giovedì 31 marzo 2022

Ripresi i lavori sulla frana di Gardelletta.

 Erano stati sospesi a causa di un ordigno bellico, ora rimosso.


Ancora un bomba lasciata dal passaggio dell’ultima guerra che ha sospesi i lavori per il ripristino di una infrastruttura importante.

E’ stata ora la volta della Provinciale Val di Setta interrotta all’altezza di Gardelletta  ormai da molti mesi per una frana che ha portato via un lungo tratto della carreggiata.

Durante i rilievi per la risistemazione era stato trovato un piccolo ordigno che doveva essere rimosso per la bonifica dell’area e la sicurezza del sito.



L’operazione , che ha richiesto  l'intervento del Genio Militare e successivo nulla osta, ha costretto a un ritardo dei lavori che comunque sono già ripresi.

Fine modulo

Prevedono l'arretramento della sede stradale verso monte attraverso il rimodellamento della scarpata che verrà ristretta con un aumento della pendenza. La nicchia della frana verrà scavalcata con un viadotto a campata unica lungo 60 metri. Il ponte ad arco esistente lungo parte del tratto interessato dai lavori, verrà parzialmente demolito per permettere la realizzazione di un ulteriore ponte, sempre a campata unica, lungo 18 metri. La strada verrà dotata inoltre di un sistema di drenaggio delle acque.

 

Il ritorno alla normalità dovrebbe avvenire entro l’estate 2023. Il progetto è finanziato per un totale di 4.050.000 euro (3 milioni della Regione Emilia-Romagna - Protezione civile e 1.050.000 della Città metropolitana - manutenzione straordinaria strade ex MIT).



2 commenti:

Anonimo ha detto...

Quindi per un piccolo ordigno i lavori, che dovevano partire inizio ottobre 2021, partono ora?
Sette mesi per il nulla osta e per disinnescare il piccolo ordigno?
Perché questa giustificazione non è stata comunicata a seguito delle varie proteste?
Mha? Speriamo non sia la solita presa in giro (probabile)

Anonimo ha detto...

"Ancora un bamba lasciata dal passaggio dell’ultima guerra"

Credo che ci sia un refuso, a meno che non ci si volesse riferire a Edward Luttwak.