venerdì 27 maggio 2022

Mafia: Emilia Romagna, intesa Procura generale e Gdf per confische celeri

Istituito tavolo tecnico per 'screening' su destinatari misure

Un memorandum operativo tra la Procura generale di Bologna e la Guarda di Finanza, sancito in concomitanza con la ricorrenza del trentennale delle stragi di Capaci e via D'Amelio, per contrastare ancora di più la criminalità organizzata di stampo mafioso.

    Il procuratore generale reggente, Lucia Musti ( nella foto) , e il comandante regionale Emilia-Romagna della Guardia di Finanza, generale di divisione Ivano Maccani, ieri hanno siglato l'intesa che intende assicurare, nella fase dell'esecuzione penale, "la più ampia efficacia e incisività - viene spiegato in una nota congiunta - ai provvedimenti di ablazione patrimoniale definitiva.

 

La confisca in sede esecutiva penale rappresenta l'ultimo dei passaggi della procedura di aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati. Portare a compimento questa fase in maniera sistematica e celere assume una rilevanza fondamentale dal momento che consente di scongiurare, o ridurre, il rischio che, a fronte di sentenze di condanna, eventuali provvedimenti ablatori possano rivelarsi inefficaci a causa della fraudolenta dissipazione, nel frattempo, degli ingenti patrimoni di provenienza illecita da sottrarre alle associazioni criminali per farli confluire nelle casse erariali".
    La sigla del protocollo ha anche istituito un tavolo tecnico, del quale fanno parte magistrati della Procura generale e ufficiali delle fiamme gialle e che si riunirà periodicamente, incaricato anche di eseguire uno 'screening' delle persone che potrebbero destinatarie, in sede esecutiva, di accertamenti economico-patrimoniali prodromici all'attuazione dei provvedimenti di confisca. (ANSA).

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