sabato 14 febbraio 2015

La supplica di L’Altra Emilia Romagna: “NON DISTRUGGETE LA SANITA’ PUBBLICA”.



Riceviamo e pubblichiamo:

Dichiarazione di Piergiovanni Alleva capogruppo regionale L’Altra Emilia – Romagna: “Il diritto alla salute è un diritto della persona non un oggetto contrattuale. Mentre anche Obama dimostra di voler abbandonare l’ingiusto sistema privatistico-assicurativo, questo modello viene di fatto riproposto dalla progressista Emilia. La nostra motivata opposizione alla privatizzazione della sanità sarà irriducibile. Anche perché il minor costo dei servizi privatizzati è un’ illusione smentita da innumerevoli esperienze in Italia (Lombardia) e all’estero. Non ci sarà nessun risparmio per le casse pubbliche, ma solo una sanità di qualità per i ricchi e una scadente per i poveri”.
Dichiarazione di Stefano Lugli segretario regionale Rifondazione Comunista e membro del coordinamento modenese AER: “L’intenzione degli assessori Venturi e Gualmini di aprire le porte della sanità pubblica emiliano-romagnola ai privati è inaccettabile e indica come la nuova giunta regionale si muova seguendo la stessa politica di privatizzazioni del governo Renzi. Invece di lavorare per i cittadini e dunque opporsi all’ulteriore taglio di 2,5 miliardi di trasferimenti statali alla nostra regione, Bonaccini e la sua giunta preparano l’ennesimo regalo ai privati a scapito dei cittadini” dichiara Stefano Lugli AER e segretario regionale di Rifondazione Comunista.   Venturi – continua Lugli -  è un amministratore paradossale: sceglie l'Azienda Usl quando si tratta di decidere tra l'indennità da assessore e lo stipendio (più alto) da dirigente della sanità pubblica, ma fa l'elogio dei privati quando si tratta di noi cittadine e cittadini. La realtà è che vittima dell’ideologia privatizzatrice è proprio la giunta regionale che, anziché fare una battaglia in difesa del mantenimento del welfare e della sanità pubblica non trova di meglio che svendere ulteriori servizi pubblici ai privati, che saranno poi pagati carissimo dai cittadini più deboli della nostra regione. Condividiamo la ferma presa di posizione della CGIL: non vogliamo che l’accesso alle cure sanitarie avvenga in base al censo e diciamo forte a Bonaccini di tenere giù le mani dalla sanità pubblica”.
Dichiarazione di Vincenzo Tradardi docente universitario parmense e aderente all’Altra Emilia – Romagna: “ Ricordo che  la nostra lista è stata l’unica durante la campagna elettorale, attraverso la candidata Cristina Quintavalla, a denunciare instancabilmente lo scandalo a venire: sanità in mano ai privati dell’Unipol in nome di uno scellerato patto per accaparrarsi quello che resta di un welfare che una volta era il fiore all’occhiello dell’Italia”.
Dichiarazione Gianluigi Trianni medico modenese del Ssn e aderente AER: “Interverremo in tutte le sedi, promuoveremo una mobilitazione di lavoratori e di cittadini in difesa dei loro diritti, contro la minaccia di un liberismo selvaggio di cui Bonaccini si fa interprete ed esecutore, che vuole distruggere, come è avvenuto in Grecia  in questi ultimi anni, quel modello di Stato sociale che pur migliorabile, ha rappresentato una grande conquista di cui questa regione poteva vantare l’eccellenza”. 

1 commento:

Anonimo ha detto...

LE SUPPLICHE FATELE IN CHIESA CARI I MIEI CATTOCOMUNISTI FINTI DI SINISTRA, E' LA CAPACITA' DI LOTTA CHE VI MANCA, BASTA GUARDARE CHI AVETE MANDATO IN REGIONE.