Tra Romagna,
bassa modenese e l’intero Appennino emiliano romagnolo– afferma Coldiretti
regionale – ci sono condizioni per chiedere lo stato di emergenza per le
aziende agricole.
In provincia
di Modena, nella zona di Mirandola e San Felice sul Panaro, già pesantemente
colpite dal Terremoto, la neve ha fatto crollare diversi hangar che erano stati
montati come ricovero attrezzi dopo che il sisma del 2012 aveva fatto crollare
i capannoni.
Circa trenta centimetri di neve caduti nella zona si sono molto appesantiti con le successive piogge ed hanno provocato il crollo degli hangar. Stessa sorte è toccata alla tensostruttura che nella parrocchia di Rivara in comune di San Felice sul Panaro, aveva sostituito la chiesa. Crollati anche numerose serre già predisposte per il trapianto delle piantine di fragole. Sempre nella bassa modenese situazione di emergenza per numerosi terreni allagati.
Circa trenta centimetri di neve caduti nella zona si sono molto appesantiti con le successive piogge ed hanno provocato il crollo degli hangar. Stessa sorte è toccata alla tensostruttura che nella parrocchia di Rivara in comune di San Felice sul Panaro, aveva sostituito la chiesa. Crollati anche numerose serre già predisposte per il trapianto delle piantine di fragole. Sempre nella bassa modenese situazione di emergenza per numerosi terreni allagati.
Difficoltà
anche sulla montagna bolognese, in particolare tra Sasso Marconi e Marzabotto –
precisa Coldiretti – dove numerose stalle sono rimaste isolate e in difficoltà
a causa della mancanza di elettricità per quasi tre giorni. L’assenza di
energia elettrica ha bloccato anche le pompe per abbeverare gli animali. La
viabilità in numerose aziende è stata ripristinata grazie all’intervento di
trattori di Coldiretti.
Le foto che testimoniano 'il disastro neve' sono di Claudio Cervellati che ha partecipato alle operazioni di soccorso a favore delle aziende agricole.
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