mercoledì 13 marzo 2024

Ottime notizie per la Valle del Reno: il raddoppio della Ferrovia Porrettana si farà, parola di Viceministro

Lo studio per il raddoppio del binario Casalecchio Sasso Marconi nel secondo semestre di quest’anno e la conclusione entro l’anno

Il Ministero informa:

 

Oggi si è tenuto a Roma un incontro tra l'Amministratore Delegato di RFI, l'ing. Strisciuoglio, e il Viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, on. Galeazzo Bignami.

Al centro del dibattito è stato posto lo studio per il raddoppio della linea ferroviaria "Porrettana" che collega Bologna a Pistoia, nel tratto compreso tra Casalecchio Garibaldi e Sasso Marconi.

L'iniziativa è stata promossa grazie all'inserimento dell’intervento, con il governo Meloni, nell'Allegato X dell'aggiornamento 2023 del Contratto di Programma RFI-MIT. L'avvio dello studio è previsto nel secondo semestre del 2024, con conclusione entro l'anno. Questo studio, finanziato interamente da RFI, fornirà un quadro esigenziale essenziale per le fasi successive di DOCFAP e PFTE.

Il raddoppio del tratto Casalecchio-Sasso Marconi garantisce un miglioramento significativo della gestione degli incroci ferroviari in linea, consentendo una maggiore efficienza operativa utilizzando entrambi i binari, implementando incroci dinamici in linea e rivedendo il numero di servizi, nonché migliorando la gestione delle situazioni di emergenza e riducendo le soppressioni dei treni. Questo intervento rappresenta un passo importante, non solo per l'infrastruttura ferroviaria stessa, ma soprattutto garantisce un rafforzo del presidio nelle fasce dei pendolari. 


Il viceministro Galeazzo Bignami ( nella foto) precisa:

“Mantenendo l’impegno assunto nei giorni scorsi, quest’oggi al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a Roma ho incontrato l’Amministratore Delegato di RFI, al quale ho espresso l’esigenza di una concreta risoluzione, da parte della società, dei numerosi problemi che si stanno registrando sulla linea ferroviaria Porrettana, una delle linee di maggior rilevanza del sistema regionale e non solo.

La soluzione deve essere finalizzata a garantire una qualità dell’infrastruttura adeguata alle necessità di un territorio già fortemente penalizzato dalle difficoltà, da parte di TPER, di mantenere livelli di prestazione idonei rispetto ai bisogni degli utenti, espressi anche dal Comitato dei pendolari, tema su cui mi confronterò nei prossimi giorni con Trenitalia.

Si rende dunque fondamentale una cura e un presidio dell’infrastruttura volte a garantire la riduzione ed eliminazione dei disagi attraverso una azione di potenziamento della stessa e che, grazie all’azione del Governo Meloni, già ha trovato un primo riscontro. Difatti RFI, proprio raccogliendo le sollecitazioni del Ministero, ha assunto l’impegno di elaborare entro il 2024 e con risorse proprie il quadro esigenziale relativo al raddoppio del binario tra Casalecchio e Sasso Marconi, propedeutico alla elaborazione progettuale e alla conseguente realizzazione. Rfi ha altresì confermato gli impegni di spesa a livello infrastrutturale che devono essere proporzionali alla rilevanza strategica della linea rispetto alla quale ha garantito di mantenere la massima attenzione ed operatività".



5 commenti:

Anonimo ha detto...

Se si riesce a fare il raddoppio della linea ferroviaria Porrettana fino a Sasso Marconi,
il centrodestra acquisirà una credibilità che il centrosinistra in oltre 70 anni è riuscito
a perdere.

Anonimo ha detto...

Si farà.... Forse tra 10 anni.

provate a passare una giornata in qualsiasi stazione della bologna porretta pistoia ha detto...

siamo sereni e fiduciosi che solo questo futuro intervento fino a Sasso Marconi risolva i numerosissimi problemi dei pendolari lavoratori e studenti ?
mi pare semplicemente una supposta inefficace !

Anonimo ha detto...

Ci son voluti tre anni di cantiere per relizzare il sottopasso della fermata di Borgonuovo e sopprimere il passaggio a livello, questi i tempi per una delle opere minori.
Siamo appena al progetto preliminare del raddoppio e la seconda meta' 2024 è dopo le elezioni europee: bene ma non benissimo.
Ne dobbiamo ancora mangiare di pastasciutta, prima di arrivare in fondo.

Anonimo ha detto...

😂 e se lo dice un viceministro siamo in una botte di ferro!!!🤣🤣