Pubblichiamo questo comunicato poiché se
ciò che vi è denunciato è vero e nulla fa presumere che non lo sia, nella pubblica
amministrazione l’illogico è logico.
“Via i bonus ai dirigenti coinvolti nel caso Terremerse e a quelli che
hanno procedimenti penali in corso”. Lo chiede il capogruppo leghista Alan
Fabbri che - sul tema dei premi ai manager pubblici - chiede a Bonaccini di
“battere un colpo”.
“Chiedo formalmente al presidente di prendere una posizione netta contro
gli assegni extra ai dirigenti che sono coinvolti in vicende giudiziarie e
magari, come nel caso Terremerse, sono già stati destinatari di condanne”. E’
il caso di Filomena Terzini, dg degli Affari istituzionali e di Valtiero
Mazzotti, direttore dell’Agricoltura, retribuiti con 120mila euro e condannati
in appello per la vicenda che ha portato alle dimissioni dell’ex governatore
Errani e di Tiziano Carradori, per il quale è stato chiesto il rinvio a
giudizio nella vicenda dei presunti favori alle cliniche private.
Fabbri chiede a Bonaccini - più in generale - “di azzerare i fondi oggi
distribuiti a pioggia ai 190 manager della Regione” e - "poiché è giusto
premiare il merito, ma quello vero" - "istituire un unico bonus per
il 'dirigente dell’anno'”. “Invece di premiarne 190, premiamone uno,
l’eccellenza, creando una virtuosa competizione interna, e risparmiando così
parecchio denaro pubblico”. “Il tempo della ricreazione è finito e, con
esso, quello delle vacche grasse. L’abisso che separa oggi il pubblico e il
privato è anacronistico. Tutti - in tempi di crisi - hanno il dovere morale di
fare sacrifici”.
1 commento:
poverini non gli danno mai niente a questi manager fategli una colletta.
Mandateli a spalare la neve sulle dolomiti che meglio.
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