domenica 23 agosto 2020

FINESTRE SULLA FILOSOFIA


di Marco Leoni

 

ARISTOTELE : 
                        La Politica
                                                      (2° parte)

Lezione di Matteo Saudino fantastico prof. di filosofia



Le forme di governo per Aristotele sono tre: la MONARCHIA , L’ARISTOCRAZIA e la POLITEIA.
Sono tre buone forme di governo ma la migliore è la monarchia mista magari all’aristocrazia, la peggiore è la Democrazia perché è il governo tendenzialmente dei demagoghi, delle persone spesso mediocri e incapaci. Ma queste tre forme di governo hanno un problema: hanno la possibilità di degenerare .
Alle tre forme di governo corrispondono altrettante forme degenerative, governi cattivi, e cosa caratterizza un governo buono da un governo cattivo ?
La monarchia è un buon governo quando c’è un re saggio ovviamente ma che governa attraverso delle leggi sottoponendosi anch’esso a queste leggi. I greci come i romani non consideravano la politica divina, non veneravano l’uomo politico, questa è la grandezza dei greci e dei Romani. La politica è una cosa umana ma una cosa umana è buona quando il governatore, il re, governa con delle leggi su dei sudditi ma senza avere degli accoliti, degli amici a cui fare dei favori. Tipico è il tiranno: il tiranno è il monarca mediocre che non governa in maniera giusta, attraverso leggi universali uguali per tutti ma governa attraverso il privilegio, i vantaggi per i propri accoliti e i propri amici. Ecco che la tirannide è il governo che fa i favori agli amici e discrimina invece gli altri sudditi.
Il governo dell’aristocrazia è il governo degli uomini migliori, possono essere i dotti, i saggi, le persone che hanno studiato e conoscono le leggi, che legiferano, conoscono l’economia, conoscono innanzitutto la Giustizia ci direbbe anche Platone, però quando non governano i migliori ma governano i peggiori nascono le oligarchie. Le oligarchie sono spesso economiche, militari, famigliaristiche. Governano i migliori? No, governano i peggiori i mediocri coloro che con un abuso di potere, con una rottura si sono instaurati al governo della città ma non governano con le leggi universali uguali giuste per tutti ma facendo favori, usando spesso la violenza, favorendo i propri amici, avendo una visione particolaristica e non universalistica del governo.
Chi governa deve avere a cuore la totalità e non solo la particolarità perché se governo solo per una parte la restante esclusa declinerà e come un cancro porterà la malattia a divorare completamente la polis, incattivisce la convivenza comune quando chi governa fa favori e vantaggi per pochi.
Poi c’è la democrazia, la democrazia che non è già una buona forma di governo perché governano i demagoghi spesso ignoranti e impreparati e diventa una forma, una sorta, di democrazia degenerata e cattiva quando i demagoghi e i mediocri governano in maniera del tutto passionale irrazionale, in maniera impreparata, promettendo cose che non si possono realizzare, stipulando alleanze sbagliate. Condurranno a guerre e a sciagure.
Ovviamente non tutte le città possono avere la stessa costituzione, Aristotele considera diverse costituzioni, quelle che possono essere più adatte a una città o più a un altra. Non per tutti varrà la monarchia, non per tutti varrà l’aristocrazia perché c’è una eterogeneità del tessuto sociale di cui la Classe politica che governa dovrà tenere conto.
Questa è in sintesi la visione politica di Aristotele, il teorico dell’uomo come animale politico, dell’uomo che si associa con altri uomini e la espone con molte teorie che oggi paiono ovviamente superate, visti appunto gli elementi discriminatori addirittura quali razzismi ma che nell’intenzione originaria hanno come obiettivo quello del buon governo quello del governo degli uomini giusti, hanno come obiettivo quello del governo delle buone leggi che permettono la convivenza civile.
Il buon governo è l’obiettivo che va realizzato, un governo realizzabile ma che sia un buon governo cioè finalizzato comunque alla felicità, alla convivenza, alla convivenza fondata su delle buone leggi e le buone leggi sono quelle giuste sono quelle universalistiche non quelle che fanno gli interessi particolari, un buon governo c’è quando non ci sono leggi ad personam. 

 

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