ad un rapimento a scopo di estorsione. Poi tre giorni più tardi
l'auto fu individuata sommersa nel bacino artificiale di Pavana e il giorno
successivo, quando ormai la procura stava per decidere per lo svuotametno
dell'invaso, i sommozzatori dei vigili del fuoco individuarono a poca distanza
da dove si trovava l'auto, anche il corpo dell'imprenditore.
Carlo Generali |
Il corpo fu
restituito ai familiari e cremato ancora prima che la procura decidesse di
indagare e poi chiederne il rinvio a giudizio del possibile responsabile
di quella disgrazia. Di qui l’impossibilità per il medico legale Pier
Marco Leoncini di fare a sua volta un esame diretto sulla salma, ma è
comunque arrivato alle conclusioni e risposto alle domande anche dell’avvocato
di parte civile, Riccardo Grifa di Bologna. Nella prossima udienza verrà
ascoltato il professor Virginio Rivano, perito della difesa, sulla
possibile dinamica del fuori strada.
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