giovedì 14 novembre 2013

I ladri hanno svuotato la 'Elettro SOS'.



Francesco mostra la serratura smontata.

Di Dalila Sottani. 

Hanno aspettato le prime ore del mattino quando le strade erano pressoché deserte, hanno forzato la serranda, hanno poi ‘smontato’ le chiusure laterali e rotto la porta d’ingresso. A quel punto  hanno avuto campo libero e si sono impossessati  di tutto ciò che aveva valore, soprattutto telefonini e computer per un importo, secondo una prima stima sommaria, di circa 7.000 euro.  La spiacevolissima sorpresa è stata dei gestori e titolari della Elettro SOS di Largo Cervetta a Sasso Marconi, Francesco Erriquez e Cristian Gentilini che fanno notare come i ladri fossero ben organizzati: “Hanno aperto con grande abilità le serrature delle bacheche appese al muro con maestria e senza romperle. E’ caduto solo un vetro , ma è parso non intenzionale, quasi un incidente . indubbiamente sono degli esperti”. 
Le bacheche spogliate, ma intatte.
Appurato l’ammanco hanno avvertito i Carabinieri. I ladri comunque avevano avuto tutto il tempo di allontanarsi indisturbati anche perché hanno portato a termine il colpo senza che nessuno  si accorgesse di nulla. Questo spiega forse l’aver smontato le serrature laterali per superare le quali probabilmente sarebbe stato necessario intervenire sul muro e il rumore per questa operazione sarebbe giunto agli appartamenti dello stabile per conduzione.  

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Impianti di allarme? Nessuno? Ma sono zombie o che..... ma in che mondo vivono

Anonimo ha detto...

E sarà sempre peggio!!!
Leggo sempre più notizie riguardanti furti e rapine.

Quale sicurezza? Presto sarà impossibile uscire di casa senza essere aggrediti da gente affamata e disperata. E sarebbe ancora peggio se nessuno tentasse nemmeno, perchè vorrebbe dire essere ridotti talmente in miseria che nemmeno i rapinatori si interessano più a te.

L'unico modo per uscire senza essere infastidito sarà di girare con una campanella, fingendosi lebbroso o appestato, così nessuno vorrà avvicinarsi ( visto che le cure non saranno più disponibili e tali malattie torneranno a mietere vittime)