giovedì 20 giugno 2013

La crociata di Salamone e amici 'contro il cemento'.




Prosegue la raccolta di firme contro le proposte di nuovi insediamenti edilizi a Sasso Marconi e a Borgonuovo, promossa dai componenti del nuovo gruppo consigliare in Comune formato da  Andrea Micheletti, Eugenio Salamone, Luca Bonani  e Giacomo Macchiavelli.


Non mancano polemiche e critiche, ma nemmeno le adesioni e gli apprezzamenti.

I consiglieri continuano imperterriti nella loro ‘crociata’.







21 commenti:

Cesare Zecca ha detto...

Dal punto di vista puramente venale, i primi ad essere furiosamente incazzati dovrebbero essere paesani e cittadini: con un mercato immobiliare alluvionato dall'invenduto e prossimo al collasso per depressione, ogni unità immobiliare costruita in più comporta un prelievo notevole di valore sugli immobili esistenti.
Traduzione: ogni casuccia o negozietto nuovo realizzato sul verde, la tua casetta o la tua bottega vale sempre di meno e non riuscirai a venderla, semmai tu ne avrai necessità, dovrai svenderla a prezzi infami.

Ma il piano venale è assolutamente il meno importante, rispetto al dramma ecologico e all'impatto economico.
Sul piano sociologico, Edoardo Salzano osservava che il consenso bulgaro (una volta era così, ora non più) de Il Partito in Edilizia Romagna era dovuto a servizi insostenibilmente pompati, drogati, sostenuti con la distruzione sistematica per edilizia del territorio e dell'economia (non c'è nulla come l'edilizia che a medio e lungo termini distrugga l'economia produttiva, è considerata l'(anti)economia dei paesi straccioni).

Più o meno le stesse osservazioni di Javier Perez e Jorg Anders sulla democrazia demagogica alias demagogia democratica che fa abbracciare questi politicastri da strapazzo e le masse dei loro elettori in un abbraccio nelle peggiori antipolitiche dai risultati nefasti a medio e lungo termine.

La cosa che mi lascia sempre sorpreso è che anche limitandosi ai soli baiocchi, i primi ad usare i forconi contro queste giunte al Portland 325 dovrebbero essere proprio paesani e cittadini.
Che però mi sembrano assenti, addormentati. Forse bisognerebbe metterli in contatto con coloro che hanno necessità di vendere casa, officina o capannone ora e che in questo mercato depresso anche per l'esorbitante quantità di nuovo invenduto sono nella cacca fino al collo.

Bene sostenere ogni iniziativa per lo stop al consumo del territorio che, in un articolo sul Corriere, venne considerato il più grave problema politico in assoluto, proprio per tutti gli effetti pesantissimi che ha su economia, società, finanze pubbliche ed ecologia.

Bene che ci sia qualche voce che dice stop a questa scaltrezza politica e alla insania diffusa che la consentee la sostiene.

cuor di leone ha detto...


Il cambiamento è anche questo......Basta cementificare per l'interesse delle lobby finanziarie. Il verde non produce denaro ma produce qualcosa d'impagabile, come il benessere nel vedere un prato di colore verde smeraldo.

Anonimo ha detto...

Ricordatevi che il male non prova sentimenti e non ha emozioni. Politici, banche, case farmaceutiche, multinazionali e speculatori sono il male. Alle aste immobiliari ci sono persone per bene che piangono e altre che le fanno piangere. Bisognerebbe mettere dei cecchini fuori dalle aste..... Smetterebbero di lucrare sulle disgrazie.

Anonimo ha detto...

"Basta cementificare per l'interesse delle lobby finanziarie". Per cortesia potreste essere un pò più precisi. Detta cosa mi sa tanto di boutade, di leggenda metropolitana.
"..con un mercato immobiliare alluvionato dall'invenduto e prossimo al collasso per depressione, ogni unità immobiliare costruita in più comporta un prelievo notevole di valore sugli immobili esistenti...". Sig. Zecca, mi scusa ma forse lei non è molto informato sul valore degli immobili a Sasso Marconi. Se fosse a conoscenza saprebbe esso è diminuito, rispetto la città di Bologna o altri comuni, molto bene. Se c'è dell'invenduto è anche perchè i proprietari di case non s'accontentano, soprattutto se si tratta di privati cittadini e se si tratta di immobili non nuovi e/o da ristrutturare. Vada quindi ad informarsi, sig. Zecca, sul valore al matro/q delle abitazioni a Sasso Marconi, sicuramente si farà una cultura. E non solo sui costi, ma su tante altri aspetti.
Cmq sta roba qua di Salamano & co. appare sempre più come un ballon d'essai, una battaglia politica in calzoncini corti che, alla fine, non porta a nulla poichè nulla di concreto c'è in ciò che egli sostiene.

Anonimo ha detto...

Le crociate sono terminate secoli fa e non ebbero un esito positivo.
Forse è opportuno che Salamone ed i suoi amici ripassino la storia. Sia quella antica, sia quella più recente. Il loro tentativo di revisionismo, rispetto quest'ultima, è fallace e non andrà certo a buon fine.

Anonimo ha detto...

però sostiene le stesse cose anche repubblica e legambiente. sono tutti degli sprovveduti? gli unici geniacci sono quelli della maggioranza che siede in comune? conoscendo un paio di quei personaggi io avrei qualche dubbio in proposito...
fossi l'anonimo qui sopra mi rileggerei con molta più attenzione tutto quanto il volantino...
Luciano

Cesare Zecca ha detto...

In questo momento non ho dati sufficienti per confermare la sua teoria di "Sasso Marconi isola serena e dorata" nel mare depresso del mercato immobiliare.
Ma la statistica mi dice, anonimo, che è il contrario da dimostrare, ovvero che a Sasso vada ancora tutto bene e quindi sarebbe suo compito dimostrare con dati le "rose e fiori".
Cosa che a intuito ritengo non plausibile. Perché Sasso dovrebbe costituire un'anomalia nel panorama del bolognese?
Comunque la questione dei prezzi del mercato immobiliare non è certo la più importante anche se la maggior parte della popolazione è molto sensibile (direi forse quasi esclusivamente) ai baiocchi e io mi chiedo perché rimane inerte, narcotizzata (troppa pinguedine tende a ottundere).

Anche scartando il principio di precauzione, rimangono tutte le altre assurdità e gravi conseguenze di questa ulteriore valanga cementizia.
La demagogia pane e circo (solo l'inglesismo provincialotto e banale del nome scelto per il circo, Art Science Centre dice molto sulla eccellente qualità politica di questa operazione) è ovvia qui.
Più Art Seiens Senter per tutti! eh!?
Cambia il numero di lettere nella sigla del partito, una in meno, ma la qualità resta.

Non è che se uno è in coma perché finito nei cingoli di un bulldozer è sufficiente notare che ha la capigliatura ancora tutto sommato ben ordinata per affermare che non ci sono problemi e che il bulldozer può proseguire, no!?

Le battaglie politiche in calzoncini corti. Che razza di frase è?
Il sacco del territorio e la distruzione economica ed ecologica dovuti al tumore edilizio sono questioni assai importanti, anzi, nei comuni sono IL Problema.

In quanto al concreto...
La trovo una battuta assai infelice.
In in inglese il concreto (concrete) è il calcestruzzo e qui di concretezza c'è n'è troppa da lustri.
Se non porterà nulla è perché questa giunta e la sua antipolitica se ne fotteranno e della sostenibilità e delle resistenze.
Come dire che se il bulldozer continua è colpa del maciullato sotto che ha fatto ballon d'essai.
Non è che siamo tutti così sciocchini, eh!?

Anonimo ha detto...

Chiaramente i due "anonimi" (sarà gente loro di sicuro, un assessore o qualcun altro c'è da scommetterci) qui sopra attaccano Salamone, ma si guardano bene dal rispondere a Repubblica e a Legambiente...
Ridicoli!
Comunque io che nel settore ci lavoro posso assicurare al signor Zecca dati alla mano che lui ha ragione e che a livello immobiliare Sasso non è affatto un isola felice. Qui non si vende più un tubo e vorrebbero costruire ancora? Sono completamente pazzi!

Anonimo ha detto...

Trovo che l'iniziativa di Salomone & C. sia piu' che giustificata e se poi c'e' anche desiderio di un po' di visibilita' preelettorale, data la trasparenza assoluta dei personaggi io dico che ci puo' stare. L'importante e' scalfire la faccia di palta di questa amministrazione (come di altre vicine) sinistrorsa a parole e cementificatrice nei fatti.
Il re e' nudo!

Anonimo ha detto...

un comune si preoccupa di elargire concessioni edilizie poichè giunte e consigli comunali ad ogni piano regolatore adottano strumenti urbanistici atti a convertire terreni agricoli in edificabili.
quindi ad ogni palazzinaro che cotruisce (singolo o impresa di costruzione) si impone di pagare l'onere di urbanizzaione, immediatamente spendibile da parte dell'ente locale indipendentemente dal patto di stabilità.
Poi se il cubo di cemento armato (appartamento) sia abitato o meno poco importa. Le tasse conseguenti qualcuno le pagherà (sempre al comune).
Lo stesso Comune si preoccupa da ultimo di non perdere i residenti perchè meno residenti=meno contributi. meno contributi=meno servizi.

Guardate il caso di Granaglione. Il PD si è unito alla lista del Sindaco Nanni anche per non essere assorbito da altro Comune. ( e anche comprensibilmente non perdere la loro identità)
E comunque dal governo centrale si è imposto la chiusura delle Comunità Montante e l'istituzione delle Unioni dei Comuni.
Chi non ci sta gli viene chiousio il rubinetto dei contributi anche a livello regionale.

Anonimo ha detto...

Che fatta roba certi commenti. se uno si limitasse a leggere senza conoscere la città di Sasso Marconi penserebbe che siamo in una piccola Stalingrado di periferia. Un paese di gente grigia, povera, tutta casermoni di cemento e statue di Lenin nei parchi.
Siamo, invece, uno dei comuni più ricchi dell'Emilia-Romagna. Abbiamo un'elevata quantità di verde pro capite elevatissima. E pure sul verde pubblico non si scherza tra parchi e altro. Abbiamo ville e villone, ricchi concittadini che risiedono qua, anche se non sono originari del paese, perché si sta bene. C'è tranquillità e l'aria è buona (considerando Bologna). Senza contare i servizi, sia quelli socio-educativi che quelli alla persona. Qualche pecca e limite ci sono di sicuro, non c'è dubbio. Ma lungi dalla descrizione, talvolta denigratoria che ne fanno i detrattori su questo blog. Mi spiace signori, ma vi lamentate del 'brodo grasso' e alla fine ben pochi vi seguiranno.

Anonimo ha detto...

Mi pare che proprio nessuno voglia dipingere Sasso Marconi come un luogo orrendo, dove la qualità della vita fa schifo o robe simili.
Qui mi pare si stia solo contestando un certo modo d'agire a livello urbanistico che fa senza alcun dubbio, schifo.
E se a Sasso si vive bene, non è certo merito dei suoi attuali amministratori, tutt'altro.
Abbiamo un ottimo tessuto sociale e bravi cittadini che tengono in piedi un paese che voi state portando alla deriva.
Vogliamo parlare della gestione di Ca de Testi?
Affidare a una ditta di costruzione la gestione di un impianto sportivo... bella roba è stato!
Lobby lobby lobby e al diavolo la democrazia.

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 23.46...hai descritto come vorresti fosse ma la realtà é l'esatto contrario della stessa descrizione. È 1 dormitorio. Lavora solo la Coop, tutti gli altri esercizi stanno chiudendo. I villoni oggi come oggi non hanno valore per cui conviene abitarli ma 7 su 10 sono disabitati in inverno perché impossibile riscaldarli. Chi riesce a "svendere" gli immobili poi se ne va. Centinaia di insoluti con gli affitti. Centinaia di messe all' asta. Molti esercizi commerciali devono essere delle "coperture"; battono 1 o 2 scontrini al giorno.

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 8:15 mi consenta e mi dia qualche dritta che vorrei acquistare, a prezzi di svendita, un immobile o, meglio ancora, una bel villone. Si, perchè quando il valore al mq di una casa (non sempre messa bene) supera i 2.000 euro, non mi sembra corretto parlare di "svendita". Se, poi, guardiamo al nuovo (poco poichè a Sasso Marconi, checchè ce la vogliate raccontare, si costruisce pochissimo) i prezzi lievitano anche a 4.000 euro al mq.
Venendo quindi all'azione denigratoria, poichè le continue contumelie e lamentele vanno in quella direzione, vorrei ricordare che Sasso Marconi è un bel paese in cui vivere grazie ai suoi cittadini che, in maggioranza (larga maggioranza) da sempre hanno scelto la sinistra per essere amministrati. Grazie a ciò possiamo dire di vivere in un bel paese. Il resto sono solo chiacchiere da bar. Roba da 'tennici', parafrasando il buon Stefano Benni.

C. DI L. ha detto...

Cosa siete commercianti o agenti immobiliri, stiamo parlando solo di cercare di mantenere il VERDE PUBBLICO che c'è rimanete in tema e non divagate con altri problemi.
Sasso marconi è uno dei pochi paesi che vive nelle grazie di dio. Se dovessi cambiare residenza andrei a vivere a sasso marconi, già ci sto pensando.

Anonimo ha detto...



Zecca, il solito vizio di scrivere dei romanzi inutili, sii più sintetico e chiaro che non abbiamo tempo di interpretare i tuoi saggi.

Eugenio Salamone ha detto...

Notizia di questa mattina: Sindaco e amministrazione, decidono di fare una bella giravolta di 360 gradi, togliendo ogni valore agli indirizzi di riqualificazione urbana (ma sarebbe più opportuno definirli di: cementificazione) da loro stessi presentati e votati in Consiglio Comunale.
I detrattori potranno pensarla come gli pare, ma noi non vogliamo affatto dipingere Sasso Marconi come un luogo orrendo nel quale vivere, amiamo la nostra terra e cerchiamo solo di difenderla da certe assurde scelte compiute da questa maggioranza.
Sulla parte del "campo del prete" di proprietà del Comune, invece che palazzine e negozi avremo un bel parco!
Obiettivo raggiunto!
Un saluto cordiale a tutti
Eugenio Salamone

Anonimo ha detto...

Occhi e naso tappati dalla ideologia....come da secoli. Non cambierete MAI!

Cesare Zecca ha detto...

> giravolta di 360 gradi, togliendo ogni valore agli indirizzi di riqualificazione urbana

Questo penso sia un eccellente risultato. Da una parte onora la resistenza di coloro che si sono animati contro la nuova colata di cemento, dall'altra rende onore a Sindaco e giunta. Ravvedersi e ritornare su decisioni sbagliate e' ancora piu' impegnativo e proprio per questo merita un plauso.
Piano sempre piu' persone iniziano a capire che il consumo di territorio e la cementificazione sono il problema politico n. 1 e che lo stop al consumo di territorio e il restauro agricolo, paesistico, ecologico (non si parla di verde "urbano" e per "urbani" a mo' di parchi urbani ma di campi veri e agricoltura che in transizione ci permetteranno di avere del cibo locale!!) diventare devono diventare le prime buone politiche in ogni programma.

Anonimo ha detto...


Gli ideali assieme all'ideologia, sono sogni che possono diventare progetti. Mi dispiace per qualcuno che deluso dalla vita, non crede più a niente. All' anonimo delle 20.56.

cuor di leone ha detto...


Grande Eugenio,
finalmente avete capito cosa vuole la gente.....la gente vuole guardare e scoprire "la bellezza"
Grazie salamone e ciao.
Alla prossima.