E’ già in piedi Eugenio Salamone, il giovane consigliere comunale sassese coinvolto un mese fa in un terribile incidente sulla Porrettana mentre tornava a casa dopo un turno di lavoro.
Le sue condizioni, apparse subito gravissime, fecero temere per la sua vita. Ricoverato al Maggiore di Bologna subì una lunga operazione (quasi otto ore di sala operatoria) e intraprese il lungo e difficile percorso di riabilitazione.
La sua giovane età (23 anni), la fibra robusta e soprattutto la sua grande forza di carattere gli hanno permesso di fare passi da gigante nel percorso di riconquista della forma fisica.
Le buone notizie sulla sua salute si rincorrono tra gli amici e i conoscenti per tutto il paese. Abbiamo deciso di andare a trovarlo per sentire dalla sua stessa voce quali sono le attuali condizioni e soprattutto una indicazione sul possibile ritorno a Sasso Marconi.
Ci accoglie con il solito tono allegro e le battute spiritose di sempre:
_ Sono già in piedi! Gli esercizi di riabilitazione stanno dando i loro frutti: le gambe mi tengono già su. Certo che devo poggiare solo sulla destra, la sinistra era distrutta…. È ancora inaffidabile. _
Pausa.
_ Non stavo facendo riferimenti politici…. _ E una bella risata contagiosa.
Eugenio Salamone, eletto alle ultime amministrative nella lista sostenuta dal PDL, anche in questo ultimo brutto periodo non ha mai smesso di pensare alla sua grande passione che è la politica. Persino alla prima presa di coscienza, ha subito lamentato di non aver potuto essere all’ultimo Consiglio Comunale e quindi aver perso il primato del 100% di presenze.
_ Mi hanno assicurato che presto potrò tornare a casa, addirittura forse questo fine settimana mi concederanno una breve licenza. Mi impegnerò al massimo negli esercizi e farò di tutto per accelerare i tempi di recupero. _
Poi racconta delle lunghe ore di degenza e dice di riguardare spesso le foto dell’incidente.
_ Certo che è stato un bel ‘busso’ e se sono salvo è proprio un miracolo. Sicuramente ci si è messo di mezzo il nonno. _ Aggiunge, riferendosi al compianto dottor Aldrovandi, il mitico Ipo, di cui Eugenio ha una profondissima e affettuosa ammirazione. Ne parla spesso e lo cita come un modello di vita. Poi dice:
_ Anche i frati dell’Ospedale che hanno visto le foto dell’auto concordano nel ritenere che io sia stato miracolato. Quando hanno saputo che sono di Sasso Marconi mi hanno detto : ‘Ah, allora è stata anche la Madonna del Sasso!’. Certo che una bella mano al nonno e alla Madonna l’hanno data i medici e il personale dell’Ospedale Maggiore. Sono bravissimi e molto professionali. Dai chirurghi, anestesisti, medici, agli infermieri e fisioterapisti, tutti. Devo proprio essergli grato. Abbiamo delle realtà sanitarie di grande valore, un presidio che dobbiamo assolutamente salvaguardare. _
_ Allora presto ti vedremo in piazza a Sasso. _
_ Sì, non vedo l’ora. Voglio ringraziare di persona tutti quelli che hanno voluto manifestare la loro vicinanza e la preoccupazione per la mia salute. Intanto salutatemi Sasso e i sassesi. _
3 commenti:
Eugenio ti aspettiamo in piazza a Sasso.... a fare il banchetto.....
Certo non voglio dimenticare di ringraziare le tante persone che mi hanno prontamente soccorso, dai semplici passanti, alla polizia, ai pompieri, a tutto l'equipaggio medico e di pronto soccorso a cui sarò riconoscente per tutta la vita.
Datte una mossa a tornare vecchia cotica...che dobbiamo banchettare!!!!
Porchetta a go-go e vino a fiumi!!!
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