lunedì 21 marzo 2022

Il Governo vuole rilanciare l’Appennino, gli amministratori locali, no.

21 borghi italiani scelti per la rigenerazione. C’è anche un gioiello del nostro Appennino: Campolo

 

Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha informato alcuni giorni fa dei  21 borghi beneficiari del progetto pilota per la realizzazione della misura contenuta nel PNRR per la rigenerazione di borghi a rischio abbandono.

I borghi vincitori sono: Rocca Calascio (AQ - Abruzzo); Monticchio Bagni (PZ - Basilicata); Gerace (RC - Calabria); Sanza (SA - Campania); Campolo (BO - Emilia Romagna); Borgo Castello (GO - Borgo Castello); Trevignano (VT - Lazio); Borgo Castello (SV - Liguria); Livemmo (BS - Lombardia);  Montalto delle Marche (AP - Marche); Pietrabbondante (IS - Molise); Elva (CN - Piemonte); Accadia (FG - Puglia);  Ulassai (NU - Sardegna); Borgo a Cunziria (CT - Sicilia); Borgo di Castelnuovo in Avane (AR - Toscana); Cesi (TR - Umbria); Fontainemore (AO - Valle d'Aosta); Recoaro Terme (VI - Veneto);  Palù del Fersina (Provincia autonoma di Trento); Stelvio (Provincia autonoma di Bolzano). Ad ognuno andranno 20 milioni di euro per la realizzazione del progetto presentato per la rigenerazione e il ripopolamento.

Molto interessante il discorso del Ministro: 

 "Quella sui borghi è una grande sfida che se funzionerà verrà ripetuta -  ha detto il ministro Franceschini - " L'obiettivo, l'idea nuova sui borghi è creare crescita sostenibile e di qualità su tutto il territorio nazionale. Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza c'è 1 miliardo di euro, una cifra molto importante, che non si era mai vista, per l'Italia 'minore', quella dei borghi che si sono spopolati per dinamiche del secolo scorso. Oggi abbiamo in Italia centinaia di luoghi bellissimi e disabitati. Da qui è partita questa idea. Il cronoprogramma del PNRR è molto stringente e noi lo stiamo pienamente rispettando, firmeremo tutti i decreti entro il 30 giugno".

“Credo molto in questo piano - così ancora il ministro- perché chi ha responsabilità amministrative, politiche e di governo deve capire la direzione da prendere e iniziare processi di cambiamento. Le potenzialità della rete e della banda larga renderanno questi borghi luoghi di possibile lavoro, mentre si sono spopolati proprio perchè non c'era impiego. In questo senso," ha detto Franceschini, "ieri ho avuto un incontro con il ministro Colao che sta costruendo un piano specifico per la banda larga di tutti i 21 borghi per poter tornare a lavorare lì, mentre il Fai ha accettato la nostra richiesta di fare due giornate, il 28 e il 29 maggio, in cui renderà visitabili questi luoghi per farli scoprire. È una grande sfida e credo che sia solo l'inizio: se questo meccanismo funzionerà, non ci si fermerà più".

Mentre il Governo si adopera per ripopolare luoghi bellissimi e garanti di uno stile di vita più umano e sostenibile, tranquillo e in armonia con la natura, abbiamo tante volte notato e fatto notare che i nostri amministratori locali, in primo luogo la Città Metropolitana di Bologna, si adoperano in tutti i modi per disincentivare il ritorno in Appennino, sia con scelte programmatiche incomprensibili,  sia nel disimpegno, ormai insopportabile, sulla viabilità.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Suvvia, ci sono le piste ciclabili come la ciclovia del sole con la modica spesa di 20 milioni di euro !
Cosi' gli anziani possono andare oltre che in bicicletta anche sui monopattini !

Anonimo ha detto...

Ottima l'idea , soprattutto se pensiamo che per andare da Vado a Vergato bisogna passare per Timbuctu !

Anonimo ha detto...

Ma di cosa ti lamenti? Avete ancora due ponti sani e uno mezzo azzoppato per scavalcare il Reno...
...finché non siete costretti al guado non potete dire di essere isolati.