martedì 17 maggio 2022

Fdi: no aumento carichi di lavoro per i medici del Pronto soccorso di Porretta Terme

“Nella nota promulgata dallo SNAMI, si legge che medici del Pronto Soccorso di Porretta Terme sarebbero pronti a dimettersi, in disaccordo con le scelte dell’Asl”


di Luca Molinari  


Stop a nuovi carichi di lavoro per i medici del Pronto soccorso di Porretta Terme, nel Comune di Alto Reno Terme sull’Appennino bolognese.

A chiederlo, in un’interrogazione, è Fratelli d’Italia che ricorda come “sono giunte numerose segnalazioni di medici in servizio al pronto soccorso dell’ospedale di Porretta Terme, riprese e riportate sulla stampa dopo un comunicato dello Snami (Sindacato nazionale autonomo medici italiani) di Bologna, che lamentano l’aumento del carico di lavoro su di essi, in quanto i medici del pronto soccorso, oltre ad occuparsi delle emergenze-urgenze, si occupano anche delle dimissioni dei pazienti pediatrici, visti e gestiti dal medico pediatra presente in struttura. La decisone di incrementare le competenze dei medici di Pronto soccorso è stata assunta unilateralmente dalla direzione dell’Azienda sanitaria locale, senza consultare i medici e le organizzazioni sindacali e in base a quanto previsto i medici del Pronto soccorso in questione, già oberati di lavoro, dovrebbero anche chiudere i referti, firmandoli, assumendosi anche la responsabilità medico legale di casi gestiti da altri professionisti”

Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla Giunta “se non ritenga opportuno intervenire presso l’azienda sanitaria interessata, affinché vi sia un ripensamento sulle funzioni affidate ai medici del Pronto soccorso, ovvero si giunga a una soluzione condivisa e si evitino le dimissioni degli operatori del Pronto soccorso dell’ospedale di Porretta Terme, tale da non creare una situazione che comprometterebbe un servizio essenziale e fondamentale per il territorio; se ritenga corretta l’ipotesi di gestione dei casi fattivamente gestiti da altro specialista (il pediatra), che significherebbe assumere l’onere di visitare di nuovo il paziente, controllare anche l’operato dello specialista e avallarne le scelte terapeutiche da parte di medici del Pronto soccorso non specialisti della branca”.

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