lunedì 9 febbraio 2015

Crollo di una stalla a Marzabotto. Al freddo e al buio ancora in molti.



Anche a due giorni di distanza, il  maltempo colpisce e fa sentire le sue conseguenze. Questa sera, intorno alle 20, è crollato un edificio agricolo in via Boschi di Marzabotto, località La Ca’ di Malfolle. L’edificio era una vecchia stalla ormai in disuso e in precarie condizioni per cui, con molta probabilità, la struttura portante non ha retto il peso della neve e ha ceduto facendo collassare il tetto. Testimone dell’accaduto Gian Paolo Frabboni ( nella foto)  che risiede nell’ultima casa della via Boschi. Frabboni ha raccontato che pochi minuti prima era transitato vicino alla costruzione per accompagnare a casa un amico. Al ritorno è stato sorpreso dal fumo che appariva ai fari della sua vettura e che si è poi rivelato essere la polvere del crollo. Infatti, procedendo adagio si è accorto che la via era ormai ingombrata da un grosso cumulo di macerie che gli hanno impedito di proseguire e quindi di raggiungere casa sua. Ha dato immediatamente l’allarme e sul posto sono giunti la Polizia municipale di Marzabotto, i Carabinieri e il sindaco Romano Franchi. Presenti inoltre i Vigili del Fuoco che hanno controllato che non vi fosse alcuno rimasto sotto le macerie e hanno messo in sicurezza l'area.  Poi sono arrivate diverse persone che, dopo essersi rimboccate le maniche, hanno iniziato a togliere i detriti anche con le mani, illuminati da un grosso faro della Protezione civile. Anche il sindaco ha collaborato attivamente nell’operazione di sgombero per liberare la via e permettere il passaggio.   
Amedeo Nerozzi
A fianco della costruzione crollata si trova la casa di  Amedeo Nerozzi, nipote del primo sindaco di Marzabotto, il quale ha fornito un prezioso aiuto per indirizzare i soccorsi e affiancare la ricerca dei residenti al fine di verificare che non vi fosse alcuno al momento del crollo dell'edificio. C'era solo una utilissima pompa per i trattamenti alle vigne

E per qualcuno, non pochi, la prossima sarà la quinta notte di sofferenza: al freddo e al buio. Non tutte le ‘situazioni’ all’origine delle interruzioni dell’erogazione dell’energia elettrica sono state risolte, per cui macchie di buio nella cartina provinciale di Enel sono ancora presenti.  A Monzuno per esempio i centri frazionari sono provvisti di nuovo di energia mentre diverse utenze ‘sparse’ per lo più di uni utilizzatori sono ancora staccate. Domani sarà un’altro giorno di lavoro per i tecnici di Enel e non è detto però che sia quella risolutiva. Speriamo bene e buon lavoro. 

L'edificio crollato



1 commento:

Anonimo ha detto...

complimenti l'avete aiuto al 100% mmmmmmhh