mercoledì 26 agosto 2020

Coronavirus: Cciaa Bologna, per imprese flessione storica

'Una su due prevede ripresa nel 2021. Puntare su aggregazione'
Il trimestre aprile-giugno 2020, per le imprese, ha fatto registrare "i dati peggiori, flessioni mai riscontrate prima nell'economia bolognese, contando anche il 50% dei giorni di chiusura per l'emergenza sanitaria. In calo la produzione del comparto manifatturiero (-19%), delle costruzioni (-14%), artigiano (-30%) e del turismo (-54%). Ci aspettano mesi difficili: un'impresa su due prevede di riprendere l'attività a livelli pre-Covid solo nella seconda metà del 2021. Bisogna coinvolgere i giovani".
    Così Valerio Veronesi, presidente della Camera di Commercio di Bologna, che questa mattina ha fatto il punto sull'impatto "pesantissimo" del coronavirus sul tessuto produttivo locale.
    Negativo l'andamento dei servizi (-25,7% nel volume di affari) così come la previsione per le esportazioni (-17%). "Complicato, per le realtà più piccole, l'accesso alla liquidità - ha aggiunto Veronesi - nonostante l'impegno delle banche, solo il 49% di queste aziende ha ottenuto finanziamenti". Nei prossimi mesi, ha concluso, le aziende dovranno "puntare sull'innovazione" e, "valutare possibili fusioni: per sostenerle, abbiamo avviato un dialogo con l'assessore regionale al Lavoro Vincenzo Colla per ideare un progetto che le supporti nell'aggregazione per essere più competitive". (ANSA).

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Manovre fiscali attuate in alcuni Stati:
In Giappone del 21% del Pil,
in Canada 15%,
in USA 13%,
Brasile 12%,
Turchia 11%,
Germania 9%...ecc..
L'ITALIA SOLO 4,9%, non ancora definito,
FACCIAMO MENO DI TUTTI e danno la colpa ai poveretti "che non innovano e non si aggregano".

Anonimo ha detto...

AAA cercasi compagna con PIL per aggregazione a scopo ludico procreativo. Mascherina e guanti propri.